Pass per spostamenti: cos’è e come funzionerà
Dal 26 aprile 2021 cambiano le regole relative agli spostamenti su tutto il Paese, con l'arrivo di una certificazione chiamata "green pass": ecco di cosa si tratta e come funzionerà.
Dopo un lungo periodo di divieti e chiusure, l’Italia si prepara a una fase graduale di riaperture, che dovrebbe portare alla possibilità di spostarsi tra le varie Regioni.
I dettagli dovranno ancora essere definiti, ma è molto probabile che in un primo momento ci si potrà muovere liberamente grazie a un certificato cartaceo.
Il Governo sta poi lavorando a un pass per gli spostamenti che dovrebbe permettere di muoversi tra le Regioni di diverso colore: vediamo di seguito quali sono le novità in arrivo.
Criteri alla base degli spostamenti
A partire dal 26 aprile 2021, gli spostamenti tra le Regioni che si trovano in zona gialla saranno consentiti anche per motivazioni legate al turismo.
Sarà, invece, possibile spostarsi nelle Regioni che hanno un colore diverso nel caso in cui siano presenti queste tre condizioni:
- si è stati vaccinati con la doppia dose;
- è stato fatto un tampone, molecolare o antigenico, nelle 48 ore precedenti che abbia avuto un esito negativo;
- avere avuto il coronavirus da meno di 6 mesi ed essere guariti.
Si dovrà, dunque, dimostrare almeno uno dei tre criteri tramite la presentazione:
- del certificato vaccinale che si ottiene dopo la vaccinazione e che sarà disponibile anche online nel proprio fascicolo sanitario elettronico;
- il documento attestante l’esito negativo del tampone;
- il certificato medico dal quale risulti la guarigione dal covid.
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Come dovrebbe funzionare il pass per gli spostamenti
Il pass per gli spostamenti dovrà contenere le informazioni che sono state elencate nel paragrafo precedente: al momento, si ipotizza che consisterà in una tessera magnetica contenente i dati di ognuno.
Tale pass è stato chiamato ufficialmente “certificazione verde” o “green pass”: attualmente sarà utilizzato per consentire gli spostamenti tra Regioni con colore diverso, ma in futuro potrebbe essere richiesto per accedere a eventi di diverso tipo, quali gli spettacoli dal vivo.
Il green pass:
- potrà essere sia in formato digitale sia un formato cartaceo;
- avrà una durata pari a 6 mesi per i vaccinati e i guariti dal covid e di 48 ore per chi si sottoporrà al tampone e avrà esito negativo.
Chi rilascerà il pass
Nel caso dei soggetti vaccinati, con due dosi o con una sola dose per il vaccino Johnson&Johnson, si otterrà la certificazione presso la struttura nella quale avverrà la vaccinazione.
Coloro i quali abbiano completato il ciclo di vaccinazione prima dell’entrata in vigore del nuovo decreto, potranno farne richiesta direttamente alla struttura sanitaria dove sono stati vaccinati, oppure alla Regione o alla Provincia.
Per quanto riguarda, invece, le persone che sono guarite dal covid, sarà rilasciato il certificato:
- presso la struttura nella quale si è stati ricoverati;
- da parte del medico di medicina generale o del pediatra scelti liberamente nel caso in cui non si fosse stati ricoverati.
In questa casistica, il pass non avrà più validità nell’ipotesi in cui si risultasse nuovamente positivi al covid.
Chi farà il tampone, invece, riceverà un pass della durata di 48 ore presso la struttura in cui si si sottoporrà al test. Potrà dunque trattarsi di strutture pubbliche, private, accreditate, di farmacie, di medici di medicina generale, e così via.
Il green pass europeo
Le certificazioni nazionali, quindi il pass per gli spostamenti italiano, saranno valide fino al momento in cui non sarà rilasciato il green pass europeo, un documento informatico che dovrebbe arrivare alla fine di giugno. Al suo interno saranno contenuti i certificati nazionali.
In merito ai green pass che saranno rilasciati nei vari Stati membri dell’Unione, saranno tutti riconosciuti in Italia, mentre quelli di uno Stato terzo saranno validi solo nel caso in cui il vaccino fatto sia uno di quelli che vengono attualmente somministrati in Italia. Il Governo è allo studio su un green pass che permetta agli stranieri di entrare in Italia.
L’app per gli spostamenti
In attesa dell’arrivo della vera e propria certificazione verde, è stato ipotizzato di utilizzare un’applicazione che permetta di abbinare a un Qr code l’esito negativo di un tampone o il certificato attestante l’avvenuta vaccinazione o guarigione dal covid.
Il Qr code potrà essere scansionato per poter accedere a manifestazioni di diverso tipo o per potersi spostare, in modo molto più agevole, tra le Regioni con diverso colore. Si sta valutando anche la possibilità di utilizzare direttamente l’app IO per rendere digitale l’autocertificazione.
Il pass per gli spostamenti è già stato introdotto all’estero, in Stati quali Israele o gli Stati Uniti, con risultati molto soddisfacenti.
Cosa rischia di falsifica i certificati
Fino a quando i certificati per spostarsi saranno ancora del tutto cartacei, falsificarli sarà sicuramente più semplice. Ma quali sono i rischi legali per chi certifica il falso? Quali le conseguenze di tipo penale?
Nella pratica.
- vengono applicati gli articoli del Codice penale relativi alla dichiarazione di falso commesse dal pubblico ufficiale o dal privato, le cui pene di reclusione sono aumentate di un terzo;
- qualora l’autocertificazione venisse usata in modo improprio per svolgere attività o spostamenti che non siano contemplati dal nuovo decreto, allora sarebbero applicate delle sanzioni amministrative, il cui valore va da un minimo di 400 e un massimo di 3.000 euro.
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