Salve, sono a chiedere una vostra consulenza a merito di un incidente su lavoro. Ho iniziato a lavorare presso una ditta ad ottobre 2019, 3 mesi dopo mi viene dato il ruolo di tecnico al computer a bordo di uno yacht e mi viene assegnato un pc nuovo. Considerando l'ambiente di lavoro e "l'apri e chiudi" ripetitivo del PC si è allentata una vita e si è aperto il lato dx subito dopo 3 mesi dalla consegna. Da premettere che ho trovato una soluzione da solo, mettendo una fascetta. Dopo quasi 2 anni di lavoro a bordo della nave, ho deciso di licenziarmi e di restituire il pc. Alla restituzione del pc, pero' vengo avvisato che ci possa essere un possibile addebito. Ora all'arrivo dello stipendio mi ritrovo 325€ in meno, chiamo per avere informazioni ed ecco che mi viene risposto che l'importo verrà trattenuto finche non si conoscerà il valore del danno. Sono qui a chiedere consulenza, in quanto trovo ingiusto che venga addebitato un danno su uno strumento di lavoro soggetto ad usura. Grazie mille. Cordiali saluti

Buongiorno. Per poterLe rispondere adeguatamente sarebbe necessario visionare il contratto di lavoro. Se necessita, anche solo di una consulenza, mi può contattare senza impegno ai recapiti indicati nel mio profilo. Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo. Torino - Milano

Buongiorno. Sono un medico e sono da poco risultata vincitrice di concorso pubblico come dirigente medico a tempo indeterminato. Dovrei prendere servizio tra poche settimane, e inizierà quindi il periodo di prova di 6 mesi. Circa a 3 mesi dall'inizio del rapporto di lavoro ci sarà il mio matrimonio. Non mi risulta chiaro se avrò diritto ai 14 giorni di congedo matrimoniale pur essendo in periodo di prova. Grazie

Buongiorno. Premesso che per risponderLe adeguatamente sarebbe necessario visionare il contratto collettivo di categoria, è un Suo diritto richiedere il congedo matrimoniale anche durante il periodo di prova. Se ha necessità, mi può contattare ai recapiti indicati nel mio profilo. Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo. Torino - Milano

Buongiorno, vorrei chiedere un parere per quanto riguarda le dimissioni per giusta causa. Al momento io sono inquadrato come shop coordinator (responsabile di negozio) presso una grande realtà di abbigliamento maschile. Ho un 3° livello ccnl commercio da 1 anno e mezzo. A mie richieste di avanzamento di livelo per ottenere l' inquadramento giusto "1° LIVELLO" per coprire ciò che sono le mie mansioni di coordinatore, gestione del negozio e del personale la ditta ha finora fatto spallucce. Ci sarebbero gli estremi per procedere con le dimissioni per giusta causa?

Buonasera, onestamente le sconsiglio vivamente di intraprendere la strada da Lei ipotizzata. C’è il rischio fortissimo che Lei non possa accedere alla Naspi posto che l’INPS tende ad essere sempre piu’ restrittivo nel valutare le domande. Sarebbe diverso se Lei avesse un provvedimento del Tribunale che sostenesse la Sua tesi, una Sentenza ad esempio. Io Le consiglio di muoversi cosi’: prendere contatto con l’azienda, meglio tramite un legale specializzato in diritto del lavoro, per trovare un accordo di buona uscita. In questo modo Lei potrebbe ottenere sia una somma di denaro che la Naspi che vale mediamente 20.000 Euro in due anni. Il nostro studio associato Zanardi Galimberti puo’ seguirla nella vicenda senza costi fino al risultato. Le lascio il mio numero: 347.5343065. Avv. Zanardi

