Digital Services Act: cos’è la normativa sui servizi digitali
Il Digital Services Act nasce con l'obiettivo di creare uno spazio digitale più sicuro, in cui venga garantita la protezione dei diritti fondamentali degli utenti e condizioni di parità tra le imprese al fine di promuovere l'innovazione, la crescita e la competitività.
Il Digital Services Act è la normativa europea sui servizi digitali con la quale vengono disciplinati i servizi di intermediazione online che trasmettono o memorizzano le informazioni, quali motori di ricerca, hosting, social network, piattaforme online di diverso tipo.
Il regolamento mira a modernizzare ed estendere la Direttiva sul commercio elettronico 200/31/CE. È stato presentato in concomitanza al DMA, Digital Markets Act.
Il principale obiettivo è quello di prevenire le attività illegali e dannose che possono esserci sul web e la diffusione di notizie false. Si mira inoltre a garantire la sicurezza degli utenti, attraverso la protezione dei loro diritti fondamentali e di un ambiente equo e aperto per le piattaforme.
La normativa è in vigore dal 17 febbraio 2024 (la sua approvazione risale invece al 19 ottobre 2022), ma le norme sono state già applicate a partire dalla fine di agosto 2023 alle piattaforme digitali designate che hanno più di 45 milioni di utenti UE (il 10% della popolazione europea).
Sarà la Commissione europea, assieme alle autorità nazionali, a mettere in atto i punti della normativa e a verificare che la conformità delle piattaforme, oltre che a controllare il rispetto degli obblighi supplementari.
Digital Services Act: obiettivi
I consumatori e i loro diritti fondamentali vengono tutelati attraverso l’applicazione di norme ben precise e proporzionate alle attività online. Viene favorita la promozione dell’innovazione, la crescita e la competitività, oltre che l’ampliamento delle piattaforme di minori dimensioni, le start up, le PMI.
I soggetti sui quali si applica il regolamento sono i cittadini che si servono di servizi digitali, i fornitori di tali servizi, gli utenti commerciali e la società in generale. I cittadini potranno godere di maggiore tutela sotto diversi punti di vista, con la possibilità di:
- esercitare maggiormente le attività di scelta e controllo;
- usufruire anche di maggiori tutele per i minori online e una più bassa esposizione a contenuti illegali.
I fornitori di servizi digitali avranno una maggiore certezza giuridica e un insieme di norme valide in tutta l’Unione Europea. Nel complesso, il Digital Services Act si pone come un regolamento che consente di esercitare un maggiore controllo democratico e una vigilanza più elevata sulle piattaforme sistemiche, con la possibilità di ridurre rischi sistemici quali la disinformazione e la manipolazione.
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DSA: cosa cambia per le piattaforme?
Abbiamo detto che la nuova norma sui servizi digitali stabilisce delle regole per i servizi di intermediazione online utilizzati ogni giorno da milioni di cittadini europei. Gli obblighi previsti per i vari operatori online dipendono dal ruolo, le dimensioni e l’impatto che tali servizi hanno per gli utilizzatori.
Per esempio, le piattaforme online e i motori di ricerca che hanno grandi dimensioni comportano più rischi in merito alla diffusione di contenuti illegali, quindi possono provocare più danni alla società. Per questo motivo, sono state previste norme specifiche per le piattaforme che raggiungono più del 10% dei 450 milioni di consumatori europei.
Le nuove norme dovranno comunque essere rispettate da tutti gli intermediari online che operano nell’Unione europea, fermo restando che le imprese di piccole dimensioni e le microimprese avranno obblighi proporzionali alle loro dimensioni e capacità.
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Digital Services Act: quali sono gli obblighi per le piattaforme?
Prima del Digital Services Act, tutte le attività dei gatekeeper (dove con gatekeeper si intendono le piattaforme online di grandi dimensioni che esercitano una funzione di controllo dell’accesso) venivano regolamentate da norme risalenti all’economia prima del digitale, in modo spesso poco efficiente. Con la nuova norma, i gatekeeper conosceranno in anticipo quali sono gli obblighi da rispettare.
Tra le misure per prevenire la diffusione di contenuti illegali troviamo per esempio un meccanismo con il quale gli utenti possono segnalare questo genere di contenuti, che consente alle piattaforme di collaborare con i segnalatori attendibili.
Sono poi in vigore:
- nuovi obblighi in tema di tracciabilità degli utenti commerciali nei mercati online;
- maggiori garanzie per gli utenti che potranno contestare le decisione delle piattaforme sulla moderazione dei contenuti;
- più trasparenza, anche in relazione agli algoritmi utilizzati per i suggerimenti;
- l’obbligo di fornire ai ricercatori l’accesso ai dati delle piattaforme principali.
