Buongiorno, in seguito ad un incidente stradale accaduto nel mese di maggio e risultando io stesso danneggiato per un lungo termine, avrei bisogno di una risposta su alcuni dubbi a riguardo, includendo anche la possibilità di essere risarcito dall’assicurazione della seconda persona coinvolta. L’incidente è avvenuto tra me in moto contro un mezzo pesante ad un incrocio col semaforo. Il proprietario della moto non aveva ancora effettuato il passaggio di proprietà e di conseguenza, non ho avuto l’opportunità di assicurare il veicolo. I danni sofferti sono stati legati a tre fratture nella caviglia con l’esigenza di un intervento chirurgico effettuato il 7 giugno 2021. Inoltre, non avevo la patente di guida al momento dell’accaduto ed ero risultato positivo per stato di ebbrezza. Non sono certo di come dovrei procedere per via legali, per questo motivo sto scrivendo a voi per avere una risposta ai miei dubbi

Buongiorno. Per poterLe rispondere adeguatamente è necessario approfondire la questione. Se necessita, anche solo di una consulenza, mi può contattare senza impegno ai recapiti indicati nel mio profilo. Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo. Torino - Milano

Il mio regolamento del condominio prevede tra le destinazioni possibili del mio appartamento esclusivamente abitazione. "i condomini pertanto non possono destinare nè lasciar destinare i locali di loro proprietà ad uso di pensioni, camere di affitto, scuole, sale da ballo, ritrovi, circoli, sedi di associazioni, istituti di esercizi ginnici, nè farne comunque uso diverso da quello consentito dal presente regolamento e contrario alla tranquillità alla decenza ed al buon nome del caseggiato. Volevo capire se posso adibire 2 stanze e due bagni del mio appartamento a B&B non imprenditoriale o se in alternativa posso adibire le due stanza e 2 bagni a locazione turistica breve. Il regolamento risale agli anni 60 e l'immobile è sito in Milano

Buonasera. Premesso che per poterLe rispondere adeguatamente bisognerebbe visionare il relativo regolamento, il regolamento di condominio può vietare ai proprietari dei singoli appartamenti di aprire un b&b all'interno della propria abitazione, purché la predetta clausola sia approvata all'unanimità da tutti i condomini e contenga un divieto specifico. Così si è espressa la più recente giurisprudenza di merito. Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo. Torino - Milano

Buongiorno, il sottoscritto ha avuto un incidente stradale con un animale (MULO) che vagabondava per la careggiata in una sera d'inverno. Il sinistro è stato denunciato alla stazione dei Carabinieri competente, il proprietario è stato individuato, ma non ha intenzione di risarcire il danno (non assicurato). Il proprietario ha data la colpa ad un ragazzo (disoccupato , nullatenente e suo affittuario) che ha lasciato aperto il cancello. Il ragazzo si è impegnato a risarcirmi, ma i mesi passano e accampa la solita scusa che non lavora. A questo punto voglio entrare in possesso di quanto mi spetterebbe di diritto (credo) e cioè il risarcimento del danno, o quantomeno il valore dell'auto al momento del sinistro, Visto che la riparazione mi è costata ben oltre il valore dell'auto. Come-cosa posso fare ?. Non vorrei intraprendere altre azioni che mi porterebbero via tempo e denaro, e vedermi comunque negato il risarcimento perché nullatenenti. A disposizione per chiarimenti

Buongiorno. Premesso che il responsabile civile di quello che Le è accaduto è il proprietario dell'animale, provveda, in primis, ad inviare formale comunicazione di diffida, salvo agire in giudizio per il risarcimento del danno. Se necessita, anche solo di una consulenza, mi può contattare senza impegno ai recapiti indicati nel mio profilo. Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo. Torino - Milano

Buongiorno. Ho effettuato a Dicembre 2020 una proposta d'acquisto per un immobile da costruire facente parte di una lottizzazione. Mi era stato detto inizialmente che l'impresa contava di iniziare i lavori entro fine gennaio/febbraio 2021, perché secondo loro avrebbero ottenuto la scia in tempi brevi. nonostante questo nella proposta è stato posto come termine essenziale dell'approvazione della scia il 30/06/21 e che la consegna sarebbe avvenuta a Dicembre 2021. Da Aprile circa ho iniziato a contattare il venditore per poter visionare i dettagli delle finiture e quindi andare a stipulare il preliminare. Ho inoltre richiesto allo stesso tutta la documentazione da inoltrare al notaio per poter avviare le pratiche. Le sue risposte sono state molto sfuggenti e sempre con giorni di ritardo e mi ha sempre rimandato al fine mese successivo garantendomi che i lavori sarebbero iniziati presto e che poi non si sarebbero più fermati. A inizio Maggio sono andato a vedere la zona in cui dovrebbe sorgere la lottizzazione e ho visto che avevano iniziato lo sbancamento. Qualche giorno fa sono riandato e i lavori sono avanzati di pochissimo portandomi a pensare a un grave ritardo che comunque rende molto difficile se non impossibile la consegna entro Dicembre 2021. Questo ritardo sommato alla poca serietà nei contatti mi portano a perdere fiducia nel venditore e quindi a volermi tirare indietro dall'acquisto. Al momento della proposta d'acquisto(12/12/2020) ho versato un assegno di €10.000 a titolo di garanzia. Nella proposta è specificato che, cito. "la proposta di acquisto dell'unità immobiliare è condizionata. .... 2. alla stipula di un contratto preliminare in sede notarile che le parti si impegnano a sottoscrivere entro 30 giorni dal rilascio del permesso di costruire.". Vorrei capire se mi è possibile rinunciare all'acquisto riavendo indietro il deposito di €10.000 e eventualmente quale sia la modalità corretta per farlo. Grazie

