Buongiorno, sono un agente di commercio settore energia. Dopo 3 anni ho concluso il mio rapporto di lavoro con un’azienda del settore energia. Non ho mandato il preavviso e quindi ho ricevuto una fattura di 10500 euro come indennità di mancato preavviso che ho contestato tramite un avvocato perché l’importo non rispecchiava il reale dovuto. Infatti nelle fatture di pagamento avevo 700 euro di fissò i restanti erano erogati come premi. Nel frattempo ho iniziato un nuovo rapporto con una seconda azienda, con la quale ho chiuso i rapporti pacificamente dopo qualche mese. Sono stata contattata da una terza azienda che in realtà è controllata dalla prima la quale mi ha promesso una nota di credito di 10500 in cambio di una collaborazione con loro. Cosa che effettivamente è avvenuta. Tuttavia ora non voglio più lavorare per loro da contratto ho 6 mesi di prova entro i quali posso tranquillamente recedere senza andare in contro a sanzioni. I miei dubbi sono i seguenti. 1: la prima azienda può nuovamente emettermi la fattura per mancato preavviso?. 2: la prima società può chiedermi i danni per il non rispetto del patto di non concorrenza, anche se ho lavorato con una società da loro controllata?. 3: se chiudo il mandato nel periodo di prova con la terza società devo comunque rispettare il patto di non concorrenza?

Buongiorno. Per rispondere adeguatamente alle sue domande è necessario esaminare tutta la documentazione in suo possesso relativa ai rapporti di agenzia indicati ed avere ulteriori informazioni. Sono a disposizione per fornirle un parere formale in merito, mi occupo di diritto del lavoro, mi può contattare ai recapiti che trova sul mio profilo. Cordiali saluti. Avv. Valeria Pietra - Pavia

Buongiorno, Lavoro in in azienda metalmeccanica dal 2015. Con contratto di apprendistato che poi nel luglio 2018 si è trasformato in un contratto indeterminato. Ad oggi però, per motivi di migliorare la mia situazione lavorativa, vorrei cambiare lavoro. Volevo chiedere quanti sono i giorni di preavviso da dare al mio datore di lavoro una volta trovata una nuova sistemazione lavorativa. Grazie mille

Buongiorno. Premesso che per poterLe rispondere adeguatamente sarebbe necessario visionare il Suo contratto, dipende anche dal livello professionale che ricopre. Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo

Buongiorno, ho lavorato per 10 mesi in un ristorante con contratto da apprendista come aiuto cuoco e gli ultimi 5 mesi non mi hanno pagato. Ho iniziato a lavorare a maggio 2019, hanno smesso di pagarmi a ottobre e a febbraio 2020 mi sono licenziata. Ho ancora tutte le buste paga che non hanno pagato e il contratto. Ho aspettato fino ad ora perché ogni volta continuavano a farmi promesse e quindi ho evitato di prendere provvedimenti. Vorrei sapere se dopo 2 anni sarebbe possibile poter fare una denuncia?. Vi ringrazio

Buon giorno. Fa certamente ancora in tempo a intetare una vertenza di lavoro per recuperare le mensilità non corrisposte, e se non pagato anche il TFR, in quanto il suo credito per retribuzioni non corrisposte si prescrive in 5 anni. Il mio studio legale è a sua disposizione per una ulteriore consuenza orientativa. Può contattarmi ai recapiti indicati nel mio profilo. Saluti cordiali. Avv Filippo Bellinzoni

Buongiorno, Vorrei avere la vostra opinione sulla possibilità di un ricorso al Tar sulle nomine generate da un algoritmo per le supplenze di quest'anno scolastico. Durante la prima convocazione molti non hanno ricevuto nomine perché le sedi scelte non erano disponibili. Alla seconda convocazione il sistema ha continuato a nominare dall'ultimo della prima convocazione. In questa maniera persone con punteggi alti non hanno lavoro e persone in fondo alla graduatoria stanno lavorando. Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti. Cordialmente

Buongiorno. Avrei bisogno di maggiori informazioni a riguardo per valutare i margini concreti di questa possibile azione giudiziale. Mi contatti tranquillamente ai recapiti che trova sul mio profilo. Le auguro una buona giornata. Avv. Antonella Belvedere

Salve, vorrei gentilmente un consiglio :ho vinto una causa di lavoro, durata molti anni, e adesso il mio avvocato ha mandato la lettera di precetto, al mio debitore, è stata notificata ma non si è fatto presente nessuno. A questo punto si è fermato tutto. Non riesco a comprendere il perché visto che nella somma che dovrei percepire è compresa anche la parcella dell'avvocato,che lo stesso mi ha consigliato di mettere una agenzia a mie spese per fare delle verifiche,riguardo la situazione amministrativa del debitore. Io non capisco come funzionano queste cose, mi sembra strano che non ci sono altre strade da percorrere. So soltanto che non avrò il mio dovuto se non mi si presentano altre possibilità. Vorrei capire bene perché e come funziona quando c'è una sentenza di risarcimento e ci si ritrova poi davanti un muro e non si riesce a proseguire e a concludere definitivamente la pratica avendo ciò che mi aspetta. Ringrazio anticipatamente e aspetto una risposta

