Salve, purtroppo di recente è venuto a mancare mio padre, cercando informazioni in rete non ho trovato chiarimenti espliciti sui casi di tacita accettazione dell'eredità. L'unico lascito che ricevo da mio padre è un conto in banca con un fido scoperto quindi vorrei capire se e come rinunciare a questa eredità. Ho fatto la voltura delle utenze a suo nome pagando le ultime fatture intestate a lui e ora ho ricevuto un rimborso da parte di Enel che potrei volturare a mio nome, questa operazione farebbe di me un tacito erede?. Ho sbagliato pagando le bollette ancora a suo nome?. Ho ancora la possibilità di rinunciare all'eredità e se si come devo procedere in tribunale?

Gentilissimo. Al fine di poterle rispondere correttamente è opportuno approdondire la Sua richista, Secondo l’art. 480 cod. civ., il diritto di accettare - e quindi di rinunciare - l'eredità si prescrive (cioè può essere esercitato) in dieci anni dal giorno della morte del defunto. In caso di accertamento giudiziale dello stato di figlio, tuttavia, il termine decennale inizia a decorrere dal passaggio in giudicato della relativa sentenza (art. 480, 2° comma, cod. civ.). Il termine di 10 anni può tuttavia essere abbreviato: chiunque vi ha interesse (ad esempio, un creditore personale del chiamato) può chiedere al Tribunale del luogo ove si aperta la successione che sia fissato un termine entro il quale il chiamato dichiari se accetta o rinunzia all'eredità (azione c.d. “interrogatoria”). Trascorso questo termine senza che abbia fatto la dichiarazione, il chiamato perde il diritto di accettare/rinunciare l’eredità (art. 481 cod. civ.). Per eventuali informazioni può contattarmi ai recapiti presenti sul mio profilo al fine di poter concordare una call e/o richiedere una consulenza a mio nome tramite il portale. Cordiali Saluti. Prof. Avv. Domenico Lamanna Di Salvo

Buongiorno, avrei bisogno di una informazione importante. Mio marito ha ereditato dal papa' (unico erede in quanto e' figlio unico e la mamma e' morta anni fa) un appartamento in cui mio suocero viveva negli ultimi anni con la badante , che aveva residenza li'. Ora dobbiamo mettere in vendita al piu' presto, per problemi economici, l'appartamento; ovviamente , dato che il contratto con la badante, e' cessato per decesso, la badante e' andata via di casa e avrebbe trovato un altro lavoro (probabilmente in nero); lei pero' non vuole rinunciare alla residenza nell'appartamento di mio suocero, fintanto che non trova di meglio, avrebbe addirittura l'idea di ritornare in Ucraina. La mia domanda e' questa, avremo dei problemi se la residenza della badante rimane li fintanto che il comune (a cui ho scritto ed e' stato molto vago nel rispondere) non verifichi la cancellazione effettiva della residenza? possiamo vendere ugualmente casa?

Buongiorno, detta così sembrerebbe abbastanza semplice perché è sufficiente andare al comune e chiedere la cancellazione, richiesta che si dovrebbe effettuare anche a mezzo PEC oppure lettera raccomandata. Occorre però per scrupolo valutare se sia stato stipulato un contratto che magari prevedono obbligazioni propter REM o altre cose che piacciono agli avvocati ma è che escludo suo suocero abbia posto in essere punto insomma, detta in altra maniera, bisogna osservare analizzare tutta la documentazione e solo sulla base di un esame approfondito della stessa si può dare un parere ineccepibile senza che un domani lei possa dire che l'avvocato mi aveva detto questo e mi aveva detto quell'altro. L'avvocato risponde sulla base delle informazioni che gli vengono fornite, Se sono poche fornisce poche informazioni, se sono tante Ne fornisce tante

Sono separata consensualmente con 2 figli a carico con casa di mia proprietà prima del matrimonio. Muore mio padre ed eredito io (il mio ex marito nn dovrebbe ereditare nulla giusto?). Successivamente muoio anchio prima di fare il divorzio. 1 caso) Cosa eredita il mio ex marito in separazione consensuale. 2 caso) Cosa eredita nel caso fosse divorziato con me?. Cordiali saluti

