Rimborso spese INAIL farmaci e viaggi per cure

Un tributo è una prestazione obbligatoria di tipo pecuniario a titolo definitivo, che può essere richiesta dallo Stato, da un ente pubblico o dalla Pubblica Amministrazione e che sorge in presenza del presupposto di un fatto.
Fanno parte dei tributi:
Analizziamo nel dettaglio di cosa si tratta al fine di individuare e comprendere le differenze tra le tre tipologie di tributo.
L’imposta è un’obbligazione pubblicistica indisponibile, a titolo definitivo, che è in genere di tipo pecuniario e può avere origine diretta o indiretta dalla legge – si parla, per l’appunto, di imposte dirette e indirette.
L’imposta viene applicata in relazione ai guadagni che vengono percepiti dai contribuenti: è applicata dallo Stato per fare in modo che i tutti i cittadini partecipino al finanziamento della spese pubblica destinata ai servizi indivisibili, quali la giustizia, l’ordine pubblico, la difesa.
L’imposta è dunque un tributo che ogni contribuente è tenuto a pagare per il semplice fatto che esista una spesa pubblica: l’IRPEF, ovvero l’imposta sul reddito delle persone fisiche, è una delle imposte più significative.
Ai sensi dell’art. 23 della Costituzione, in base al quale “nessuna prestazione personale o patrimoniale può essere imposta se non in base alla legge”, sarà lo Stato a decretare quali siano gli eventuali soggetti che non saranno tenuti a pagare una determinata imposta e a stabilire a quanto ammonterà la quota prevista per il singolo contribuente.
Oltre all’IRPEF, in dichiarazione dei redditi vengono pagate altre imposte, quali l’addizionale regionale e comunale o le imposte sostitutive, che sono quelle previste nel regime dei minimi o nel caso della cedolare secca.
Le persone giuridiche, invece, sono tenute a sostenere altre tipologie di imposte, tra le quali si annoverano:
Spesso quando ci si riferisce alle tasse si utilizza il termine imposte, o viceversa, ma i due tributi non sono affatto la stessa cosa. Le tasse, infatti, sono dei tributi che si pagano per un servizio pubblico divisibile, che può essere erogato dallo Stato, dalla Provincia o dalla Regione.
Il valore della tassa da pagare non potrà essere superiore al costo del servizio che è stato reso da un dato ente. Nel caso dei servizi riguardanti i bisogni essenziali o irrinunciabili della vita, come per esempio l’istruzione, si dovrà rispettare il canone della capacità contributiva.
Sono esempi di tasse:
Nell’ipotesi in cui non si dovesse ricevere il servizio per il quale la tassa è stata prevista, si avrebbe il diritto di non pagarla.
Oltre alle tasse, ci sono poi le tariffe, ovvero i corrispettivi che si devono pagare per ricevere un determinato servizio, come per esempio quelle relative a una fornitura di luce, gas o acqua.
Le tariffe non dipendono da una legge ma, grazie alla libera concorrenza, possono essere stabilite da singolo fornitore e scelte in base alla convenienze direttamente dal contribuente.
Quando si parla di contributi ci si riferisce a un prelievo coattivo di ricchezza, effettuato al fine di ottenere un beneficio individuale da opere o servizi.
I contributi hanno una natura che ricorda sia quella delle imposte, sia quella delle tasse: permettono di usufruire infatti di un vantaggio individuale, che potrà avere natura fiscale o previdenziale, e al contempo ne distribuiscono il costo a coloro che ne trarranno beneficio.
Imposte, tasse e contributi sono tre tipologie di tributi differenti: ecco in cosa consistono di preciso.
Le imposte sono dei tributi che i contribuenti sono tenuti a pagare in base al loro reddito al fine di finanziare la spese pubblica.
I tributi sono delle obbligazioni pecuniarie a titolo definitivo: scopri cosa cambia tra imposte e tasse.