Buongiorno. Il suo avvocato le ha fornito indicazioni corrette. Il precetto è un atto prodromico ad una procedura di pignoramento ma, per evitare che un pignoramento possa andare a vuoto, è opportuno conoscere prima quali beni o somme ci sono concretamente da aggredire. In seguito al precetto quasi mai il debitore autonomamente paga, è quasi sempre necessario avviare procedura esecutiva. Rimango a disposizione per ulteriori chiarimenti e/o supporto legale. Mi contatti tranquillamente ai recapiti che trova sul mio profilo. Le auguro una buona giornata. Avv. Antonella Belvedere

Buongiorno, sono un militare dell’arma dei carabinieri con il grado di carabiniere in ferma volontaria di 4 anni. Tra un mesetto dovrei sostenere le viste per il servizio permanente in merito a ciò mi chiedevo se una volta ottenuta la posizione di servizio permanente fosse ancora possibile chiedere le dimissioni volontarie, la procedura e se devo rispettare alcun obbligo ?. Grazie anticipatemente

Buongiorno. Per risponderle adeguatamente è necessario esaminare la documentazione in suo possesso relativa al rapporto di lavoro. Sono a disposizione per fornirle un parere formale in merito,mi occupo di diritto del lavoro,mi può contattare ai recapiti che trova sul mio profilo. Cordiali saluti. Avv. Valeria Pietra - Pavia

Buongiorno. Ho firmato una lettera di assunzione in data 5 ottobre. Sulla lettera è chiaramente specificato che il mio contratto inizierà a partire dall’11 ottobre e nelle clausole è espressamente scritto che per 60gg ci sarà il periodo di prova entro il quale entrambe le parti possono recedere senza motivo o preavviso. Al momento ritengo di non voler continuare con questa azienda e vorrei annullare la lettera di assunzione. Avrò qualche penale? Grazie

Buongiorno. Per risponderle adeguatamente è necessario esaminare la documentazione in suo possesso ed avere ulteriori informazioni sulla situazione. Sono a disposizione per fornirle un parere formale in merito, mi occupo di diritto del lavoro, mi può contattare ai recapiti che trova sul mio profilo. Cordiali saluti. Avv. Valeria Pietra - Pavia

Buongiorno, nel caso in cui un dipendente si dimetta volontariamente (senza giusta causa perchè magari teme ripercussioni sulla carriera) dopo aver subito condotte volte ad indurlo alle dimissioni (molestie morali, ingiurie, minacce), può richiedere i danni all'azienda pur non avendo un certificato medico che attesti una patologia?. Le condotte sarebbero dimostrabili e/o deducibili, e nell'azienda ci sarebbero tante dimissioni volontarie nello stesso periodo, probabilmente quasi tutte indotte per ridurre il personale. Grazie

Buongiorno. Se ci sono prove (email, testimoni ecc...) che La hanno indotto a dimettersi ci sono i presupposti per richiedere ed ottenere un risarcimento del danno. Se necessita, anche solo di una consulenza, mi può contattare senza impegno ai recapiti indicati nel mio profilo. Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo

Pochi giorni prima del compimento dei 67 anni di età, ho ricevuto una telefonata dalla funzione personale della mia azienda (Enel) che preannunciava l'invio di una comunicazione (ricevuta il giorno lavorativo successivo al compleanno, con mail con protocollo elettronico interno) contenente il preavviso di 4 mesi per l'interruzione del rapporto di lavoro al 31.12.2021. Chiedo ragguagli in merito alla legittimità di questa decisione unilaterale, senza alcun precedente contatto in merito ad una eventuale programmazione concordata dell'uscita dal mondo del lavoro. Specifico di essere stato assunto il 02.03.1981, senza altri rapporti di lavoro antecedenti tale data. Tralascio la descrizione dei sentimenti di dolore, umiliazione ed impotenza suscitati da una notizia inattesa e repentina. In attesa di un Vostro cortese riscontro, porgo cordiali saluti

Buongiorno. Per fornirle adeguato parere è necessario esaminare la documentazione in suo possesso relativa al rapporto di lavoro, comunicazione compresa. Sono a disposizione per fornirle consulenza formale in merito, mi occupo di diritto del lavoro, mi può contattare ai recapiti che trova sul mio profilo. Cordiali saluti. Avv. Valeria Pietra - Pavia

Diritto del lavoro e previdenza: Consulenze legali su - Pag.45

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