Il 9-6-2021 ho presentato domanda di "Riscatto per costituzione di rendita vitalizia riversibile di contributi omessi o caduti in prescrizione (art. 13 legge 12 agosto 1962, n. 1338)" per 1 settimana in cui non mi sono stati versati i contributi. ---------------------. Il 15-10-2021 ho presentato altra domanda di "Riscatto per costituzione di rendita vitalizia riversibile di contributi omessi o caduti in prescrizione (art. 13 legge 12 agosto 1962, n. 1338)" per 1 settimana in cui non mi sono stati versati i contributi. ---------------------. LE 2 PRATICHE NON PROSEGUONO. ---------------------. L'INPS mi risponde cosi: Buongiorno, nei giorni scorsi per tale tipologie di riscatto sono pervenute indicazioni dalla Direzione Regionale Lombardia Inps. A seguito di ulteriori chiarimenti è stato però precisato che, in via prudenziale, le domande di rendita vitalizia che sarebbero prescritte sono sospese in attesa di ulteriori approfondimenti con l'avvocatura dell'Istituto e degli esiti di un puntuale monitoraggio della giurisprudenza. Qualora l’interessato ritenga di non poter attendere i cennati approfondimenti, si fa comunque presente che, in base all'art.7 della legge n.533/1973, decorsi 120 giorni dalla presentazione della domanda senza che l'Istituto si sia pronunciato può proporre ricorso amministrativo, propedeutico all'attivazione della successiva fase di contenzioso. ------------------. AVENDO LAVORATO QUESTE 2 SETTIMANE (SONO STATE RICONOSCIUTE) COSA DEVO FARE PER FARE PER OTTENERE IL RICONOSCIMENTO DA PARTE DELL'INPS DI QUESTI PERIODI. Premetto che con 1 settimana riconosciuta il sistema di calcolo della pensione cambia, poichè al 31-12-1995 avrei 18 anni contributivi

Buongiorno. I presupposti per agire nei confronti dell'Inps ci sono. Provveda ad inviare formale comunicazione di diffida, salvo agire in giudizio. Se necessita, anche solo di una consulenza, mi può contattare ai recapiti indicati nel mio profilo. Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo. Torino - Milano

Buongiorno, sono un agente in Attività finanziaria con mandato diretto Banca dal 2016 con Agenzia su provincia di Livorno di credito al consumo. Purtroppo in questi giorni mi e' stato comunicato un sgradevole notizia, ovvero che una filiale della Banca verrà trasformata in una Filiale che gestirà esattamente i prodotti che prima erano solo di nostra competenza, rispetto ai prodotti tradizionali che le filiali effettuano principalmente di raccolta e non di erogazione. Ma il bello è che questa filiale trasformata risulta troppo vicina alla mia Agenzia e quindi mi stanno obbligando a spostarmi dalla parte opposta della città. Questo può essere fatto, è regolare che tutti i miei clienti verranno gestiti quindi regalati alla filiale nuova vista la vicinanza? posso contestare e fare valere la mia anzianità di presenza prima di loro ? posso chiedere la revoca del mandato con il calcolo di indennità di fine rapporto ?. In attesa. Cordialità

Buonasera. Per poterLe dare un parere la questione andrebbe approfondita. Se necessita, anche solo di una consulenza, mi può contattare ai recapiti indicati nel mio profilo. Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo. Torino - Milano

Buongiorno, vorrei un'informazione. Ho firmato un contratto di edizione in cui è scritto "L’Autore cede all’Editore il diritto esclusivo di pubblicare per la stampa in ogni forma di edizione, per tutta la durata prevista dalla vigente legge sul diritto d’autore, la prima edizione dell’opera". Se volessi pubblicare una nuova edizione dello stesso libro con un'altro editorie potrei farlo oppure violerei il contratto?

Buonasera. La questione andrebbe approfondita visionando il contratto di edizione. Si rimane a completa disposizione per ogni necessità. Cordialmente. Avv. Francesco Magnosi

Buonsera, giovedì 16 dicembre ho ricevuto un sms da parte del Banco BPM (in realtà non erano loro) dove c'era scritto che la carta era limitata per mancata verifica della sicurezza web e un link per riattivarla, ho cliccato e mi sono ritrovata nella app della banca. Ho inserito solo il codice identificativo e dopo di che mi è apparsa una scritta che sarei stata contattata dalla banca perché la procedura non era andata a buon fine. Dopo qualche minuto ho ricevuto una chiamata dal numero +39 0286460598, in quel momento mi trovavo in ufficio davanti al pc, così ho inserito subito il numero in google e mi è uscito appartenesse a BMP di Milano, dunque ho risposto tranquilla. Si è presentata questa persona con nome e cognome, spiegandomi che avrei dovuto installare un'applicazione per poter utilizzare l'home banking, così mi ha fatto installare questa applicazione. Dopo di che mi ha salutata avvisandomi che avrei ricevuto un messaggio che diceva che entro 1-3 giorni avrei potuto tornare ad operare sul mio conto on-line. Difatti ho ricevuto anche questo messaggio. Il giorno 17 dicembre alle ore 16:00 ho ricevuto una mail da parte della banca che mi informava dell'esecuzione di un bonifico. . Non avendo autorizzato alcun bonifico ho subito provato a chiamare la banca ma gli uffici erano chiusi. Così ho chiamato il numero verde 800.024.024 per chiedere spiegazioni, i quali, dopo avergli raccontato l'accaduto, hanno bloccato la home banking e mi hanno spiegato che si tratta di una frode informatica e che avrebbe inviato la segnalazione all'ufficio frode. Tra l'altro proprio la signora mi ha confermato l'importo del bonifico di 23.380€ (tutto ciò presente sul cc). La persona del numero verde mi ha chiesto se ho fornito un numero OTP ma io non ho dato questo numero. Sono corsa dai carabinieri il venerdì stesso ma per la denuncia avevano bisogno dell'estratto conto del bonifico eseguito, così lunedì 20 dicembre sono stata in banca, mi sono fatta dare l'estratto conto con bonifico (i miei soldi sono finiti in un conto corrente postale a Napoli), sono andata dai carabinieri per la denuncia e poi sono ritornata in banca per il disconoscimento dell'operazione. La banca ha inviato il tutto all'ufficio frodi e mi faranno sapere loro tramite una mail l'esito. La mia domanda è....c'è qualcos'altro che posso fare oppure ho fatto tutto ciò che potevo?. Grazie mille dell'aiuto. Cordiali saluti