Gentilissima Signora. La Sua richiesta merita un accurato approfondimento, pertanto è opportuno visionare la documentazione in Suo possesso e valutare eventuali problematiche che potrebbero derivare. Eventualmente, è possibile escludere Suo marito dall'eredità. Per un approfondimento, La invito a richiedere una consulenza a mio nome tramite il portale e/o contattarmi ai recapiti presenti sul mio profilo. Cordiali Saluti. Prof. Avv. Domenico Lamanna Di Salvo. MATRIMONIALISTA - DIVORZISTA. MILANO - BARI

Buongiorno, un soggetto che ha firma su un conto di un soggetto defunto può appropriarsi del denaro depositato girandosi un bonifico sul proprio conto il giorno del decesso ? Inoltre siamo in procinto di vendere l'appartamento del defunto e la mia domanda é possiamo dopo il rogito della casa intraprendere un percorso legale verso questo soggetto che si é appropriato del denaro ?. Spero di essere stata concisa ma allo stesso tempo esaustiva. Resto in attesa di un vostro gentile riscontro

Gentile Signora. Premesso che la questione andrebbe approfondita, se il il soggetto in questione è cointestatario del conto corrente, metà del conto si presume diviso in parti uguali. Se necessita, anche solo di una consulenza, mi può contattare senza impegno ai recapiti indicati nel mio profilo. Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo. Torino - Milano

Buongiorno. Possiedo due quote di una casa molto grande, ereditata da mio padre, insieme a tantissimi miei cugini (nel caso di alcune famiglie, alcuni dei cugini sono morti e quindi la quota è passata ai figli). Giusto per farvi capire quanti siamo a possedere questa casa, che è tutta da rifare, piuttosto scomoda e in un paesino sperduto che non ha nessuna attrattiva. Ovviamente trovare un accordo sembra impossibile, a causa di vecchi rancori familiari. Io sarei disposto a cedere le mie quote (ne ho due perché una l'ho comprata da mio fratello) anche gratuitamente (uno dei cugini sarebbe interessato), ma non tutti sono disposti a darla via gratis e, ovviamente, trovare un acquirente non è facile (ci stiamo provando da tempo, ovviamente tramite agenzia, senza risultati). Siccome mi sono stufato, vorrei togliermi da questo inghippo: purtroppo il cugino interessato a prenderla, la vorrebbe tutta (dunque non è interessato a prendere solo le mie due quote, ma vorrebbe anche quelle degli altri che su questo punto sono inamovibili). Cosa posso fare per liberarmi di questa casa? Ho pensato alla donazione, ma non so se è fattibile... Grazie mille!

Scioglimento della comunione e pagamento della quota in suo favore da parte degli altri comproprietari. Avvocato Antonello Viola mi contatti appena può

Salve, il mio problema è questo: una particella di terreno appartenente alla mia bisnonna, avuta in eredita,e poi gestita da mio nonno ma senza effettuare una successione ma pagando le tasse erariali, è stata via via nel tempo occupata da due persone, dallo storico emerge che fino il 1974 era unica proprietaria la mia bisnonna, dopo di cio emerge che questa particella è condivisa per 3/4 dalla bisnonna e per 1/4 da una persona x, ma non è specificato come e con quale titolo questo sia entrato di 1/4 e senza che qualcuno l'abbia venduta o ceduta a qualsiasi titolo, dopo di questo, e dopo circa dieci anni, dallo storico emerge un altra modifica, che questa particella risulta intestata ad un titolare anonimo,che dovrebbe essere la mia bisnonna, e la persona x, nel 2018 la particella viene frazionata senza che io venga informato e le due particelle nate risultano intestate, una particella a questo signore x, e la seconda particella alla mia bisnonna ed un altro signore y senza specificare con quale titolo questa persona ci sia entrato

