Salve, ho firmato un preliminare di compravendita per un mio immobile in cui era presente una clausola sospensoria per l'incasso della caparra, legato all'accettazione in banca del mutuo dell'acquirente. i termini del preliminare sono scaduti, ed ora, a quasi un mese di distanza, l'acquirente vuole tirarsi indietro riprendendosi la caparra (in deposito presso l'immobiliare). è possibile incassare la caparra dato che per annullare l'operazione l'acquirente avrebbe dovuto fornire alla scadenza dei termini l'eventuale diniego della banca?

Penso di no. In realtà la clausola è sospensiva, ossia vincola il pagamento della caparra all'accettazione del mutuo. Se non si avvera, non può essere pagata. Inoltre, il termine apposto, per essere considerato essenziale deve essere qualificato come tale. In ogni caso, comporterebbe, semmai la risoluzione del preliminare, non l'obbligo di corrispondere la caparra

Buongiorno, ho vinto una causa di sfratto e la controparte è nullatenente. Il mio Avvocato, visto che non potrà riscuotere la parcella, vorrebbe che pagassi io la somma della controparte. Io sono disoccupato e nell'ultimo anno di causa ho usufruito del patrocinio gratuito. Volevo sapere se esiste un fondo che mi tutela o sono obbligato a pagare?. Grazie

Se per fare la causa è stato ammesso al gratuito patrocinio l'avvocato non ha diritto ad alcun compenso da parte sua, pagherà lo Stato. Ma la liquidazione del gratuito deve risultare dalla sentenza. Per chiarimenti alessimaria.77()gmail.com. Cordialmente. Avv. Maria Alessi

Buongiorno, cortesemente vorrei alcuni chiarimenti su ripartizione ereditaria: nel 1970 i miei genitori acquistano un appartamento, atto notarile intestato a entrambi, nel 1994 mio padre muore e il coniuge superstite, mia madre, nel 2004 stipula (all'insaputa degli altri figli) davanti ad un notaio un contratto di mantenimento a favore di mia sorella maggiore che acquisisce la nuda proprietà della casa e mia madre diventa usufruttuaria, nel 2021 decede mia madre, essendoci altri 5 fratelli e sorelle gradirei sapere come viene suddivisa, relativamente alla quota ereditaria, la parte rimanente della casa. Ringrazio Anticipatamente

Buongiorno, sono a Sua disposizione presso i recapiti presenti nel sito per offrirLe consulenza in merito alla problematica esposta. Avv. Michele Brundu con studio in Cagliari

Salve, può essere ritenuta valida e conosciuta una comunicazione destinata a una determinata persona avvenuta tramite l'affissione di un foglio in una bacheca che si trova nell'edificio in cui vive? Non sarebbe meglio fare la comunicazione tramite raccomandata o mail dato che non è possibile provare se il foglio è stato effettivamente esposto e che il destinatario ha effettivamente letto il contenuto e quindi essere a conoscenza del messaggio? Grazie

Buongiorno. Dipende dal contesto oggettivo di riferimento, dalla tipologia di comunicazione ed altri elementi. Sono a disposizione per ulteriori chiarimenti. Distinti saluti. Prof. Avv. ANTONIO LEGGIERO

Buongiorno, la mia ex compagna in memoria di costituzione in sede civile ha scritto. "Nel frattempo Il sig. X trasferiva anche la proprietà dell’immobile ..., al padre (ciò successivamente ad un accertamento della guardia di finanza del .. che dava origine ad un procedimento penale per violazione del diritto d’autore)". Volevo sapere se sono affermazioni che possono configurare il reato di calunnia, visto che il procedimento si è concluso con l’estinzione del reato per esito positivo della messa alla prova in data antecedente a tali dichiarazioni ed è presente un regolare rogito notarile. Grazie mille

Buongiorno. Purtroppo non si configura il reato di calunnia, dal momento che all’interno dell’atto da lei richiamato viene riportato un mero fatto storico. Tale fattispecie delittuosa si configura quando un soggetto incolpa un altro di un reato nella consapevolezza che questi non lo ha realmente commesso e lo fa con un atto (ad esempio una denuncia) destinato all’autorità giudiziaria. Per ulteriori chiarimenti, resto a disposizione. Avv. Francesco Genovino