Gentilissima. Buonasera. Mi dispiace sinceramente per l'accaduto. Se vuole possiamo approfondire insieme la vicenda e potrò essere d'aiuto. Per ogni sua esigenza mi contatti pure ai miei recapiti. Cordialmente. Prof.Avv. Antonio Leggiero

Può una compagnia di riscossione crediti contattarti soltanto dopo 7 anni chiedendoti il pagamento di un credito acquistato nel 2015? Peraltro la prima compagnia cedente il credito che ci stanno chiedendo indietro adesso ha affidato non uno ma 2 prestiti nel giro di breve tempo alla stessa persona (è il primo il debito che ci stanno chiedendo di pagare) ad una pesona che non ha reddito e alcunché da pignorare? I prestiti sono entrambi di 5000 euro. Il secondo debito lo stiamo pagando dal 2017 dopo aver ricevuto una raccomandata simile che dichiara di aver acquistato il credito nel 2014 dalla prima banca

Buongiorno. Per poterLe rispondere adeguatamente è necessario approfondire la questione in quanti ci sono diversi aspetti da chiarire e valutare. Se necessita, anche solo di una consulenza, mi può contattare ai recapiti indicati nel mio profilo. Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo. Torino - Milano

Buongiorno Avvocato, siamo possessori di una casa in disuso con un ampia corte attraversata da un tubo gas/metano interrato che in passato andava servire sia l’abitazione in questione e che va tuttora a servire quella del vicino di casa. Il tubo se pur interrato passa adiacente all’intera facciata dell’immobile di nostra proprietà. Ad oggi siamo in procinto di demolire casa per poi ricostruirla ma ci troviamo bloccati in quanto il tubo in questione (passando radente alla casa) non ci permette di andare a scavare l’area di sedime delle fondamenta e quindi abbiamo fatto richiesta all’ente gestore di spostamento del tubo gas/metano dandogli comunque il permesso di passare all’interno della nostra corte a condizione di tenersi a distanza dall’area di cantiere. In quel caso la nuova tubazione andrebbe a servire solo la casa del vicino in quanto la nuova costruzione non avrebbe bisogno della fornitura di gas/metano in quanto dotata di pompa di calore. L’ente gestore per effettuare il lavoro ci ha chiesto una somma ingente e a questo punto ci siamo posti la domanda se effettivamente il costo dello spostamento dovremmo sostenerlo noi o se sia a carico loro, considerato anche il fatto che è una fornitura che neanche andiamo/andremo ad utilizzare, dopotutto mettiamo anche a disposizione la nostra corte…. questo non basta? Dobbiamo anche pagare lo spostamento per dare il loro servizio a una terza parte?. Inoltre, andando a fare alcuni sondaggi del terreno, ci siamo accorti che il tubo (posato nel 1966) attualmente si trova interrato a una profondità di circa 20 cm a discapito di quanto preveda la normativa vigente che se non erro impone una profondità non inferiore a 60 cm (mi corregga se sbaglio). Tutto ciò premesso le chiedo cosa possiamo fare per opporci a questa richiesta di pagamento ingiusta. Grazie

Buongiorno. Premesso che la questione andrebbe approfondita, l'art. 1065 c.c. stabilisce che una volta costituita la servitù, il suo esercizio deve avvenire con il minor aggravio possibile per l'immobile. Pertanto, se il proprietario dell'immobile intende effettuare innovazioni o nuove costruzioni sul proprio fondo ha diritto di chiedere all'ente gestore del gas metano lo spostamento dei tubi a sue esclusive spese. Se necessita, anche solo di una consulenza, mi può contattare ai recapiti indicati nel mio profilo. Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo. Torino - Milano

Buonasera e grazie mille a chi avrà 5 minuti del proprio tempo solo per leggere ciò che ho scritto. Sono una donna di 37 anni e sono in dolce attesa, stasera mio marito ha ricevuto una telefonata dalla caserma della nostra zona dove gli hanno chiesto di recarsi subito. Mio marito ed io siamo allibiti, qualcuno con il suo documento di identità avrebbe no anzi mi scuso ha fatto una truffa su un sito o un app di gioco facendosi poi bonificare la somma su un conto sempre intestato a mio marito. Noi veramente non sappiamo come comportarci, siamo distrutti. Ma come è possibile uscire da quest'incubo?

Gentilissima Signora. Buongiorno. Mi dispiace per l'accaduto. Stia calma, per il suo stato, che a tutto c'è rimedio. Se crede può contattarmi in privato e vedrà che potrò aiutarla nei limiti del consentito. Cordialmente. Prof.Avv. ANTONIO LEGGIERO NAPOLI

Consulenze legali di Diritto Civile - Pag.133

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