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Se fa troppo caldo posso non lavorare?

I datori di lavoro hanno l'obbligo di proteggere i propri dipendenti dal caldo e di informarli sui rischi correlati. Cosa possono fare i lavoratori se la loro salute non viene tutelata dal troppo caldo? Scopriamolo.

troppo caldo posso non lavorare?

In un’epoca in cui le temperature estive raggiungono livelli record, la questione della tutela dei lavoratori dal caldo diventa sempre più rilevante. Le conseguenze tragiche delle alte temperature sul posto di lavoro non possono essere ignorate.

Le temperature elevate, infatti, possono avere effetti nocivi sulla salute dei lavoratori. Questi possono variare da semplici mal di testa e spossatezza, a colpi di calore che possono portare a gravi complicazioni. Inoltre, il caldo può influire negativamente sulla produttività e sulla sicurezza sul posto di lavoro, aumentando il rischio di incidenti dovuti a disattenzione o stanchezza.

Caldo e obblighi dei datori di lavoro

In questo contesto, i datori di lavoro hanno l’obbligo di tutelare i propri dipendenti dal caldo. Questo include la fornitura di acqua fresca, l’organizzazione di pause frequenti e la messa a disposizione di aree ombreggiate o climatizzate. Inoltre, è importante che i datori di lavoro informino i lavoratori sui rischi legati al caldo e sulle misure di prevenzione da adottare.

In particolare, si dovrà garantire la presenza di aria salubre, dotando gli ambienti di finestre e, laddove ciò non fosse possibile, installare degli impianti di aerazione – ovvero dei climatizzatori. Tutti gli accorgimenti adottati in un contesto lavorativo dovranno prevenire qualsiasi rischio di stress termico.

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Tra le misure da adottare, per esempio, potrebbe esserci quella di:

  • limitare le attività lavorative nelle ore più calde, quindi tra le 14 e le 17;
  • favorire un programma di turnazione che permetta ai lavoratori di alternarsi quando il caldo è insostenibile;
  • creare un ambiente di lavoro che non possa mettere in pericolo la salute del lavoratore.
lavoro rifiuto per troppo caldo
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Quali sono i casi in cui il dipendente può rifiutarsi di lavorare?

Alla luce di quanto detto fin qui, cosa può fare il lavoratore senza rischiare il licenziamento? Nella pratica, se il datore di lavoro non rispetta quelli che sono i suoi obblighi, il dipendente avrebbe il diritto a sospendere la sua attività lavorativa.

Questa affermazione è stata confermata dalla sentenza n. 6631 del 1° aprile 2015 della Corte di Cassazione, la quale ha riconosciuto il diritto del lavoratore di non andare al lavoro – senza perdere lo stipendio – nell’ipotesi in cui le temperature fossero troppo elevate – ma anche per il troppo freddo.

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Gregorio Gentile
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Appassionato di scrittura per il web e di diritti dei lavoratori, collabora con la redazione di deQuo per alimentare il suo desiderio di giustizia nel mondo.
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