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Come difendersi da una causa di lavoro?

Un lavoratore che abbia ricevuto una lettera di licenziamento improvvisa o non abbia ricevuto lo stipendio, come può difendersi nella relativa causa di lavoro?

causa di lavoro

Generalmente, la controversia o cosiddetta vertenza in materia di lavoro – che può sfociare in una vera e propria causa di lavoro – è il contrasto che nasce tra un lavoratore e un datore di lavoro in merito ad alcuni aspetti del loro rapporto, quando si presume che siano stati lesi diritti o aspettative previsti dalla legge e/o dalla contrattazione collettiva, e possono riguardare aspetti sia economici sia normativi.

Le cause di lavoro seguono regole parzialmente diverse da un comune processo civile; infatti, il relativo rito, si applica solo alle controversie che presuppongono l’esistenza di un rapporto di lavoro subordinato. [1] 

Vediamo quali sono i vari passaggi di una vertenza di lavoro.

Passaggi vertenza di lavoro

Le parti hanno, anzitutto, tre possibilità:

  1. promuovere un tentativo di conciliazione;
  2. adire direttamente il giudice del lavoro;
  3. proporre la vertenza di lavoro innanzi al collegio di conciliazione e arbitrato

Certamente l’ultima modalità si configura come la soluzione meno dispendiosa, in quanto i costi vengono potenzialmente dimezzati e si accorciamo i tempi di una normale causa di lavoro.

Ma proviamo ad esaminare più analiticamente le altre modalità.

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Cosa è il tentativo di conciliazione?

La legge [2] riconosce sia al lavoratore che al datore di lavoro la facoltà (e non più il dovere) di esperire un tentativo di conciliazione presso le Commissioni di conciliazione, istituite presso ciascuna Direzione provinciale del lavoro.

La richiesta di conciliazione, promovibile anche tramite l’associazione sindacale di appartenenza, deve essere sottoscritta dall’istante e presentata a mano o spedita con raccomandata con avviso di ricevimento (A/R).

La predetta richiesta di conciliazione deve contenere, a pena di nullità, i seguenti elementi:

1) Dati identificativi dell’istante e della controparte (nome, cognome, residenza);

2) Indicazione del luogo ove è sorto il rapporto di lavoro;

3) Indicazione del domicilio ove l’istante desidera ricevere le comunicazioni inerenti la procedura;

4) Esposizione dei fatti e delle ragioni che legittimano la richiesta.

causa di lavoro

Dopo che la richiesta di conciliazione sia stata presentata e notificata anche alla controparte, possiamo avere i seguenti esiti:

1. La controparte accetta: depositerà una memoria difensiva presso la Commissione di conciliazione, che fisserà la data per provvedere al  tentativo di conciliazione. 

Espletato il suddetto tentativo, si prospettano due scenari:

  • la conciliazione riesce: si redige il processo verbale, che potrà anche essere dichiarato esecutivo dal giudice con un decreto;
  • la conciliazione non riesce: la Commissione di conciliazione propone una bonaria risoluzione della controversia, che le parti possono anche non accettare.

2. La controparte non accetta: ci si potrà rivolgere all’autorità giudiziaria.

Come si svolge la causa del lavoro dinanzi al Tribunale?

Il giudice competente per le cause di lavoro è il cosiddetto tribunale del lavoro, cioè un’apposita sezione del tribunale ordinario che si occupa specificamente delle cause di lavoro, applicando le norme del processo del lavoro; nello specifico, sarà competente territorialmente quel tribunale del lavoro nella cui circoscrizione è sorto il rapporto di lavoro o si trovi l’azienda.

Come avviene l’introduzione del giudizio in una causa di lavoro?

La causa di lavoro si instaura con il deposito nella cancelleria del giudice del lavoro di un ricorso, che sostanzialmente deve contenere gli elementi specifici previsti dal codice di procedura civile [3], e cioè:

  • indicazione del giudice del lavoro;
  • dati identificativi del ricorrente;
  • oggetto della domanda;
  • esposizione dei fatti e delle ragioni su cui si fonda il ricorso;
  • indicazione dei mezzi di prova.

Dopo che il ricorso è depositato nella cancelleria del giudice del lavoro, la parte dovrà notificarlo alla controparte.

causa di lavoro

Come si svolge l’udienza di discussione della causa di lavoro?

Dopo il deposito del ricorso, il giudice del lavoro provvede a fissare l’udienza di discussione della causa di lavoro, che si snoda in tre fasi [4]:

  1. Fase preliminare: verifica della regolarità degli atti e del contraddittorio, interrogatorio libero delle parti ed espletamento del tentativo di conciliazione;
  2. Fase istruttoria: ammissione dei mezzi di prova e relativa assunzione degli stessi;
  3. Fase decisoria: conclusioni delle parti e sentenza.

I tempi delle cause di lavoro sono più celeri rispetto a quelli delle cause ordinarie. 

Come funziona la fase di appello della sentenza di lavoro?

Le sentenze emesse in primo grado sono provvisoriamente esecutive, ossia possono essere immediatamente utilizzate come titolo esecutivo per procedere ad un eventuale pignoramento, ma con una particolare differenza:

  • se è vittorioso il lavoratore: si potrà procedere all’esecuzione con la sola copia del dispositivo (ossia del cosiddetto P.Q.M., cioè la parte finale della sentenza dove il giudice dispone il suo provvedimento in concreto) e non si dovrà attendere il deposito della motivazione; in questo caso, l’esecuzione potrà essere sospesa dal giudice dell’appello solo se al datore di lavoro derivi un gravissimo danno;
  • se invece risulta vittorioso il datore di lavoro, si potrà procedere all’esecuzione ordinaria, che potrà di contro essere sospesa solo in presenza di gravi danni al lavoratore.

[1] art. 409 c.p.c.

[2] art. 410 c.p.c.

[3] art. 414 c.p.c.

[4] art. 420 c.p.c.

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FRANCESCO VALLONE
Avvocato civilista
Avvocato civilista, specializzato in particolare in diritto di famiglia, separazioni e divorzi, risarcimento danni per sinistri stradali, malasanità, diritti successori, diritti dei lavoratori, recupero crediti.
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