Buongiorno, io e la mia band musicale lavoriamo con un'agenzia musicale A, per contratto loro hanno il diritto di prelazione nel caso noi dovessimo ricevere altre offerte da altre agenzie. Ho contattato un'altra agenzia musicale, la quale ha telefonicamente e via mail espresso apprezzamento per la nostra musica e detto che se vogliamo possiamo lavorare con loro. Non abbiamo ricevuto nessuna offerta ufficiale, nessun documento, contratto o preventivo completo di tutte le informazioni. Per poter valutare la sostenibilità dei costi di questa agenzia B ho chiesto loro di valutare se possono trovarci 2 concerti al mese. Il manager della nostra attuale agenzia A sostiene che noi abbiamo leso il loro diritto di prelazione avendo avviato una trattativa con B. Tuttavia non avendo noi ricevuto alcuna offerta ufficiale e documentata sosteniamo di aver solo chiesto informazioni per noi essenziali per poter valutare alternative

Buonasera avevo risposto alla Vs, per contatti sono l'avvocato Antonio Cesarini di Bergamo 3332805069

Il 30 maggio ho dato un acconto di 300€ a fronte di un totale di 999 € per l'acquisto di un materasso in una filiale della ditta per dormire. Due giorni dopo sulla mia posta arriva una mail della suddetta ditta con delle proposte di vendita a prezzi scontati ed ho trovato il mio articolo a 500 € quindi al 50% in meno. Vorrei sapere se posso recedere dal contratto per giusta causa. Grazie

Buongiorno. A mio parere potrebbe tentare di farsi stornare la differenza tra l'acconto e l'offerta. Qualora non le venisse concesso potrebbe richiedere il recesso, secondo le modalità indicate nel contratto di compravendita. Cordiali saluti

Buongiorno, mi trovo ad affrontare una controversia societaria con il mio socio, ambedue detentori del 50% di una snc di cui il mio socio risulta essere anche amministratore. In estrema sintesi la situazione è la seguente. Faccio presente che a giugno del 2018, mi è stata ceduta a titolo gratuito la quota societaria del 50% dalla ex socia (con regolare trascrizione notarile ed atti successivi) e che in quel momento ero assolutamente ignara del carico debitorio che già gravava sulla società, nè lo stesso mi è stato illustrato o documentato in alcun modo. Dall'atto costitutivo, sembra emergere che in qualità di socio-amministratore, lo stesso possa avere il totale ed esclusivo controllo su tutto ciò che è inerente la società. La società di cui sopra, gestisce 2 punti vendita che si occupano di vendita al dettaglio di cialde e capsule (caffè e solubili) di cui uno in Toscana ed uno in Umbria. Ad oggi dopo varie vicissitudini e la gestione pressochè assoluta e spregiudicata del socio-amministratore, la società risulta fortemente indebitata, con fornitori, affitti e tributi non pagati da mesi ( in qualche caso da anni) e sull'orlo del fallimento. Da più di un anno a questa parte, ho tentato più volte di trovare una soluzione per uscirne fuori, anche con la cessione gratuita delle mie quote, come già accaduto con la socia precedente, ma senza alcun risultato. Nel frattempo la società aumenta sempre i debiti senza che io posa intervenire in alcun modo.. La domanda è: esiste una possibile soluzione? Come faccio ad uscire da questo circolo vizioso?. Ringraziando anticipatamente per una V/s eventuale risposta. Cordialmente

Buonasera. Presenti una richiesta di consulenza diretta. Il caso è articolato. Cordiali saluti

Buonasera , sono il socio di un'attività di pub e soprattutto musica live , ho problemi con la proprietaria del locale che vanta 4 mesi di fitti arretrati ed intende sfrattarmi. Naturalmente ho provato a dialogarci ma assolutamente non vuole sentire ragioni di nessun tipo come se nn ci fosse quest'emergenza sanitaria. La mia attività si basava soprattutto sugli eventi live che svolgevo nel mio locale nn potendoli ora con le attuali disposizioni ho chiesto una riduzione sostanziosa del canone , ma mi ha risposto negativamente. Pertanto vi chiedo un consiglio su come agire , la mia idea sarebbe quella di ricevere l'avviamento commerciale e di trovare un altro locale, grazie

