Buonasera, il mese scorso purtroppo sono incappato in una truffa aprendo un link inviatomi via sms da Posteinfo, il ladro ha utilizzato i miei codici personali per derubarmi attraverso bonifico, ho perso migliaia di euro, la posta ha tentato di fare lo storno ma non è andato a buon fine e da Roma sempre la posta mi scrive che "non ha rilevato anomalie nell'esecuzione delle mie operazioni, che risultano correttamente autorizzate attraverso i miei codici di sicurezza". Ho anche fatto la denuncia. C'è qualche speranza o sono spacciato ?. Grazie

Buongiorno, si tratta del fenomeno c.d. "fishing" bancario. Una nutrita giurisprudenza ritiene che la banca risponde se non riesce a dimostrare il dolo o la colpa del proprio cliente. Sarebbe da capire come funziona il sistema di pagamento che Lei ha in uso e quanto tempo è trascorso tra l'appropriazione indebita del denaro e la richiesta di storno. Personalmente mi occupo di questi casi da diverso tempo. Mi faccia sapere se le occorre ulteriore assistenza

Ho ricevuto un prestito personale di €40 da un conoscente senza niente di scritto purtroppo ho bisogno ancora di qualche settimana per poterlo restituire però questa persona mi ha mandato ripetuti messaggi su WhatsApp e anche normali che dicevano che se non gli facevo al più presto il bonifico bancario per restituirgli questa cifra farà in modo di causarmi guai serissimi divulgare la notizia l'ambiente in cui lavoro e minaccia di denunciarmi all'autorità mettendomi in un casino veramente grande perdipiù offese in cui mi dice che probabilmente secondo lui faccio uso di droga che fara' in modo di mettermi in situazioni in cui dovrò dimostrare di non essere una persona che faccio uso droghe aggiungendo che secondo lui ho disturbi mentali che sono una persona manipolatrice e con problemi psicologici. Posso denunciare questa tortura che mi mette ansia e preoccupazioni per il timore che possa causarmi problemi all'interno dell'ambiente di lavoro e Malfa marmi di fronte ai miei superiori e ai miei colleghi. Vi ringrazio anticipatamente per la disponibilità e aspetto con ansia un vostro responso

Buonasera. Deve denunciare. Per assistenza legale può contattarmi ai recapiti presenti sul mio website. Cordiali Saluti. Prof. Avv. Domenico Lamanna Di Salvo. MILANO - BARI

Buongiorno, per l'acquisto di un'auto ho firmato un accordo di vendita con la concessionaria senza una data di consegna, in quanto venditore mi ha assicurato verbalmente l'arrivo dell'auto entro la settimana seguente. Essendo passato ormai un mese, posso chiedere la risoluzione del contratto avvalendomi dell'articolo 61 del codice di consumo? Se si, quanto deve essere il termine supplementare minimo oltre il quale chiedere la risoluzione? Grazie

Buonasera. Per poterLe fornire un parere sarebbe necessario visionare il contratto che ha sottoscritto. Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo. Torino - Milano

Salve non so se ho scelto bene la categoria ma spero in una risposta:Mia mamma ha venduto casa ricevendo un anticipo di 30000,00€ e fatto il passaggio di proprietà dell'immobile,l'acquirente a giugno non ha più voluto la casa non completando il pagamento ma pretende che sia mia mamma a fare nuovamente il passaggio di proprietà a spese di mia mamma e l'acconto datole non lo rivuole indietro. Le chiedo com'è la procedura in questi casi?Mia mamma deve provvedere al passaggio di proprietà?E l'acconto dovrebbe restituirlo?Attendo risposta grazie mille

Gentile Utente, per poterLe fornire una risposta più adeguata ed approfondita è opportuno prendere visione del contratto preliminare / proposta di acquisto, che è stata sottoscritta tra le parti [deduco che quando le parti si siano accordate per la vendita dell'immobile abbiano sottoscritto uno dei due predetti documenti. O direttamente rogito davanti al Notaio?]. Sembra strano che sia stato già effettuato "passaggio di proprietà" (rogito davanti al Notaio..) a fronte di un pagamento parziale di 30.000,00 euro. Ancora: occorre comprendere questi 30.000,00 euro a quale titolo sono stati versati: acconto? o caparra? (lo può verificare nell'atto sottoscritto tra le parti e/o sulla causale del bonifico ricevuto). A seconda che si tratti di acconto o caparra le conseguenze cambiano. L'acconto di regola deve essere restituito, salvo chiedere risarcimento dei danni e rimborso spese in sede giudiziaria. La caparra può essere trattenuta come risarcimento dell'illegittimo recesso dell'altra parte ed eventuali spese notarili devono essere poste a carico della parte che ha receduto ingiustificatamente dal contratto. Ancora: bisogna comprendere perchè l'acquirente non vuole più l'immobile. Se il motivo, ad esempio, è che ha scoperto dei gravi vizi/difetti potrebbe essere giustificato il recesso. Le consiglio, quindi, di rivolgersi ad un Avvocato di Sua fiducia. Oppure, se vuole, può richiedere una consulenza diretta tramite il mio profilo dequo, ed inviarmi poi i documenti a mezzo e-mail, così da poterLe offrire una consulenza completa. Io ho studio in Provincia di Napoli, quindi avrei anche possibilità di assisterla per la risoluzione della vicenda in sede stragiudiziale o giudiziale. Cordiali saluti. Avv. Antonino Ercolano

