Indennità di maternità lavoratrici autonome 2022: come funziona

Il “Protocollo nazionale per la realizzazione dei piani aziendali finalizzati all’attivazione di punti straordinari di vaccinazione anti SARS-CoV-2/Covid-19 nei luoghi di lavoro” è stato firmato il 6 aprile 2021.
Al suo interno è contenuto il documento che contiene le “Indicazioni ad interim per la vaccinazione SARS-CoV-2/Covid-19 nei luoghi di lavoro” che è stato approvato l’8 aprile e ufficializzato tramite Circolare del Ministero della Salute il 12 aprile 2021.
Il protocollo è servito a fornire le indicazioni utili alla costruzione, allestimento e gestione dei punti vaccinali straordinari e temporanei nei luoghi di lavoro. Le vaccinazioni saranno somministrate a tutti i lavoratori interessati, a prescindere dalla tipologia di contratto. Analizziamo nel dettaglio come si svolgeranno le vaccinazioni in azienda.
La somministrazione dei vaccini in azienda sarà:
I costi previsti rendono la realizzazione dei vaccini in azienda un’opportunità che nella pratica potrà essere trasformata in realtà soltanto delle grandi aziende.
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Le aziende che intendono somministrare i vaccini ai propri dipendenti dovranno preparare “un piano aziendale per la predisposizione di punti straordinari di vaccinazione”.
Tale piano dovrà specificare il numero di vaccini richiesti e dovrà essere presentato alla ASL affinché si possano ricevere le forniture adeguate. La raccolta dei nomi dei lavoratori che intendono vaccinarsi deve avvenire nel rispetto della riservatezza.
Le adesioni sono su base volontaria e spetta al medico del lavoro aziendale o al personale sanitario di valutare le loro condizioni di salute.
La vaccinazione si potrà svolgere in presenza di una struttura organizzativa, di risorse strumentali e di personale in grado di gestire le somministrazioni in modo regolare, evitando gli assembramenti.
Ci dovrà inoltre essere una strumentazione informatica che possa garantire la registrazione delle vaccinazioni e la presenza di ambienti adeguati per le fasi di:
Le vaccinazioni in azienda dovranno essere effettuate dal personale sanitario che possieda una formazione adeguata, per esempio in merito alla corretta conservazione del vaccino.
Il medico avrà il compito di:
Il tempo per eseguire le vaccinazioni sarà equiparato all’orario di lavoro. I lavoratori avranno la possibilità di farsi vaccinare anche nel caso in cui abbiano la residenza in un’altra città o Regione. Sarà programmata anche la somministrazione dell’eventuale seconda dose, se prevista.
Le aziende avranno la possibilità di scegliere, nel caso in cui non disponessero di locali adeguati, di far vaccinare i propri dipendenti:
In questo secondo caso, gli oneri saranno a carico dell’INAIL, alla quale l’azienda dovrà comunicare il numero di lavoratori che vorrebbero ricevere il vaccino.
Il piano di vaccinazione dovrà indicare: