Meno di un anno fa ho ricevuto da un amico in un momento di difficoltà economica la somma di € 1050,00. Non volevo accettare in quanto non potevo restituirli ma la persona che li dava mi rassicura di non preoccuparsi che al momento giusto li avrei ridati. Purtroppo a distanza di un mese inizia a chiedere la restituzione in quanto adesso era lui ad essere in difficoltà e io mi trovo spiazzato e in difficoltà. Inizio a restituire 100€ al mese e dopo aver restituito 200€ tramite bonifico bancario restituisco durante una cena altri 500€ in contanti e per lui siamo apposto così. C’è da dire che all’atto della cessione della somma di denaro non è stato fatto nessun contratto non è stato firmato niente e neanche è stata stabilita una modalità di restituzione. Inoltre non è stato mai stabilito la finalità della somma data tanto è vero che il bonifico con il quale ho ricevuto la somma di € 1050,00 ha come causale la dicitura SPESE. Purtroppo a distanza di sei mesi senza che vi sia stata mai una richiesta nel frattempo il creditore si è rivolto ad un avvocato ed è riuscito pure ad ottenere un decreto ingiuntivo provvisoriamente esecutivo. Possibile che senza un atto scritto oppure un documento che dimostri la finalità della somma di denaro data io non possa fare niente. Vi prego se potete darmi una mano ve ne sarei grato. Io ovviamente mi sto avvalendo di un legale che mi è stato consigliato da un amico il quale ha fatto opposizione ma purtroppo non mi da sicurezza non mi ispira fiducia perché mi sta facendo capire chiaramente di essere in torto e che quasi sicuramente il giudice non darà ragione a me. Possibile che io non possa fare niente?

Buongiorno. Mi contatti quanto prima! E' necessario essere celere, va presentata opposizione al decreto ingiuntivo. I recapiti li trova sul mio profilo. Le auguro una buona giornata. Avv. Antonella Belvedere

Buonasera. Chiedo informazione riguardo a una separazione. Ci siamo separati consensualmente con figli maggiorenni e indipendenti. Sono andata via io di casa e ho lasciato tutto. Eravamo in comunione dei beni. Ora chiede il divorzio. Avendo fatto separazione consensuale mi aspetta qualcosa per i soldi spesi in 22 anni di matrimonio per le spese fatte di mobili ecc ecc? Cosa succede se firmo il divorzio a me? Non ho mai avuto soldi da lui e lui da me. La casa è sua proprietà. Grazie

Buongiorno, per poter dare un parere esaustivo dovrei conoscere le condizioni della separazione. Sono a disposizione per ogni chiarimento. Avv. Sondra Fabbi. MIlano

Ho saputo che la casa che ho sto acquistando ha un debito condominiale che vi fu causato dall’amministratore (adesso denunciato e dimesso), so che la proprietaria sta pagando un debito ma il nuovo amministratore ci ha detto che l’amap ha denunciato il condominio perché non veniva pagata l’acqua, dunque hanno una denuncia in corso. Quindi, se la proprietaria paga il debito, ma c’è questa denuncia in corso ne posso pagare io le conseguenze di altri soldi se acquisto la casa? Perché è un po’ quello che ci fece capire l’amministratore, Oppure c’è un modo anche per tutelarmi?

Ai sensi dell'art. 63, Disposizioni di Attuazione del Codice Civile, chi acquista casa in condominio risponde in solido col venditore dei contributi relativi all'anno in corso (alla data dell'acqisto) e all'anno precedente (ciò significa che per i debiti sorti in qusto arco temporale il creditore può rivolgersi sia al venditore che all'acquirente). Solitamente si richiede all'amministratore in carica una liberatoria che attesti l'avvenuto pagamento di tutti gli oneri condominiali da parte del venditore fino alla data di stipula dell'atto di compravendita, ma questo caso è particolare. Si potrebbe verificare tramite l'amministratore a quanto ammonta il credito vantato dall'AMAP in modo da fare una stima della quota di spettanza del venditore e chedere che all'atto della stipula dall'atto di compravendita il venditore lasci presso ilò Notaio una confgrua cauzione per la soddisfazione del debito eventualmente risultante a suo carico. Avv. Sergio Sferrazza. Palermo

Buongiorno, mio padre è deceduto 5 anni fa' lasciando un immobile in pessime condizioni, con un magazzino che presso il catasto è considerato locale commerciale, quindi 2 immobili per la legge. Le eredi eravamo io e mia madre al 50% ciascuna. Io all'epoca feci rinuncia dell'eredità presso un notaio. A mia madre fu detto che a me subentravano i miei cugini da parte di padre con addirittura i loro figli. La successione si bloccò li e mia madre non ha mai continuato le pratiche. Ora è ricoverata presso la casa di riposo del paese, necessita di integrazione della retta e il sindaco vuole che mia madre firmi la successione e ceda l'immobile al comune in cambio della integrazione della retta. Mia madre ha 89 anni e non sempre è lucida,io vivo lontano e non ha amministratore di sostegno sebbene io mi occupi dei pagamenti presso la casa di riposo avendo il conto cointestato con lei. Vorrei sapere se all'epoca la notizia sul subentro dei cugini al mio posto era falsa e se il sindaco ha diritto a procedere con questa successione di sua iniziativa come ha minacciato di fare. Mi preoccupa che arriveranno a mia madre le IMU non pagate del secondo immobile ad uso commerciale e altre cose fra cui multe non pagate dal mio defunto padre che toglierebbero soldi alla sua pensione che ora va totalmente alla casa di riposo. Devo consigliare a mia madre non ancora interdetta di non firmare nulla? Grazie, cordiali saluti

Buongiorno. Mi contatti tranquillamente ai recapiti che trova sul mio profilo, così parliamo a voce della situazione, avrei bisogno di ulteriori dati. Rimango a disposizione e le porgo i più cordiali saluti. Avv. Antonella Belvedere

Salve,è stato posizionato nella mia propieta un contatore enel di un locale affittato a telecom ( non di mia propieta ). Sull atto di vendita non risulta nessuna pertinenza . Il suddetto contatore fornisce elettricita alla centrale, deve essere ispezionabile sia di giorno che di notte H24 .Cosa devo fare per far rimuovere il suddetto dalla mia propieta?

Buongiorno. Avrei bisogno di qualche chiarimento, mi contatti tranquillamente ai recapiti che trova sul mio profilo, parleremo e vedrò di fornirle una soluzione al suo problema. Le auguro una buona giornata. Avv. Antonella Belvedere

Buongiorno avvocati, Vorrei gentilmente avere una consulenza riguardo un fatto che sta accadendo alla mia attività. Io e mio marito siamo proprietari di un autolavaggio dal 2011, sito in un parcheggio di un supermercato con contratto di locazione scadente a settembre 2023. Ora,il marchio del supermercato ha deciso di dare in gestione il parcheggio ad una azienda, le quale ci ha contattato informandoci che probabilmente l autolavaggio verrà rilevato da loro chiudendo il contratto d affitto. La domanda è. Possono farlo anticipatamente?. Eventualmente che cosa ci dovrebbero pagare?. Ringrazio per la cortese risposta. Purtroppo è l una fonte di guadagno che abbiamo e siamo molto preoccupati

Buongiorno. Per fornirle una risposta dovrei visionare il contratto. Mi contatti tranquillamente ai recapiti che trova sul mio profilo. Le auguro una buona giornata. Avv. Antonella Belvedere

L'amministratore nel consuntivo spese riscaldamento divide le spese in 3 quote. Quota fissa . FM - acqua calda - manutenzione - revisione estintori. Quota involontaria : 30 % della spesa del metano (mq.). Quota volontaria : in base al consumo (reale in base ai ripartitori). Mi sembra errata questa ripartizione. Nella quota involontaria se non c'è la manutenzione cosa calcola.??

Buongiorno. Il D.Lgs. n. 73/2020 ha introdotto modifiche e novità riguardo la ripartizione delle spese energetiche degli edifici condominiali serviti da impianto centralizzato o da teleriscaldamento/teleraffreddamento. Difatti, il D.lgs. 73/20 modifica i criteri di ripartizione e stabilisce che le spese connesse al consumo di calore per il riscaldamento, il raffreddamento e l’utilizzo domestico di acqua calda, vanno ripartite tra i condòmini attribuendo una quota del 50% ai prelievi volontari, ovvero la quantità effettiva prelevata da ciascun condomino. Il restante 50% degli importi, ovvero quelli involontari, può essere suddiviso in base ai millesimi, ai metri quadri o i metri cubi utili, oppure in base alle potenze installate. Queste disposizioni sono facoltative nei condomini o negli edifici polifunzionali nei quali, alla data di entrata in vigore del suddetto decreto legislativo, sia già stata effettuata la relativa suddivisione delle spese. Le auguro una buona giornata e resto a disposizione. Avv. Antonella Belvedere

Buongiorno. Ho tentato l'iscrizione al fondo casalinghe attraverso il portale INPS ma ,dopo la compilazione, la domanda non ha avuto alcun seguito. Dopo aver contattato più volte e invano il call center INPS mi sono rivolta infine ad un patronato senza tuttavia riuscire nell'impresa; Anche per loro l'impresa sarebbe impossibile. Per quanto precede vorrei sapere se questo fondo esiste davvero; se possibile iscriversi e come, dal momento che ogni mia azione è risultata vana. Grazie. Cordiali Saluti

Buongiorno signora. Per rispondere adeguatamente ai suoi quesiti è necessario esaminare la documentazione in suo possesso. Sono a disposizione per fornire un parere formale in merito, mi occupo della materia, mi può contattare ai recapiti che trova sul mio profilo. Cordiali saluti. Avv. Valeria Pietra - Pavia

Consulenze legali su deQuo - Consulta l’archivio risposte - Pag.489

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Cosa fare se non riesco a pagare un debito?

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Separazione: quali i passi?

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Sfratto Commerciale: posso oppormi?

Buonasera Ho stipulato un contratto a Luglio 2021 e non ho corrisposto alcun canone in quanto ho effettuato lavori alli'nterno della mia attività commerciale prima della stipula Ho ricevuto sfratto pe … Leggi tutto

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Ho saputo che la casa che ho sto acquistando ha un debito condominiale che vi fu causato dall’amministratore (adesso denunciato e dimesso), so che la proprietaria sta pagando un debito ma il nuovo amm … Leggi tutto

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Salve avvocato ,vorrei un parere su un operazione estetica non soddisfacente Leggi tutto

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Valeria Pietra

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