Salve sono un'infermiera e lavoro fuori regione presso un ospedale pubblico in lombardia a più si 150 km dalla mia residenza (Roma) in possesso dei permessi per legge 104 3 giorni al mese in quanto presto assistenza a mia zia paziente oncologica. La mia domanda è se è possibile ottinere un trasferimento presso un ospedale più vicino alla mia residenza e di quella di mia zia e se si qual è l'iter da seguire?. Grazie

Buongiorno, tenuto conto che Lei fruisce die permessi ai sensi della legge 104/1992 può anche chiedere al Suo datore di lavoro un avvicinamento ad una diversa sede della A.S.L. di competenza. Nel caso in cui la domanda venisse respinsta, previo esame della documentazione e delle motivazioni addotte dall'Amministrazione, è possibile ricorrere al Giudice del Lavoro competente per territorio. Se ha necessità di assistenza ovvero intende approfondire meglio tutte le questioni giuridiche coinvolte, mi può contattare ai miei recapiti. La ringrazio per l'attenzione e restando a disposizione, invio distinti saluti. Avv. Francesco Magnosi. Foro di Velletri

Buongiorno, lavoro da 28 anni come operaia in un'azienda tessile di oltre 120 dipendenti ho svolto più mansioni (ho ancora il 2° livello come quando sono stata assunta) vorrei chiedervi se è normale e legittimo che da sempre in questa azienda senza nessun preavviso possa accadere che a metà giornata il proprio responsabile ti dica di andare a casa perché c'è poco da fare decurtandoti ore di rol o ferie e facendolo risultare come fosse una nostra richiesta. Preciso che le ferie estive di 2/3 settimane sono già decise dall'azienda come la pausa natalizia... credo che gli altri giorni di ferie e permessi rol dovrebbero essere a disposizione del lavoratore in caso di necessità e non consumati a piacimento dal datore di lavoro. Vi ringrazio anticipatemente per una vostra gentile risposta

Gentilissima signora Laura. Buongiorno. Sono sinceramente dispiaciuto nell'apprendere simili notizie e constatare la sua profonda amarezza che traspare dalle sue righe. Certamente ci sono dei comportamenti sospetti che vanno approfonditi ed allo stesso tempo lei merita una tutela molto più efficace. Il problema è che se vuole avere un supporto legale, in base alle regole del network, deve chiedere una consulenza. Non vi è altra strada. Se crede, sono a disposizione. Cordialissimi saluti. Prof.Avv. Antonio Leggiero

Buongiorno, attualmente ho un contratto co.co.co presso un Azienda Sanitaria Provinciale con un massimo di 21 ore settimanali. Sono vincitrice di un concorso presso un Comune di un altra città e a breve dovrò firmare il contratto che sarà di 36 ore settimanali a tempo determinato. Volevo sapere se firmando il contratto per il Comune devo necessariamente dimettermi in quello dell'Asp dato che quest'ultimo non mi dà un obbligo minimo di ore

Gentile Utente. Direi di si, poiché in generale l'impiego pubblico è incompatibile con quello privato a meno di non essere autorizzati previamente. Tuttavia per risponderLe con certezza avrei bisogno di vedere il bando di concorso ed esaminare la questione nel dettaglio. Se vuole può scrivermi ai recapiti che trova indicati nel mio profilo. La saluto cordialmente. Benedetta Vivarelli

Buongiorno lavoro presso azienda chimica da più di un anno dal 28 gennaio 2021, dopo più rinnovi tramite agenzia Manpower mi scadeva contratto a giugno 2022,ma nel mese di marzo l'azienda ha deciso di assumermi a tempo indeterminato. Dal 1 marzo ho iniziato contratto presso azienda con 3 mesi di prova. Il giorno 28 marzo faccio partita aziendale a calcetto e mi faccio male trovandomi la frattura della spina tibiale. A 2 giorni dalla fine della prova praticamente ho iniziato purtroppo questa malattia per questo infortunio. La mia domanda è se possono non confermarmi pur essendo andato bene nell'anno e mezzo con loro con premi compresi in busta paga. Attendo un vostro riscontro. Grazie

Buongiorno, da quanto dichiarano non emergerebbero elementi che possano determinare il non superamento del periodo di prova. Rimango a sua disposizione. Può contattarmi ai recapiti che trova sul mio profilo. La consulenza è a pagamento. Alternativamente potrà richiedere una consulenza diretta sempre entrando nel mio profilo. Cordialmente. Avv.Patrizia Chippari

Buongiorno, sono un barista che da un po' di tempo ha riscontrato problemi di salute, mal di schiena con diagnosi di lombalgia. Ora sono in malattia ma la prossima settimana dovrei tornare a lavoro, cosa che non credo accadrà poiché nonostante la cura ho ancora problemi. Purtroppo le mie mansioni sono abbastanza fisiche, sollevamento carichi e molte ore in piedi. Questo lavoro è la mia unica entrata quindi non posso ne continuare con la malattia né dimettermi. Quali soluzioni potrei adottare?