Buonasera, purtroppo la normativa emergenziale non ha disposto alcuna tutela extra per questo tipo di problemi. Le consiglio di trovare un accordo con la proprietà, iniziando da l'invio di una lettera dialogatoria inviata a mezzo avvocato. Se gradisce resto a disposizione per un preventivo gratuito e mi può contattare via email a vianellolex()gmail.com. Cordiali saluti

Buonasera, Nel 2017 ho deciso di diventare socio di una cooperativa per l’assegnazione di un alloggio. Ho versato 16000 eur per acquisto suolo e 19000 eur per la prenotazione dell’alloggio. Non è mai stato costruito nulla abbiamo a disposizione gli atti di vendita dei suoli e le nostre fatture in merito ai versamenti ma degli alloggi nemmeno l’ombra. Nel mese di marzo ( anno corrente) L‘amministratore unico dell’impresa edile che avrebbe dovuto svolgere i lavori di costruzione, è stato arrestato. Durante il mese di febbraio, ho deciso di firmare l’atto di cessione della mia quota ma alcun nuovo socio è mai subentrato al mio positivo. Al momento non sappiamo ancora nulla, vi chiedo noi soci rischiamo di non recuperare mai più quello che abbiam versato?. Al di là del suolo, la prenotazione dell’alloggio sarebbe rimborsabile ? Grazie mille in anticipo

Buongiorno. Per rispondere adeguatamente alla sua domanda dovrei leggere i documenti. Cordiali saluti

Buongiorno, Volevo un consiglio per quanto riguarda l’esercizio del diritto di recesso sull’acquisto di un bene di natura immateriale venduto online. Ho acquistato una guida online nella giornata di ieri da una società con sede legale a Torino che offre contenuti digitali. Una volta comprata la guida e aperta sono rimasto insoddisfatto del servizio offerto e per tanto vorrei sapere se è possibile esercitare il diritto di recesso disciplinato dal Codice del Consumo, all’articolo 52 e segg. del D. Lsg. 206 del 2005, che prevede questo diritto entro 14 giorni dalla data di acquisto. Essendo una guida online un caso abbastanza specifico rispetto all’acquisto di un bene materiale, volevo appunto sapere se fosse esercitabile o meno tale diritto. Grazie per la disponibilità, cordialmente

Buona sera, per fornire una prima consulenza completa occorrerebbe visionare la documentazione relativa all'acquisto (ad es. modulo d'ordine, ddt e fattura, condizioni generali di contratto etc...). Tuttavia, in linea generale, se ha acquistato il bene on line con contratto a distanza nei panni di un consumatore finale, e non nell'esercizio dell'attività professionale, potrà esercitare il diritto di recesso previsto dal Codice del Consumo. Cordiali saluti, Avv. Sara Garetti

Ho preso una stanza in affitto, pagato 1 mensilità e spese di registrazione del contratto ma non l' ho ancora firmato. Prima perché il contratto era sbagliato poi perché non avendo stampante attendevo il rientro in casa. Ma dopo pochi giorni tra me e la proprietaria si sono verificate delle divergenze. Adesso entrambe vogliamo che io vada via. Ovviamente avendo goduto di solo 7 giorni io vorrei la restituzione di una parte del denaro e pagare appunto la sola settimana mentre lei vuole farmi firmare il contratto e farmi fare una rinuncia. Io non voglio assolutamente anche perché so che sotto i 30 giorni non è indispensabile la registrazione. Come potrei riavere i miei soldi? Le ho anche proposto di fare un foglio in cui dichiariamo l'accaduto e in cui lei si impegna a restituirmi la quota dei giorni non goduti. Ma sostiene che la legge non la faccio io. E quindi ho bisogno anche di leggi che mi aiutino.

Buongiorno, le confermo che può domandare il residuo. Le consiglio di fare inviare a un avvocato una lettera di diffida. La signora in questo modo si convincerà. Se firma il contratto inoltre non avrà diritto a nulla, in forza della sua sola rinuncia. A disposizione qualora gradisse un preventivo gratuito per la redazione della lettera, mi può contattare all'indirizzo email vianellolex()gmail.com oppure tramite piattaforma. Cordiali saluti

Consulenze legali di Diritto industriale, innovazione e proprietà intellettuale - Pag.28

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