Per le piattaforme di grandi dimensioni, ovvero quelle che raggiungono più di 45 milioni di utenti, ci sarà anche l’obbligo di contrastare gli abusi dei loro sistemi attraverso misure basate sul rischio e su audit indipendenti.
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Tabella obblighi servizi di intermediazione e piattaforme online
Servizi di intermediazione (obblighi cumulativi) | Servizi di hosting (obblighi cumulativi) | Piattaforme online (obblighi cumulativi) | Piattaforme di grandi dimensioni (obblighi cumulativi) | |
Obblighi di trasparenza | ● | ● | ● | ● |
Requisiti relativi alle condizioni di servizio nel rispetto dei diritti fondamentali | ● | ● | ● | ● |
Collaborazione con le autorità nazionali a seguito di ordinanze | ● | ● | ● | ● |
Sportelli e, se necessario, rappresentanza legale | ● | ● | ● | ● |
Notifica e azione, obbligo di fornire informazioni agli utenti | ● | ● | ● | |
Denuncia dei reati | ● | ● | ● | |
Meccanismo di reclamo e ricorso, risoluzione extragiudiziale delle controversie | ● | ● | ||
Segnalatori attendibili | ● | ● | ||
Misure contro le segnalazioni e repliche abusive | ● | ● | ||
Obblighi speciali per i mercati, ad esempio controllo delle credenziali di fornitori terzi (principio “KYBC – know your business client”, ovvero “conosci il tuo cliente commerciale”), conformità fin dalla progettazione, controlli a campione | ● | ● | ||
Divieto di pubblicità mirata ai bambini e divieto di pubblicità basata su caratteristiche particolari degli utenti | ● | ● | ||
Trasparenza dei sistemi di suggerimento | ● | ● | ||
Trasparenza della pubblicità online rivolta agli utenti | ● | ● | ||
Obblighi in materia di gestione dei rischi e risposta alle crisi | ● | |||
Audit esterno e indipendente, funzione interna di controllo della conformità e responsabilità pubblica | ● | |||
Scelta dell’utente di non ricevere suggerimenti basati sulla profilatura | ● | |||
Condivisione dei dati con le autorità e i ricercatori | ● | |||
Codici di condotta | ● | |||
Collaborazione sul fronte della risposta alle emergenze | ● |
Una delle condizioni che vengono rafforzate con il DSA è quella relativa all’esenzione di responsabilità per gli intermediari online. Nei fatti, le piattaforme e gli altri intermediari non sono responsabili del comportamento illecito degli utenti, tranne nei casi in cui, pur essendo a conoscenza di atti illeciti, non provvedano alla loro eliminazione.
Scarica il testo completo del DSA
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DSA: cosa cambia per gli utenti
Il nuovo regolamento europeo sui servizi digitali permetterà di creare un ambiente online più sicuro per gli utenti, oggi minacciati da contenuti illeciti di diverso tipo, come l’incitamento all’odio, materiale pedopornogragico, contenuti terroristici, ma anche la vendita di merci pericolose o prodotti contraffatti.
Saranno in vigore delle modalità per poter segnalare contenuti, beni e servizi illegali presenti sulle piattaforme online. Saranno inoltre le stesse autorità competenti a essere meglio attrezzate per proteggere gli utenti attraverso la supervisione delle piattaforme e l’applicazione delle norme.
Al fine di offrire ai consumatori una maggiore tutela dei loro diritti fondamentali, questi saranno informati in caso di rimozione dei loro contenuti dalle piattaforme e avranno la possibilità di fare ricorso.
Per garantire servizi digitali di qualità e considerato il reale impatto di alcune piattaforme online sulla vita delle persone, sarà in vigore il divieto di pratiche sleali: agli utenti saranno offerti servizi migliori e prezzi più bassi.
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Digital Services Act e imprese
Per quanto riguarda le imprese digitali innovative, la nuova normativa sui servizi digitali e quella sui mercati digitali permetterà loro di crescere all’interno del mercato unico europeo e di competere a livello mondiale.
L’applicazione delle stesse norme all’interno di 27 Stati diversi tra loro costituirà un impulso alla crescita delle piattaforme digitali di piccole e di medie dimensioni, che rappresentano il 90% del totale europeo. Finora il loro avanzamento era stato condizionato dalla difficoltà nel riuscire a coprire i costi di conformità alle normative nazionali.
Il contrasto delle attività e dei prodotti illegali online avrà come conseguenza diretta il prosperare di attività economiche lecite e fiorenti. I processi interni delle piattaforme diventeranno inoltre più trasparenti: sarà così possibile prendere decisioni commerciali con più cognizione di causa e operare in un mercato interno equo ed equilibrato. Le imprese potranno accedere ai dati in possesso dei gatekeeper e potranno scegliere tra più piattaforme sulle quali offrire prodotti e servizi.
Fonte: https://digital-strategy.ec.europa.eu/it
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