Buongiorno Avvocato, Le scrivo questa mail per capire se ho qualche "diritto" e come funziona questo settore. Per due anni ho lavorato, tramite agenzia interinale con contratto di lavoro in somministrazione, presso un Ente Pubblico (Consorzio di Bonifica). All'interno dell'ente ho ricoperto un ruolo dove la figura professionale, a causa di un grave problema di salute, era assente. Ho partecipato anche a un concorso pubblico bandito dallo stesso ente per la durata di 1 anno classificandomi al terzo posto. Tra circa un mese il mio contratto scadrà e non potrà essere rinnovato in somministrazione, in quanto viene raggiunto il limite massimo di 24 mesi, il Presidente (eletto circa un anno fa) dell'ente vuole assumere altre persone, sempre interinali con contratto in somministrazione, per ricoprire lo stesso ruolo, senza fare ricorso alla graduatoria del concorso di cui il primo classificato è stato già assunto. Voglio precisare che nel bando di concorso era presente la seguente dicitura "La graduatoria rimarrà efficace, salvo modifiche di legge, per un termine di tre anni dalla data di pubblicazione della stessa e potrà essere utilizzata per l’eventuale copertura dei posti, a tempo determinato, che si rendessero successivamente vacanti e disponibili, nello stesso profilo professionale. Resta comunque salva la facoltà del Consorzio di optare, ai fini della copertura dei posti suddetti, per altre forme di reclutamento e/o sviluppo di carriera ai sensi delle vigenti disposizioni di legge e contrattuali collettive.". Vorrei chiederLe se posso fare qualcosa oppure ciò che sta facendo il Presidente (inserire persone "sue") è perfettamente legale?. Inoltre mi è stato detto che qualora venissi assunto, avendo già lavorato presso tale ente (Consorzio di Bonifica) per due anni avrei diritto a chiedere il contratto a tempo indeterminato, è vero?. La ringrazio in anticipo. Cordiali saluti

Buongiorno. Per rispondere adeguatamente ai suoi quesiti è necessario esaminare la documentazione contrattuale in suo possesso ed effettuare i dovuti approfondimenti giuridici. Sono a disposizione per fornirle la consulenza richiesta,mi occupo di diritto del lavoro,mi può contattare ai recapiti che trova sul mio profilo. Cordiali saluti. Avv. Valeria Pietra - Pavia

Lavoro da 16 anni in un'azienda, mi sono sempre occupata di contabilità, un mese fa mi hanno cambiato mansione spostandomi dalla contabilità in cui avevo acquisito padronanza e sicurezza in tanti anni di lavoro a sollecitare telefonicamente il pagamento di bollette, in tutto ciò il mio capi sapeva che questo lavoro non è nelle mie corde. Non mi piace, mi provoca stress stare 6 ore al telefono, mi sento demansionata rispetto alle mie capacità. Al mattino mi alzo già con l'angoscia di dover lavorare. Ho provato a parlare con il responsabile ma si giustifica con il fatto che tutti devono saper fare tutto, cosa non vera perché alcune persone non sono mai state spostate. C'è qualcosa che posso fare?. Grazie per la consulenza

Buonasera, la Sua situazione andrebbe esaminata ed approfondita visonando il Suo contratto di lavoro per confrontare la mansione per la quale è stata assunta ed adibita e quella che svolge attualmente, dopo la modifica unilaterale da parte del datore di lavoro. Le mansioni del lavoratore sono previste dal contratto collettivo applicabile dall'azienda e possono essere modificate, ad esempio, solo con un accordo o qualora il datore giustifichi la modifica con ragioni tecnico-organizzative legate all'attività di impresa. Pertanto se sussiste una difformità tra le mansioni per le quali è stata assunta e quelle attuali potrebbe chiedere (al datore prima e poi, in caso di diniego al Giudice del lavoro) la riassegnazione a quelle per le quali è stata assunta, tanto più se le nuove mansioni Le provocano un certo disagio. Grazie per l'attenzione