Buongiorno. Premesso che per risponderLe adeguatamente è necessario visionare la documentazione in Suo possesso, ad una prima analisi credo che ci siano i presupposti per ottenere la restituzione della caparra. Se necessita, anche solo di una consulenza, mi può contattare senza impegno ai recapiti indicati nel mio profilo. Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo. Torino - Milano

Buongiorno, Noi abbiamo effettuato una proposta d'acquisto per un immobile dove abbiamo lasciato una caparra di 5000 euro legata al mutuo. Nel nostro caso non siamo riusciti ad ottenere il mutuo, ma l'agenzia vorrebbe che facessimo un altra richiesta con solo un membro della coppia visto che non siamo sposati noi ci possiamo rifiutare di fare questa operazione o perdiamo la caparra?

Buongiorno. Per poterLe rispondere adeguatamente sarebbe necessario visionare la proposta di acquisto dell'immobile. Se, comunque, la proposta di acquisto è subordinata alla concessione del mutuo e questo non è stato concesso, la caparra andrà restituita. Se necessita, anche solo di una consulenza, mi può contattare senza impegno ai recapiti indicati nel mio profilo. Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo. Torino - Milano

Salve a mia madre gli è stato bloccato il libretto postale cointestato con me.. in maniera totale non solo del quinto .. dove vienne accreditato l'assegno sociale e assegno di accompagnamento... In attesa della sentenza del giudice dell'esecuzione...io so che al massimo si può pignorare il quinto e congelarlo in attesa della sentenza... Che dovrebbe respingere il pignoramento in quanto gli assegni che riceve mia madre sono di carattere assistenziale...intanto mia come dovrebbe vivere? se gli hanno bloccato anche il minimo vitale andando contro la legge

Buongiorno. Inanzitutto Le segnalo che se il libretto è intestato a Lei e a sua madre, e quest'ultima è la sola debitrice esecutata, le somme presenti sul libretto sono soggette a pignoramento nella sola misura del 50%. Detto questo, Le confermo che se sul libretto viene acreditato l'assegno sociale, quest'ultimo non è pignorabile. Quanto invece all'assegno di accompaganmento, lo stesso è pignorabile solo nei limiti del quinto della somma eccedente il triplo dell’assegno sociale, che per il 2021 è pari a 460,28 euro. Con i migliori saluti. Avv. Stefano Olmeo

Buonasera, mi sposo a settembre il ristorante mi detto che noi in quanto sposi dobbiamo richiede e ritirare i certificati di tutti gli invitati è che noi siamo responsabili di chi dichiara il falso, io mi chiedo con quale autorità posso fare tale chiesta? A mio avviso nessuna,, non sono un tutore dell’ordine, ognuno non è responsabile per se stesso in caso di controlli? Grazie

Corretto. una volta raccolte i green pass lei non può essere responsabile per le dichiarazioni di terzi a meno che lei non sottoscriva un accordo in tal senso

Buongiorno, ho avuto una perdita di acqua dalla valvola di arresto (il contatore è unico per tutto il condominio posto furi dallo stabile e le valvole sono interne agli appartamenti) di una casa vacanze e si è verificato un allagamento dell'appartamento. Il proprietario dell'appartamento adiacente avvisato dall'amministratore ha preso visione dopo due mesi trovando danni di muffa diffusa dovuta al ristagno dell'acqua infiltrata anche nel suo appartamento. Quali le responsabilità?

Egregio Signore buongiorno. La questione di cui parla certamente involge problematiche di natura tecnica che necessitano di un più approfondito esame anche mediante un preliminare sopralluogo presso l'immobile. Laddove ritenga ed abbia effettivo bisogno di un consulto che possa fornirLe adeguata risposta, mi contatti pure in privato tramite i recapiti presenti su questa stessa piattaforma cliccando sul proprio profilo personale. Cordiali saluti. Avv. Giampaolo Catricala' - Catanzaro

Sono in affitto in un appartamento da tredici e mezzo anni, ho sempre pagato ľ affitto, da qualche mese il proprietario non risponde alle telefonate e ai messaggi, dopo qualche anno che abitavo il proprietario mi chiese di intestarsi a suo nome ľ acqua delľ appartamento, ho supposto una agevolazione fiscale per la sua piccola azienda, mi consegnava la fattura delľ acqua e io pagavo, poi da circa cinque anni ha smesso di recapitare le fatture delľ acqua, chiedevo spiegazioni e il proprietario rispondeva : tra qualche giorno ti porto la fattura, stanca ho lasciato perdere fino alľ inizio del 2019 sono andata al comune mi hanno detto che da due anni non paga le fatture, la domanda è si lascio alľ appartamento il proprietario può farmi causa e fingere che non mai voluto pagare la fattura delľ acqua

