Entrate tributarie in crescita, aumenta anche il contributo dei professionisti: quanto ha incassato lo Stato nel 2025
Lo Stato italiano ha incassato un totale di 471,63 miliardi di euro in imposte da gennaio a ottobre 2025, registrando un aumento del +2% rispetto allo stesso periodo del 2024.
Secondo il bollettino ufficiale del Dipartimento delle Finanze, l’andamento delle entrate tributarie in Italia nel periodo gennaio-ottobre 2025 ha superato le performance dell’anno precedente. Complessivamente, lo Stato ha registrato un incasso pari a 471,63 miliardi di euro di imposte, segnando una crescita di 9,338 miliardi di euro, equivalente a un incremento del 2% su base annua. Questo aumento è trainato primariamente dalle imposte indirette (come l’IVA), sebbene l’andamento delle imposte dirette (IRPEF, IRES) mostri dinamiche eterogenee tra le diverse categorie di contribuenti.

Come sono cambiate IRPEF E IRES rispetto al 2024
Nei primi dieci mesi del 2025, il gettito aggregato derivante dall’Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche (IRPEF) e dall’Imposta sul Reddito delle Società (IRES) ha totalizzato 266.222 milioni di euro. L’incremento complessivo in questo settore è stato di 940 milioni di euro, pari a un modesto +0,4%.
Analizzando il solo gettito IRPEF, pari a 187.904 milioni di euro, si evidenzia una contrazione generale del -2,2%, corrispondente a 4.136 milioni di euro in meno rispetto al 2024.
Tale calo è il risultato di andamenti disomogenei:
- le ritenute sui redditi dei dipendenti del settore privato sono diminuite del -2,2%, attestandosi a 82.342 milioni di euro;
- le ritenute sui redditi dei dipendenti del settore pubblico sono scese dell’-1,5%, raggiungendo 76.739 milioni di euro.
In controtendenza, le ritenute sui redditi dei lavoratori autonomi (liberi professionisti) hanno registrato una crescita significativa del +5,4%, totalizzando 12.480 milioni di euro.
Per quanto concerne l’Imposta sul Reddito delle Società (IRES), l’ammontare incassato è stato di 33.372 milioni di euro, segnando una diminuzione di 1.205 milioni di euro, pari al -3,5%.
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Quanto è cresciuto il gettito IVA sugli scambi interni?
L’Imposta sul Valore Aggiunto (IVA) si conferma la principale fonte di entrata indiretta, con un gettito di 142,067 miliardi di euro (+3%). Le imposte indirette hanno rappresentato il motore principale della crescita, raggiungendo 203,626 miliardi di euro nel periodo in esame. L’incremento è stato di 8,004 miliardi di euro, equivalente a un aumento del +4,1% rispetto al 2024. Ecco il dettaglio relativo all’IVA.
| Tipologia IVA | Gettito in miliardi di euro | Aumento rispetto al 2025 | Tasso di crescita |
| Scambi Interni | 120,233 | +3,845 miliardi euro | +3,3% |
| Importazioni | 15,976 | +182 milioni euro | +1,2% |

Quali sono stati i risultati della lotta all’evasione fiscale?
L’azione di contrasto all’evasione fiscale da parte delle autorità, come ribadito dal Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF), ha prodotto risultati significativi nel corso del 2025. Le entrate aggiuntive derivanti dall’attività di lotta all’evasione sono state pari a 15,6 miliardi di euro. Questo dato è particolarmente rilevante per le finanze pubbliche e dimostra l’efficacia delle misure implementate per recuperare il gettito non riscosso.
L’andamento delle imposte regionali e locali
Le imposte di competenza locale presentano andamenti misti nei primi dieci mesi del 2025. In particolare:
- l’Imposta Regionale sulle Attività Produttive (IRAP) ha generato 21,398 miliardi di euro, registrando una diminuzione complessiva del -3,1% (pari a 677 milioni di euro in meno);
- il calo dell’IRAP è attribuibile principalmente ai versamenti dei soggetti privati, che mostrano una contrazione di 735 milioni di euro (-6,0%)24;
- i versamenti delle amministrazioni pubbliche, invece, sono aumentati di 58 milioni di euro (+0,6%);
- le imposte municipali sulla proprietà immobiliare hanno raggiunto un incasso totale di 9,940 miliardi di euro, con una variazione positiva, seppur minima, dello +0,3% (pari a un incremento di 27 milioni di euro).
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