Buongiorno. Bisognerebbe provvedere a chiedere al datore di lavoro, visto il Suo stato di salute, di essere adibito, ove possibile, ad altre mansioni. Se necessita, anche solo di una consulenza, mi può contattare ai recapiti indicati nel mio profilo. Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo. Torino - Milano

Salve, volevo solo una risposta semplice. La mia titolare ha molto debiti sia con noi dipendenti che con la banca e l'agenzia delle entrate. Il 29 aprile ha avuto l'udienza con la banca e nel frattempo due mie colleghe hanno fatto tramite sindacati il fallimento. E ci sarà l'udienza il 9 giugno. In questi giorni la banca tramite giudice è riuscita a bloccare il conto della ditta. Arrivano i soldi dei clienti ma a quanto dice lei non può pagare nemmeno una parte degli stipendi. Il suo avvocato le ha detto che finché non arriva il 9 giugno con l'udienza per fallimento lei non può fare nessuna transazione se no rischia la bancarotta fraudolenta ed è penale La mia domanda è questa. La banca avrà anche bloccato il conto e se lei preleva potrebbero si metterla nei guai. Ma quando si fanno dei bonifici e alle dipendenti lei può dimostrare che quei soldi sono andati alle dipendenti in per stipendi arretrati e non se li è messi in tasca per gli affari suoi. Il suo avvocato, dice lei, è stato irreversibile. Ha risposto assolutamente no. Noi avanziamo soldi da lei, da qui il fallimento richiesto, e ora che può darci qualcosina anche se poco, non può farli a noi? Soprattutto perché può dimostrare dove sono finiti quei soldi? Lo trovo abbastanza assurdo. Ringraziando porgo distinti saluti

Buongiorno. Una volta dichiarato il fallimento potrà, in qualità di dipendente, insinuarsi al passivo. Inoltre, per accelerare il pagamento degli stipendi, potrà presentare apposita istanza al fondo di garanzia Inps. Se necessita, anche solo di una consulenza, mi può contattare ai recapiti indicati nel mio profilo. Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo. Torino - Milano

Buongiorno. Sono amministratore unico di una srl che si occupa di "gestione di strutture odontoiatriche" codice ateco 86.23. Sono inquadrato come consulente a p.iva. La sede è a Roma e le strutture sono nel Lazio e Lombardia. Una società molto grande che ha sede legale in Liguria mi ha proposto un incarico importantissimo e molto ben retribuito non da Amministratore per il momento ma di consulente/Direttore Operativo. La nuova società ha codice ateco 86.22 (strutture sanitarie) ma anche 86.22 e mi si chiede di. Organizzare e gestire anche le attività odontoiatriche per tutte le sedi Liguri e soprattutto di aprire e gestire nuove aperture in Sardegna ma soprattutto nel Lazio. Non ho mai stipulato (per ora non mi è mai stato sottoposto) nessun patto di non concorrenza futura con l'attuale società. La mia (mie) domande sono. 1) per l'AU il patto di non concorrenza è insito ovvero scontato?. 2) Nell'eventualità non lo fosse e mi fosse presentato in seguito alle mie dimissioni posso non firmarlo?. E' chiaro che mi presentero' dai miei datori di lavoro garantendo che non divulghero' segreti ne distrarro' personale, pazienti, medici ecc..., cosi' come avvertiro' i nuovi datori di lavoro che garantiro' un periodo di transizione alla società e che ultimero' tutte le trattative in corso. In attesa di un riscontro colgo l'occasione per porgervi i miei piu' distinti saluti

Buongiorno, la questione merita un approfondimento con lo studio anche della documentazione in suo possesso. Per una consulenza, può contattarmi ai recapiti presenti sul mio profilo. Cordiali saluti. Avv Francesco Archinà

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