Pensione anticipata lavoratori notturni INPS: cos’è e come funziona
Tra i lavoratori che possono andare in pensione anticipata perché svolgono un lavoro usurante ci sono anche quelli che lavorano di notte. Vediamo quali sono i requisiti che devono possedere.
- Tra i lavori usuranti ci sono anche quelli che vengono svolti di notte.
- I lavoratori notturni possono andare in pensione in anticipo proprio perché svolgono un lavoro usurante.
- La domanda per accedervi deve essere presentata all’INPS.
I lavoratori notturni rappresentano una specifica categoria di lavoratori che svolgono attività faticose e pesanti, quelle che la legge definisce “usuranti“. Per tale motivo, possono andare in pensione anticipatamente in modo agevolato, sia che lavorino nel settore pubblico, sia in quello privato.
La pensione anticipata per chi è impegnato in un lavoro notturno può essere richiesta in possesso di alcuni requisiti, che analizzeremo di seguito. Qualora ti servissero maggiori chiarimenti, per esempio sul calcolo della pensione se hai un lavoro usurante, potrebbe essere utile scrivere a un commercialista e, in casi particolari, a un avvocato esperto in diritto del lavoro.
Lavoro notturno usurante e pensione anticipata
Immaginate una vita al contrario. Quando il mondo è fermo, si resta svegli per fare in modo che tutto funzioni quando il sole sorgerà. E quando il resto del mondo ricomincia a correre, si ritorna a casa per riposare. È questa la vita dei lavoratori notturni.
Non stupisce, quindi, che tra i lavori particolarmente usuranti rientrino anche quelli che vengono svolti di notte, che alterano il ritmo circadiano e portano a confondere il giorno con la notte, come se si vivesse perennemente con lo strascico del fuso orario di un viaggio dall’altra parte del mondo.
I lavoratori notturni hanno accesso al trattamento pensionistico anticipato proprio perché fanno parte di quel gruppo di lavoratori, del settore pubblico e privato, che si occupano di mansioni particolarmente usuranti – così come gli addetti alla linea di catena e i conducenti di veicoli di capienza complessiva di almeno 9 posti, adibiti a servizio pubblico di trasporto collettivo.
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Quali sono gli altri lavori usuranti?
Tra le altre attività considerate particolarmente usuranti, ci sono anche quelle svolte:
- in galleria (al fronte di avanzamento), cava o miniera, quindi in luoghi sotterranei, come nelle cave di materiale di pietra e ornamentale;
- in cassoni ad aria compressa;
- dai palombari;
- ad alte temperature, quando non è possibile adottare misure di prevenzione (es. lavoro degli addetti alle fonderie di seconda fusione, non comandata a distanza, dei refrattaristi, degli addetti a operazioni di colata manuale);
- in spazi ristretti, quali intercapedini, pozzetti, doppi fondi, di bordo o di grandi blocchi strutture, specie nelle attività di costruzione, riparazione e manutenzione navale.
Possiamo citare anche i lavori di asportazione dell’amianto e la lavorazione del vetro cavo, cioè le attività dei soffiatori nell’industria del vetro cavo eseguito a mano e a soffio.
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Quota 97 lavori notturni: cosa significa
I lavoratori notturni che desiderano andare in pensione in anticipo devono avere svolto attività usuranti per almeno 7 anni negli ultimi 10 anni, oppure per almeno metà della vità lavorativa totale.
Alcune categorie di lavoratori notturni possono accedere al trattamento pensionistico anticipato con dei requisiti agevolati: li abbiamo riassunti nella tabella di seguito – saranno validi fino al 2026.
| Tipologia di lavoratore notturno | Lavoratore dipendente | Lavoratore autonomo |
| Occupato per almeno 78 giorni all’anno a turni, oppure per tutto l’anno lavorativo | Pensione quota 97,6: 61 anni e 7 mesi di età e contributi minimi di 35 anni | Pensione quota 98,6: 62 anni e 7 mesi di età e contributi minimi di 35 anni |
| Occupato a turni tra i 72 e i 77 giorni all’anno | Pensione quota 98,6: 62 anni e 7 mesi di età e contributi minimi di 35 anni | Pensione quota 99,6: 63 anni e 7 mesi di età e contributi minimi di 35 anni |
| Occupato a turni tra i 64 e i 71 giorni all’anno | Pensione quota 99,6: 63 anni e 7 mesi di età e contributi minimi di 35 anni | Pensione quota 100,6: 64 anni e 7 mesi di età e contributi minimi di 35 anni |
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