Da anni vivo condivido l' edificio in cui vivo con una fabbrica che si è sviluppata sempre di più, ogni giorno il rumore da loro provocato è diventato intollerabile, anche i vicini condividono questo pensiero, il rumore è provocato per lo più da camion e macchinari industriali e si presenta casualmente nell' arco della giornata, può durare da pochi secondi ad alcune decine di minuti anche nelle cosidette "ore di silenzio". Non so cosa fare ne a chi rivolgermi, stanno diventando un problema non solo per me, ma anche per quasi tutto il vicinato (oltre a me le 3 case circostanti hanno problemi simili)

Gentile Utente. Può agire legalmente inviando una diffida, qualora fosse necessario può anche denunciare. Ovviamente la Sua richiesta va approfondita. Per ulteriori informazioni può richiedere una consulenza tramite i recapiti presenti sul mio profilo. Cordiali Saluti. Prof. Avv. Domenico Lamanna Di Salvo

Gent. Avv. Sto ospitando una minore in Toscana che dovra’ essere adottata dallo zio che abita a Milano. I due non si vedono da molti anni e dopo il 15 febb doveva fare una prima visita per poi ( spero!!) portarla a Milano. Se adesso cj sara’ una nuova chiusura la cosa si posticipa ancora e io non posso piu’ tenerl per motivi miei familiari e di salute di mia figlia. Quali sono i casi in cui lo zio e compagno possono venire in Toscana muniti di autocertificazione? Grazie !!

È triste constatarlo, ma nella ormai perdurante emergenza casi come questo non trovano una disciplina attenta né tantomeno generalizzata e restano affidati alle valutazioni del momento. Mi sento di dare pochi consigli: 1) verificare normative locali (in primis ordinanze regionali); 2) contattare le forze dell’ordine locali (la risposta in genere è “non sappiamo niente”, ma val la pena tentare; 3) chiedere ai soggetti coinvolti (assistenti sociali, tribunale, anche con aiuto di eventuali associazioni specializzate) una dichiarazione o invito a presentarsi per chi viaggia - es.: i testimoni citati per processi possono viaggiare - se c'è un documento ufficiale si è quasi del tutto tranquilli. Ulteriori valutazioni vanno fatte in dettaglio in base alla situazione nello specifico caso

Salve. Mia madre ricevuto un decreto ingiuntivo da un giudice di pace di circa 3500 euro(2900 di debito per carta credito revolving +spese legali). Peciso che mia madre riceve mensilmente ca 500 euro nette di pensione(ha gia' una cessione del v in corso di 132 euro) nn ha proprieta' ed e' in affitto con me, attualmente disoccupato. Come possiamo gestire al meglio la situazione?. Grazie. Cordiali saluti

Buonasera. Può decidere di conferire il mandato ad un legale per il patrocinio davanti al giudice, e contestare la richiesta di ingiunzione, oppure accordarsi per un saldo a rate periodiche

Buongiorno, vorrei un'informazione sulla probabilità che il mio fidanzato riesce a togliersi l'ADS. I suoi genitori 4 anni fa gli fecero una denuncia perchè lui (aveva 22 anni) scappò con una 50enne e pensavano fosse anche un nullafacente. Solo che i suoi genitori hanno fatto di tutto per mettergli l'ADS per 5 anni e ora sono pentiti ma il problema che suo padre non fa nulla per aiutarlo, ha appena saputo che forse avrà l'amministratore di sostegno a tempo indeterminato e sinceramente non vogliamo perchè la situazione è decisamente migliorata e ha un budget davvero molto limitato a quello che prende in bustapaga. Ora lui deve rifare il percorso dal CPS perchè l'unica speranza sembra quella e quando lo fece l'anno scorso era andato metà male e metà bene. Ora vorrei chiedere un consiglio, cosa può fare per toglierlo? Il suo avvocato non gli dice molto. Da premettere che ora il mio fidanzato sta lavorando e sta per avere un contratto indeterminato