Ciao,il 16 Ottobre c'è stato di lieve entità un sinistro tra la mia auto e una moto. Ho aperto una pratica di sinitro, dicendo che lui eaveva incidentrato la mia auto. Ci siamo incontrati, poichè il signore aveva ragione, abbiamo raggiunto un accordo ecnomico, e firmato un foglio scritto in cui si rinnuncia a qualsiasi pretesa. L'assicurazione mi chiede il documento di questo signore, il signore intascato i soldi si rifiuta, e ora l'assicurazione dice che io dovrei rinunciare a qualasia tutela, per chiudere la pratica, il foglio scritto non basta. Nei confronti della persona che non vuole darmi il documento cosa si potrerbbe fare?

Buongiorno. Premesso che la questione andrebbe approfondita, provveda ad inviare formale comunicazione di diffida alla controparte per farsi consegnare il documento d'identità. Se necessita, anche solo di una consulenza, mi può contattare ai recapiti indicati nel mio profilo. Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo

Buongiorno. Mio padre e i suoi fratelli hanno un terreno edificabile che è rimasto intestato a mio nonno che è deceduto da tanti anni. Sia mio padre che altri tre fratelli sono venuti a mancare anch'essi. Sono in vita un fratello e una sorella e 8 nipoti tra i quali io e mia sorella. Una di queste nipoti ha chiesto a mio zio il terreno per farci un orto recintandolo, senza metterci al corrente di questa decisione mio zio ha accettato. Sono sicura che la loro intenzione sia quella di richiedere l'uscapione in maniera truffaldina! Io e mia sorella non vogliamo assolutamente che ciò accada! Possiamo tutelarci in qualche modo? E per un eventuale successione come funziona e quali potrei essere i costi? La ringrazio e la saluto. Signora

Buonasera, occorrerebbe conoscere nel dettaglio la vicenda. In ogni caso, configurandosi una ipotesi di proprietà indivisa, bisognerebbe sapere se l’orto recintato concerne la quota di Sua cugina ( e dunque nulla quaestio) o meno. I costi della successione sono rapportati al valore dei beni ed al grado di parentela con il de cuius. Se ritiene può contattarmi direttamente per un approfondimento quanto mai necessario. Cordiali saluti. Avv. Demetrio Pecora

A giugno ho avuto infiltrazione dal soffitto del bagno per perdita da tubo del riscaldamento centralizzato condominiale.Ad oggi ho inviato da allora 5 pec all'amministratore di condominio che solo oggi mi ha proposto incontro con lui e la ditta per fare lavori di riparazione.faccio presente che i tubi del riscaldamento centralizzato piu volte si sono rotti negli ultimi anni e che hanno almeno 50 anni.Psso richiedere all'amministratore e alla ditta di manutenzione la certificazione del buon funzionamento dell'impianto di riscaldamento centralizzato e della efficienza della relative tubature?mi posso opporre ai lavori se non ho di queste garanzie o se non rispondono per iscritto con una relazione tecnica?Grazie

Buongiorno. Da quello che riferisce i danni ci sono stati. E' deplorevole il ritardo reiterato dell'Amministratore alle sue numerose PEC, ritardo che potrebbe aver generato ulteriori danni. Non conosco bene la situazione specifica ed i dettagli, tuttavia la responsabilità per l'impianto di riscaldamento centralizzato è dell'Amministratore, in termini di manutenzione di tubazioni che sono parti comuni dell'edificio. Poi va inquadrata meglio l'eventuale responsabilità della ditta manutentrice. E' una situazione che merita approfondimento. Può contattarmi- senza impegno-ai miei contatti del Profilo. Distinti saluti. Prof. Avv. ANTONIO LEGGIERO

Consulenze legali su deQuo - Consulta l’archivio risposte - Pag.487

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Buongiorno. Avrei bisogno di alcuni chiarimenti per l eredita lasciatemi da mio padre. Leggi tutto

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