Buongiorno, Sono albanese e voglio prendere in gestione un albergo in Italia insieme al mio socio il quale è italiano. Io sono residente in Albania e non ho il permesso di soggiorno in Italia. Quale procedura dovrò seguire per ottenere il permesso di soggiorno? Quali sarebbero le condizioni per prendere in affitto un albergo? E necessario aprire la partita IVA in Italia?. Ringrazio per un riscontro e porgo. Cordiali saluti

Buongiorno. Per fornire risposte ai suoi quesiti è necessario avere ulteriori informazioni sulla situazione; sono a disposizione per darle una consulenza formale in merito, mi può contattare ai recapiti che trova sul mio profilo. Cordiali saluti. Avv. Valeria Pietra - Pavia

Ho ricevuto un prestito personale di €40 da un conoscente senza niente di scritto purtroppo ho bisogno ancora di qualche settimana per poterlo restituire però questa persona mi ha mandato ripetuti messaggi su WhatsApp e anche normali che dicevano che se non gli facevo al più presto il bonifico bancario per restituirgli questa cifra farà in modo di causarmi guai serissimi divulgare la notizia l'ambiente in cui lavoro e minaccia di denunciarmi all'autorità mettendomi in un casino veramente grande perdipiù offese in cui mi dice che probabilmente secondo lui faccio uso di droga che fara' in modo di mettermi in situazioni in cui dovrò dimostrare di non essere una persona che faccio uso droghe aggiungendo che secondo lui ho disturbi mentali che sono una persona manipolatrice e con problemi psicologici. Posso denunciare questa tortura che mi mette ansia e preoccupazioni per il timore che possa causarmi problemi all'interno dell'ambiente di lavoro e Malfa marmi di fronte ai miei superiori e ai miei colleghi. Vi ringrazio anticipatamente per la disponibilità e aspetto con ansia un vostro responso

Buongiorno. La mancata restituzione della somma di danaro da lei indicata (al di la di quello che può essere l’ammontare), non giustifica affatto i comportamenti da lei descritti. Quindi può procedere al deposito di una querela. Se ha bisogno di assistenza, anche al fine di meglio inquadrare le fattispecie penali in astratto configurabili, può tranquillamente contattarmi ai recapiti presenti sul mio profilo. Cordiali saluti. Avv. Francesco Genovino

Buongiorno, Godo dei benefici della lg104 per una disabilità di mio figlio. Ciò nonostante l’azienda privata per la quale lavoro un anno fa mi ha trasferita. Pertanto se prima impiegavo 5 minuti ad arrivare al lavoro, adesso impiego mediamente un’ora. Nonostante i disagi soprattutto perché sono l’unica persona in casa ad assistere mio figlio, ho fatto decadere i termini per fare opposizione per evitare conflitti con l’azienda considerando che era ferma sulla sua posizione nonostante abbia spiegato le difficoltà che mi avrebbe comportato. Oggi mio figlio è peggiorato ed è stato disposto dal giudice un ricovero diurno di circa 3 ore al giorno presso una comunità. Per accompagnare mio figlio adesso avrò circa un’ora e trenta di viaggio (un ora per arrivare a casa a prelevarlo e mezz’ora per raggiungere la comunità) e dopo dovrò riportarlo a casa per la notte. Pertanto avrò bisogno di assentarmi dal lavoro ancora più spesso. Per me sarebbe certamente un aiuto un riavvicinamento alla sede vicino casa ma l’azienda non vuol sentire ragioni. Vi chiedo se ho possibilità di ottenere l’avvicinamento a casa dove si trova mio mio figlio oppure se l’azienda ha diritto a lasciarmi la sede più lontana. Grazie

Buongiorno Signora. La legge 104 tutela il diritto dei dipendenti disabili o che assistono un familiare disabile a non essere trasferiti ad altra sede senza il proprio consenso. La norma parla appunto di consenso. E Lei, se ho ben compreso, aveva dato il Suo consenso. Inoltre, sempre la norma in esame, sancisce che il diritto a scegliere la sede del lavoro più vicina non è infatti inderogabile ma è riconosciuto solo "ove possibile". Tutto ciò premesso, si potrebbe provare ad inviare formale comunicazione di diffida al proprio datore di lavoro. Se necessita, anche solo di una consulenza, mi può contattare ai recapiti indicati nel mio profilo. Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo. Torino - Milano

Buonasera, chiedo un Vostro consiglio su questo problema: sono ex dipendente della pubblica amministrazione (Ministero di Giustizia ruolo Ufficiale giudiziario) dimissionaria dall'1 agosto 2019. Avrei dovuto pertanto percepire il tfs entro 27 mesi, quindi entro l'1 novembre 2021. Non mi è stato ancora pagato e alle mie richieste di spiegazioni ricevo risposte vaghe da una funzionaria della corte d'appello che dovrebbe aver seguito la mia pratica. Ho cercato di avere una consulenza da due sindacati, ma per avere un appuntamento i tempi sono piuttosto lunghi. Ho dato le dimissioni per motivi di salute, non sono in pensione, vivo con i risparmi e contavo molto sul tfs. Che fare? Vi ringrazio per l'attenzione

Buonasera. Provveda ad inviare formale comunicazione di diffida, salvo, eventualmente, agire in giudizio. Se necessita, anche solo di una consulenza, mi può contattare senza impegno ai recapiti indicati nel mio profilo. Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo. Torino - Milano

Buongiorno, la societa' (Servizi IT) in cui lavoro da quasi sei anni e' stata inglobata (acquisita) da una societa' terza. Recentemente, i vertici di questa nuova azienda ci hanno sottoposto un documento NDA, in cui viene riportata la classica clausola di riservatezza per la quale giustamente siamo tenuti al segreto sulle tecnologie proprietarie della nuova azienza che utilizziamo nei nostri sviluppi software. Il NDA riporta pero' anche una clausola di non concorrenza piu' preoccupante dal mio punto di vista: afferma infatti che su richiesta scritta dell'azienda, nel momento della cessazione del rapporto di lavoro, il dipendente si impegna per un periodo di 3 anni a non (per dirla in breve) lavorare/prendere parte in alcuna attivita' in Italia che sia in diretta concorrenza con l'azienda stessa. La societa' da parte sua si impenga ad erogare al ex-dipendente, nel caso dell'attivazione di questa clausola, un compenso mensile pari a 15% dell'ultima retribuzione mensile, per l'intero periodo di 3 anni su cui sara' attiva la clausola. I miei dubbi sono i seguenti. In primis, una calusola del genere e' legale?. Ci sono/quali sono i limite temporali cui deve sottostare l'azienda per attivare la clausola?. Non essendo specificati i competitor dell'azienda, come e' possibile stabilire (e per lo stesso motivo eventualmente contestare in sede legale) l'effettiva applicabilita' della clausola?. All'atto pratico, nel caso di licenziamento/dimissioni, come si deve comportare l'ex dipendente in caso di assunzione in un altra azienda se l'ex datore di lavoro decide di attivare la clausola?. Segnalo per chiudere che la firma del NDA non e' obbligatoria, tuttavia l'azienda non ha mancato di suggerire che eventuali future salary review terranno conto della scelta e non firmando il NDA il dipendente per forza di cose non avra' accesso al know-how proprietario dell'azienda, non potendo cosi' prendere parte a progetti/implementazioni in cui verra' usato. Ringrazio anticipatamente per la risposta

Buongiorno. Per fornire adeguata risposta ai Suoi quesiti è necessario esaminare la documentazione in Suo possesso relativa alla clausola indicata. Sono a disposizone per darLe consulenza formale in merito, mi occupo di diritto del lavoro, può contattarmi ai recapiti che trova sul mio profilo. Cordiali saluti. Avv. Valeria Pietra - Pavia

Lavoro con contratto a tempo determinato ccnl multiservizi con durata 6 mesi. Sono stato contattato da un altra azienda interessata ad assumermi da subito a tempo indeterminato. ho letto che non posso dimettermi prima della scadenza del contratto: "il rapporto può concludersi prima della scadenza solo in caso di accordo tra le parti o di dimissioni per giusta causa". che vuol dire accordo tra le parti? e se accetto il nuovo lavoro senza accordo con quello attuale cosa succede? devo risarcire per tutti i mesi mancanti? vorrei avere chiaro questo punto. grazie

Buonasera. Per fornirle adeguata risposta è necessario esaminare la documentazione contrattuale in suo possesso. Sono a disposizione per fornirle una consulenza formale in merito, mi occupo di diritto del lavoro, può contattarmi ai recapiti che trova sul mio profilo. Cordiali saluti. Avv. Valeria Pietra - Pavia

Buonasera, Questo il mio caso. Sono un geometra libero professionista che dall'agosto 2018 all'agosto 2021 è stato interinale presso un Ente pubblico. Adesso dai primi di ottobre, lo stesso Ente, mi ha fatto rientrare a lavoro come libero professionista conferendomi un incarico per 12 mesi presso la prorpia sede. Trascorso ormai un mese, ad oggi, l'Ente non mi ha ancora fatto firmare il dovuto Provvedimento di incarico. Specifico che mi hanno dotato di pc portatile, accesso al server (se pur limitato) account di posta personale e vado in sede tutte le mattine o pomeriggi per circa 4 ore, inoltre non svolgo le mansioni preventivate ma provvedo a dare una mano alla sezione a cui sono stato assegnato. Come posso comportarmi? Che diritti ho adesso nei confronti dell'Ente?. Grazie

Buongiorno. Per poterLe rispondere adeguatamente bisognerebbe approfondire la questione ed eventualmente visionare la documentazione in Suo possesso. Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo. Torino - Milano

Buona sera, lavoro da quasi due anni per una società che mi propone contratti a tempo determinato con durata di 1-2 mesi al massimo. Informandomi, ho saputo che pur avendo delle assunzioni a tempo determinato, non dirette con la società per la quale sviluppo le ore lavorative ma comunque ad esse riferibili. Vorrei evitare di perdere l'ammortizzaziore per un'opportunità lavorativa precaria. Gentilmente mi date lumi?. Grazie

Buonasera. Il quesito non è chiaro. Avv. Antonella Belvedere

Vorrei chiedere gentilmente un informazione io ho stipulato qualche giorno fa una scrittura privata per la vendita di una macchina agricola, e vorrei recedere perchè laquirente non mi a ancora pagato e non mi a l'asciato nessuna caparra come accordi , che riportava su la scrittura privata. posso recedere se si come posso fare ,oppure no? cosa vado incontro? grazie

Buonasera. In ordine è necessario. 1. Visionare la scrittura. 2. Inviare diffida e messa in mora per il pagamento. 3. Se ciò non sortisce effetti risoluzione contrattuale. In ogni caso mi contatti ai recapiti che trova sul mio profilo. Avv. Antonella Belvedere

Diritto del lavoro e previdenza: Consulenze legali su - Pag.42

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