Gentile Utente, per meglio analizzare la questione sarebbe opportuno esaminare il contenuto del contratto di locazione. In genere le spese relative alla fornitura di acqua sono a carico del conduttore, salvo che sia diversamente previsto nel contratto. Dunque il proprietario potrebbe anche richiederLe gli importi arretrati, ovviamente con esclusione di eventuali sanzioni o interessi che dovranno rimanere a Suo esclusivo carico. Resto a disposizione per eventuali approfondimenti ai recapiti indicati nel mio profilo. Cordiali saluti. Avv. Federica Rossi

Gent. mo avvocato, sto pagando al mio ex marito le ingenti spese di una causa, dopo averne concordato la rateizzazione. Poichè siamo comproprietari di un immobile disabitato circondato da un terreno e l'erba, ormai molto alta, deve essere sfalciata per evitare il rischio d'incendio, poichè questa operazione è stata anche richiesta verbalmente da un confinante della casa ed il mio ex marito non intende compartecipare alle spese, posso trattenere la sua metà dall'ultima rata che andrò a pagare per saldare le spese della causa?. Spero di essere stata chiara. La ringrazio e La saluto

Gentile Utente, sicuramente è possibile agire giudizialmente per ottenere la parte di spesa che sarebbe a carico di Suo marito. Tuttavia è sconsigliabile trattenerle dal pagamento delle spese di causa che dovrà effettuare. La strada corretta sarebbe quella di agire autonomamente, in via prima stragiudiziale e poi eventualmente giudiziale, per il recupero delle spese relative allo sfalcio d'erba. Ad ogni modo, sarebbe innanzitutto opportuno approfondire la questione anche valutando il contenuto dei Vostri accordi di separazione. Qualora lo ritenesse, potrà contattarmi ai recapiti indicati nel mio profilo per una consulenza più approfondita. Cordiali saluti. Avv. Federica Rossi

Buongiorno,avrei bisogno di un parere su come agire nei confronti di un muratore e dell'impresa edile che ha prestato a lui nome e documenti per aprire la pratica di ristrutturazione.Ho conosciuto il muratore tramite internet,che dopo aver fatto un sopralluogo nell'abitazione,si è offerto per ristrutturarmi la casa, dicendomi che lui è un dipendente e si sarebbe messo in aspettativa per farmi i lavori,e avrebbe chiesto ad un suo conoscente titolare di impresa edile(ovviamente dietro compenso), di firmare i documenti necessari per aprire la pretica in comune di inizio lavori.Dopo qualche giorno mi manda il preventivo dell'impresa edile che ammonta ad €35000,il 26/04/2021 accetto e firmiamo, mentre l'impresa solo con il timbro.Per iniziare i lavori il muratore ha voluto €10000 di acconto,che gli ho dato firmandomi una ricevuta,si è presentato in cantiere il primo giorno con due manovali,dal giorno dopo ha cominciato a non venire,mentre i due manovali si,portando avanti le varie demolizioni,il muratore si presentava in cantiere con il camioncino prestato dall'impresa edile,solo quando c'erano da portare via macerie o portare del materiale.Nel frattempo ha voluto un altro acconto di €11000,con la scusa di dover pagare in anticipo materiali e altri artigiani che sarebbero venuti per completare la ristrutturazione, i rimanenti €14000 da dare al saldo. Per concludere i lavori ad oggi fatti da i due manovali e dal sottoscritto,sono al 10 per cento,voleva altri acconti che ovviamente non gli ho dato,si è preso parte dei suoi attrezzi ed ha abbandonato il cantiere,dicendomi che avrebbe dato indietro €16000,come risarcimento danni,ma come immaginavo non si è più fatto sentire. Questo è tutto,se gentilmente si può avere un consiglio sul come prcedere,grazie. Distinti saluti

Egregio sig. Per poterle fornire un parere esaustivo è necessario visionare la documentazione tutta in suo possesso. In ogni caso, senza ritardo, deve inviare per il tramite di un legale una diffida sia al singolo che all'impresa edile. L'invio deve avvenire a stretto giro, in quanto, per la mia esperienza, più tempo passa più vi è il rischio che il recupero delle somme diventi complesso. Il mio studio si trova a Vanzago (MI), non lontano dalla Sua abitazione. Se ha piacere, posso fissarle un incontro nel corso del quale concordemente decideremo il contenuto della diffida da inviare alle controparti. Può reperire il mio indirizzo e-mail per la fissazione di un incontro sul mio sito internet (basta che digiti il mio nominativo su google). Resto a Sua disposizione e la saluto cordialmente. Avv. Stefania Panzitta, Vanzago (MI)

Consulenze legali su Responsabilità civile, professionale e assicurazioni - Pag.47

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