L'istanza di revoca per escludere l'amministrazione di sostegno è un'opzione, ma occorre considerare che un miglioramento temporaneo delle condizioni non è sufficiente per maturare una decisione e potrebbe essere una situazione ancora troppo fragile per dimostrare progressi stabili. Oltretutto tenendo conto che c'è ancora un percorso impegnativo in fase di svolgimento. Suggerirei di valutare, con l’assistenza di un Avvocato esperto in materia (famiglia, tutele e amministrazioni di sostegno), un'istanza (in via principale o in subordine alla domanda di revoca) per la modifica dei poteri dell'amministratore, ampliando l'autonomia dell'amministrato. L'amministratore di sostegno è prima di tutto un importante aiuto, di cui può esserci per il momento ancora bisogno, e non è necessariamente una costrizione né tantomeno una punizione. Inoltre si può valutare la sostituzione dell'amministratore di sostegno con una persona diversa da quella attuale se più adatta. Cordiali saluti

Buongiorno. L'8 ottobre 1993 decedeva nostra madre lasciando eredi senza testamento coniuge e 4 figli, (Claudio, Alessandro, Mariagrazia e Leila) Il coniuge rinunciava all'eredità in nostro favore. Il 20 settembre 2007 decedeva nostro fratello Alessandro, e la coniuge rinunziava all'eredità per sè e per i due figli minori. La parte di debiti e crediti di Alessandro passava a noi tre fratelli o anche al padre?. Il 21/3/2019 decedeva nostro padre, senza lasciare dichiarazihe testamentaria. Quesiti. La rinuncia a suo tempo presentata dalla coniuge di nostro fratello è valida solo per debiti e crediti esistenti al momento del decesso?. Chi sono ad oggi gli eredi di nostro padre?. Preciso che al momento, essendo venuti a conoscenza della rinuncia della coniuge di nostro fratello da poco tempo, non abbiamo presentato domanda di successione nè per nostro fratello nè per nostro padre, ma le stiamo allestendo in questi giorni

Gentile Utente. Si può rinunciare all'eredità anche in presenza di debiti al fine di evitare eventuali pignoramenti. Per ulteriori dettagli è opportuno visionare la documentazione in Vostro possesso, qualora volesse può contattarmi ai recapiti preseni sul mio profilo. Cordiali Saluti. Prof. Avv. Domenico Lamanna Di Salvo

Perché a parità di condizioni i nipoti minori non sono paragonati ai figli minori e come quest'ultimi tutelati?. Perché se un nonno accoglie nella casa di sua proprietà il figlio, la nuora e i nipoti minori, allo stesso tempo può richiederne la liberazione quando vuole? Non si va in contrasto con il principio stesso per cui ... Art. 337sexies "Il godimento della casa familiare è attribuito tenendo prioritariamente conto dell'interesse dei figli minori"?. Figli minori o nipoti minori, non sono comunque e sempre bambini, minori? La sostanza della questione su cui si fonda un principio, non è la stessa in entrambi i casi?. E' orientamento della Corte di Cassazione che: "solo le limitazioni al diritto di proprietà derivanti dall’esigenza di tutelare il diritto alla conservazione dell’habitat familiare costituiscono espressioni della funzione sociale della proprietà, così come sancita dall’art. 42 della Costituzione” da cui risulta chiaro come l’unico caso in cui ci possa essere una limitazione della proprietà sia quello volto alla tutela della prole!". Com'è possibile che lo stesso elemento su cui si fonda la nascita di una legge, lasci alla forma, il diritto di valere oppure meno?

Gentile Utente. Si tutelano solo i figli i minori. Per una consulenza approfondita ,La invito a contattarmi tramite i recapiti presenti sul mio profilo. Cordiali Saluti. Prof. Avv. Domenico Lamanna Di Salvo

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