Buongiorno Avv. vorrei avere un chiarimento. Lavoro da 4 anni per un'azienda e percepisco un reddito da lavoro dipendente. Per arrotondare, mi sono iscritto ad un app di consegne (Deliveroo) che paga trattenendo una ritenuta d'acconto del 20% in quanto ho richiesto il trattamento come "lavoratore occasionale" in quanto non credo Che andrò a superare i 5000 euro annui (nel caso penserò all'apertura di una p.Iva). Il mio dubbio è questo: I 5000 euro annui sono intesi per la prestazione occasionale, giusto?. Non in generale per tutti i redditi percepiti nell'anno?. Che io sia dipendente presso un'altra azienda, ai fini del calcolo dei 5000 euro di limite per la prestazione occasionale, non ha rilevanza.. giusto?. Grazie mille in anticipo per una sua eventuale risposta. Cordiali saluti

Buongiorno. I redditi vanno dichiarati, se sotto i 5000 non necessità di versamento di contributi lavorativi. Per ulteriori chiarimenti non esiti a contattarmi per una consulenza diretta

Buongiorno, godo dei benefici della lg.104 per una disabilità di mio figlio minore. Ciò nonostante il mio datore di lavoro mi ha presentato lettera di trasferimento ad una sede più lontana da casa. Prima impiegavo 5 minuti ad arrivare al lavoro adesso impiego un’ora. Ho lavorato per circa 20 anni nella sede più vicina e proprio adesso che ho difficoltà nel gestire le problematiche che comportano la disabilità di mio figlio, mi è stato imposto il trasferimento. Da circa otto mesi sono ormai nella nuova sede ma le difficoltà che comportano la distanza mi creano notevoli problemi e faccio fatica a farmi bastare le 24 h di permessi lg.104 mensili per accompagnare mio figlio ai vari appuntamenti medici. Nella lettera di trasferimento era riportata la classica voce che giustifica un trasferimento “...esigenze di riordino aziendale, riorganizzazione....” ma so che di fatto nulla di ciò ha giustificato la mia lettera. Chiedo se possibile richiedere un trasferimento alla sede più vicina ed eventualmente come fare a difendermi in caso di loro rifiuto. Grazie

Buongiorno. Premesso che la situazione andrebbe approfondita, il diritto a non essere trasferiti ad altra sede di lavoro, senza il proprio consenso, spetta a tutti i dipendenti disabili o a coloro che assistono un familiare disabile. Inoltre, la Cassazione ha ritenuto più volte vietato il trasferimento di un lavoratore che assiste un disabile, anche se il grado di disabilità del soggetto non si configuri come grave e purché il datore di lavoro non provi la sussistenza di esigenze aziendali effettive e urgenti, che non possano essere soddisfatte in maniera diversa. Se necessita, anche solo di una consulenza, mi può contattare senza impegno ai recapiti indicati nel mio profilo. Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo. Torino - Milano

Salve, lavoro in un Dipartimento di Riabilitazione asl. Da un anno e mezzo a questa parte una coordinatrice fisioterapista valuta se concedermi le ferie o meno (cosa che spetterebbe al mio dirigente di reparto) mettendo a confronto tutte le ferie dei colleghi dei vari reparti che hanno la mia stessa qualifica. Quasi tutti hanno dei diritti come 104,diritto allo studio, congedo parentale. Di legge le mie ferie possono essere sospese o peggio ancora rifiutate se sono assenti colleghi di altri reparti? Per legge possono chiedermi di lasciare il mio reparto gia' in grave carenza ed andare a coprire altri reparti quasi sempre senza un ordine scritto? Cosa posso fare per tutelarmi? Grazie

Gent.le cliente, la modifica delle mansioni del lavoratore rientra nell'area dello ius variandi datoriale, ed è incontestabile quando il potere venga adottato per sopperire a lacune aziendali organizzative

Diritto del lavoro e previdenza: Consulenze legali su - Pag.61

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Soldi trattenuti per materiale di lavoro: è giusto?