Buongiorno. con la presente chiedo ,cortesemente, consulenza in merito alla possibilità di annullamento dell'acquisto di un automobile. In data 2/09/2021, dopo che per settimane ero in contatto telefonico e telematico con un rivenditore di automobili presso un concessionario di Bologna, decido si sottoscrivere (con firme digitali,quindi senza recarmi fisicamente presso il concessionario) contratto per acquisto di una nuova auto, usufruendo dell'incentivo alla rottamazione del mio mezzo. nella trattativa il venditore mi comunica,a mia specifica richiesta, necessitando di una consegna il più rapida possibile in alternativa alla riparazione della mia auto,tempi di consegna di 70 giorni. all'atto della firma digitale,effettuata telefonicamente, il venditore mi invia copia del contratto nel quale alla voce tempi di consegna, non si fa riferimento a nessuna data. A seguito delle mie rimostranze a riguardo,il venditore mi comunica che per la carenza di materie prime,la concessionaria come politica aziendale,si riserva di non inserire alcuna data prevista,come tutela. All'oggi,trascorsi i 70 giorni verbalmente comunicati, la macchina non è ancora entrata in produzione,come asserito dal venditore. Nel contratto sottoscritto, il valore dell'ecobonus statale per la rottamazione prenotato dal venditore sul mio mezzo,(valore 2.800 euro) era stato inserito dalla concessionaria come anticipo sull'acquisto dell'auto, impedendomi quindi,all'oggi, di poter valutare l'acquisto di un altro mezzo in pronta consegna presso altro tipo di venditore, nello specifico un altro concessionario o un privato ad esempio, e senza quindi la possibilità di poter usufruire dell'ecobonus statale causa esaurimento dei fondi a disposizione. Chiedo quindi se vi è la possibilità di recedere dal contratto d'acquisto liberamente e senza nessuna penale e,inoltre, richiedere come danno il corrispettivo dell'ecobonus intestato al mio vecchio mezzo,del quale non ho più la possibilità di usufruire. Ringraziando,attendo una Vostra gentile risposta. PREGO INSERIRE,NELLE EVENTUALI RISPOSTE,UN INDIRIZZO EMAIL PER POTER INVIARE COPIA CONTRATTO

Gentile Utente, non è possibile inserire indirizzi e-mail in risposte di consulenza gratuita. Se vuole può richiedere una consulenza premium o diretta a pagamento, dopo di che potrà inviare a mezzo e-mail il contratto all'avvocato che Le darà la consulenza. Cordiali saluti. Avv. Antonino Ercolano

Buongiorno.con la presente chiedo ,cortesemente, consulenza in merito alla possibilità di annullamento dell'acquisto di un automobile. In data 2/09/2021, dopo che per settimane ero in contatto telefonico e telematico con un rivenditore di automobili presso un concessionario di Bologna, decido si sottoscrivere (con firme digitali,quindi senza recarmi fisicamente presso il concessionario) contratto per acquisto di una nuova auto, usufruendo dell'incentivo alla rottamazione del mio mezzo. nella trattativa il venditore mi comunica,a mia specifica richiesta, necessitando di una consegna il più rapida possibile in alternativa alla riparazione della mia auto,tempi di consegna di 70 giorni. all'atto della firma digitale,effettuata telefonicamente, il venditore mi invia copia del contratto nel quale alla voce tempi di consegna, non si fa riferimento a nessuna data. A seguito delle mie rimostranze a riguardo,il venditore mi comunica che per la carenza di materie prime,la concessionaria come politica aziendale,si riserva di non inserire alcuna data prevista,come tutela. All'oggi,trascorsi i 70 giorni verbalmente comunicati, la macchina non è ancora entrata in produzione,come asserito dal venditore. Nel contratto sottoscritto, il valore dell'ecobonus statale per la rottamazione prenotato dal venditore sul mio mezzo,(valore 2.800 euro) era stato inserito dalla concessionaria come anticipo sull'acquisto dell'auto, impedendomi quindi,all'oggi, di poter valutare l'acquisto di un altro mezzo in pronta consegna presso altro tipo di venditore, nello specifico un altro concessionario o un privato ad esempio, e senza quindi la possibilità di poter usufruire dell'ecobonus statale causa esaurimento dei fondi a disposizione. Chiedo quindi se vi è la possibilità di recedere dal contratto d'acquisto liberamente e senza nessuna penale e,inoltre, richiedere come danno il corrispettivo dell'ecobonus intestato al mio vecchio mezzo,del quale non ho più la possibilità di usufruire. Ringraziando,attendo una Vostra gentile risposta

Buongiorno. Per poterLe rispondere adeguatamente bisognerebbe visionare il contratto sottoscritto. Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo. Torino - Milano

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