Gentile Utente. Premesso che non è possibile fornirLe una risposta senza approfondire e visionare la documentazione in Suo possesso, Le consiglio di rintracciare vivamente tutti gli eredi ( oltre al Signore X e Y ad oggi senza alcun titolo come da Lei specificato), e successivamente, qualora fosse necessario, intentare eventuali azioni di tutela. Per ulteriori informazioni può richiedere una consulenza a mio nome tramite il portale e/o contattarmi ai recapiti presenti sul mio profilo. Cordiali Saluti. Prof. AVV. DOMENICO LAMANNA DI SALVO. MATRIMONIALISTA - DIVORZISTA

Seguo una pratica di successione per conto dei miei genitori, dove mia madre è venuta a mancare e aveva insieme a mio padre un conto. mi vuole obbligare a fare la pratica di denuncia di successione all'agenzia dell'entrate quando sussistono i tre requisiti necessari per l'esonero dalla presentazione della domanda. Ho mandato alla banca la dichiarazione di esonero dall'obbligo della denuncia di successione, ma senza dare chiarimenti dice di presentare la domanda e fornire copia. Volevo capire se c'è un margine di manovra per far rispettare il nostro diritto Grazie

Buongiorno, il quesito non è proprio del tutto chiaro. Lei segue la pratica di successione per conto dei suoi genitori anche dal punto di vista formale, o sia con una procura oppure così a livello informale?. Forse la cosa migliore è inviare una sorta di interfaccia come l'istituto bancario al fine di risolvere la situazione in quanto anche quest'ultimo necessità di dati formali

Salve, mio padre è deceduto nel 2019 a Febbraio, e ci ha lasciato tutto senza nessuna attestazione a noi due figli, (figlia Marialuisa e io figlio Giancarlo) ora mi ritrovo in una situazione che purtroppo mia sorella non vuole pagare il geometra la somma pattuita per la successione dei beni, a noi calcolati divisa a tutti e due. Io avrei la possibilità solo di pagare la mia parte spettante al geometra, ma lei dice non può, poi però ho scoperto che si sta comprando una cucina nuova. Ma lei continua ad ammettere che non ha i soldi per il geometra, naturalmente la sua parte spettante. Io ora vorrei sapere se posso fare qualcosa per farla indurre a pagare la sua parte di somma dovuta da dare al geometra. Perché io i soldi li ho, ma lei dice sempre che non ne ha, come posso fare? Grazie mille per la disponibilità

Gentile Sig. Giancarlo. Sua sorella in quanto erede legittima e non avendo rinunciato all'eredità è tenuta a pagare la sua parte. Provveda ad inviarLe, tramite un avvocato di Sua fiducia, una comunicazione formale di diffida. Se necessita, anche solo di una consulenza, mi può contattare senza impegno ai recapiti indicati nel mio profilo. Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo. Torino - Milano

Spese legali divorzio pagate interamente da un coniuge. Salve, per venire incontro al mio ex coniuge vorrei accollarmi la sua parte delle spese parcella avvocato per la pratica di divorzio con formula di negoziazione assistita. Vorrei fare figurare questo aiuto come una donazione indiretta al fini di esonerare il mio ex coniuge dal pagamento delle imposte di donazione. quindi pensavo di fare un bonifico a favore del mio ex con causale donazione per spese divorzio e la fattura dell'avvocato intestata a lui per la sua parte di spese.Può essere possibile questa modalità sia dal punto fiscale che legale?

Gentile Utente, se avete divorziato con la procedura di negoziazione assistita - e intende pagare Lei entrambi gli Avvocati, può farlo serenamente in virtù della solidarietà professionale ex art. 68 Legge professionale (entrambe le parti dell'accordo sono obbligate al pagamento degli Avvocati). Se non è stato ancora redatto il verbale di accordo - potete prevederlo direttamente nel verbale di negoziazione assistita che le spese legali restano a Suo carico. Oppure si può anche sottoscrivere una scrittura privata di accollo con la quale si accolla il debito del Suo ex marito. Tra l'altro un bonifico sul conto corrente del Suo ex marito non è donazione indiretta, ma una donazione diretta, che se è di "modico valore" può essere fatta senza alcuna formalità (senza atto pubblico). Resto a disposizione nel caso necessita di una consulenza più approfondita tramite il mio profilo. Cordiali saluti. Avv. Antonino Ercolano

Consulenze legali su Successioni, eredità e donazioni - Pag.33

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