Salve, sono a chiedere una vostra consulenza a merito di un incidente su lavoro. Ho iniziato a lavorare presso una ditta ad ottobre 2019, 3 mesi dopo mi viene dato il ruolo di tecnico al computer a bo … Leggi tutto

Fabio Casaburo

Avvocato Civilista e Familiarista

Lavoro e Previdenza

Circolare 14 del 81: interpretazione

Ho un contratto ccnl del turismo e volevo sapere se la circolare 14 del 81 che prevede che il certificato di malattia venga comunicato entro 48 ore se ha subito qualche integrazione e quindi di conseg … Leggi tutto

Fabio Casaburo

Avvocato Civilista e Familiarista

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Licenza matrimoniale: la si ha anche durante periodo di prova?

Buongiorno. Sono un medico e sono da poco risultata vincitrice di concorso pubblico come dirigente medico a tempo indeterminato. Dovrei prendere servizio tra poche settimane, e inizierà quindi il peri … Leggi tutto

Fabio Casaburo

Avvocato Civilista e Familiarista

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Dimissioni giusta causa: che significa?

Buongiorno, vorrei chiedere un parere per quanto riguarda le dimissioni per giusta causa. Al momento io sono inquadrato come shop coordinator (responsabile di negozio) presso una grande realtà di abbi … Leggi tutto

Andrea Zanardi

Avvocato Amministrativista

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Lavoro tramite agenzia di somministrazione: limiti

Buongiorno Avvocato, Le scrivo questa mail per capire se ho qualche "diritto" e come funziona questo settore. Per due anni ho lavorato, tramite agenzia interinale con contratto di lavoro in somministr … Leggi tutto

Valeria Pietra

Avvocato Del Lavoro e Familiarista

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Cambio mansione: è legale?

Lavoro da 16 anni in un'azienda, mi sono sempre occupata di contabilità, un mese fa mi hanno cambiato mansione spostandomi dalla contabilità in cui avevo acquisito padronanza e sicurezza in tanti anni … Leggi tutto

Francesco Magnosi

Avvocato Del Lavoro e Civilista

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Prestazione occasionale: cosa comprende?

Buongiorno Avv. vorrei avere un chiarimento. Lavoro da 4 anni per un'azienda e percepisco un reddito da lavoro dipendente. Per arrotondare, mi sono iscritto ad un app di consegne (Deliveroo) che paga … Leggi tutto

Basilio Domenico Longo

Avvocato Amministrativista

Lavoro e Previdenza

Busta paga: che fine hanno fatto le ore mancanti?

Salve, Avrei un paio di domande. Addetta alla segretaria è responsabile della contabilità dell’azienda? Il mio contatto prevede 24 ore/settimana; da gennaio mi pagano 20 ore a settimana senza avermi d … Leggi tutto

Maria Alessi

Avvocato Civilista

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Trasferimento sede di lavoro: posso evitarlo?

Buongiorno, godo dei benefici della lg.104 per una disabilità di mio figlio minore. Ciò nonostante il mio datore di lavoro mi ha presentato lettera di trasferimento ad una sede più lontana da casa. Pr … Leggi tutto

Fabio Casaburo

Avvocato Civilista e Familiarista

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Posso essere in FIS quando l'azienda assume altri?

Buongiorno, sono dipendente di una srl e sono stata messa in fis da quasi 2 mesi ed Iiei colleghi fanno straordinari e stanno assumendo personale in ci.co.co per ricoprire le mie stesse mansioni, da 1 … Leggi tutto

Avvocato Dequo

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A chi spetta comunicare con i dipendenti?

Durante un fallimento aziendale, di chi è il dovere di comunicare informazioni relative alla compravendita di parti dell’azienda ai dipendenti coinvolti, dopo la scadenza di pagamento dell’acquirente … Leggi tutto

Avvocato Stefania Panzitta

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Lavoro: chi decide le ferie?

Salve, lavoro in un Dipartimento di Riabilitazione asl. Da un anno e mezzo a questa parte una coordinatrice fisioterapista valuta se concedermi le ferie o meno (cosa che spetterebbe al mio dirigente d … Leggi tutto

Avvocato Dequo

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