Il bonus single esiste davvero? La guida alle agevolazioni fiscali per le persone sole nel 2025-2026
Se ne parla spesso, a volte sotto forma di battuta, perché la vita, per i single, è effettivamente più cara rispetto a chi sta in coppia. Lo Stato ha veramente dedicato dei sussidi a chi è solo?
- Il termine “Bonus Single” è giornalistico e non esiste come misura unica.
- Raccoglie infatti agevolazioni fiscali e sociali preesistenti rivolte anche ai nuclei familiari composti da una sola persona.
- L’accesso a questi benefici, il più delle volte, non è automatico, ma vincolato a specifici parametri ISEE.
Secondo le più recenti rilevazioni ISTAT, il costo della vita sostenuto da una persona che vive sola è, in media, del +52,5% superiore rispetto al costo pro-capite di un componente di una coppia. L’alloggio (affitto o mutuo) e le bollette (utenze fisse) rappresentano le voci di spesa più impattanti.
Sebbene la Legge di Bilancio 2026 non introduca un bonus dedicato esclusivamente ai single, l’impianto delle agevolazioni sociali riconosce l’alta incidenza dei costi fissi sui bilanci individuali. Se ne parla spesso per gioco, ma effettivamente non c’è nessun bonus pensato per i nuclei familiari composti da una sola persona.
Ci sono diverse agevolazioni che, in possesso di determinati requisiti ISEE, possono essere richiesti anche dai single. Vediamo quali sono quelli ancora in vigore nel 2025.
Essere single non è un requisito previsto dalla legge
È fondamentale ribadire che l’espressione “bonus single” è una semplificazione giornalistica che può essere fuorviante. L’essere single costituisce solo la condizione per l’applicazione di un ISEE monocomponente, ma non è un requisito sufficiente per l’accesso.
Ogni agevolazione richiede la verifica incrociata di:
- requisito Economico (ISEE), rigoroso e non derogabile;
- requisito di Status (es. lavoratore dipendente, studente fuori sede, disabile, over 67);
- requisito temporale (es. data di assunzione, scadenza della domanda).
Per una verifica accurata e definitiva della propria posizione fiscale e contributiva, è necessario rivolgersi ai CAF/Patronati o consultare il proprio cassetto previdenziale/fiscale sul sito dell’INPS e dell’Agenzia delle Entrate. Passiamo a esaminare i diversi benefici ancora in vigore nel 2025.

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Bonus luce, gas e acqua: a chi spetta
Le agevolazioni sulle utenze domestiche sono tra le misure più significative per i nuclei a basso reddito composti da un singolo individuo. Chiamati bonus sociali, disciplinati dal D.L. n. 185/2008 e gestiti da ARERA, consistono in un uno sconto automatico in bolletta, senza necessità di presentare domanda specifica al gestore, ma solo la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) all’INPS.
In particolare, i requisiti da possedere per ricevere tale sconto sulle bolletta di luce, gas e acqua, per le persone single corrisponde a 9.530 euro.
Approfondisci leggendo Bonus luce e gas 2025: limite ISEE, a chi spetta, domanda online, a quanto ammonta
Detrazioni fiscali sull’affitto
La detrazione per canoni di locazione spetta in base alla tipologia di contratto e al reddito complessivo e varia in relazione al soggetto single in questione – che può essere lavoratore o studente – oltre che alla tipologia di contratto di affitto (a canone libero o a canone concordato) e al reddito (nel caso dei dipendenti).
Facendo qualche esempio:
- la detrazione per gli studenti fuori sede è pari al 19% del canone di affitto, entro un limite di spesa massimo pari a 2.633 euro;
- chi trasferisce la residenza per motivi di lavoro può ricevere una detrazione di 991,60 euro, se il reddito complessivo non è maggiore di 15.493,71 euro;
- 495,80 euro, se il reddito complessivo è compreso tra 15.493,71 e 30.987,41 euro.
Chi, invece, desidera comprare casa, fino al 31 dicembre 2027 può avere accesso al Fondo di garanzia mutui prima casa. L’agevolazione è cruciale per i single, spesso sprovvisti di co-garante.
Scopri di più su Bonus affitto 2025 INPS per giovani: requisiti e come richiederlo

Assegno di Inclusione (ADI) e bonus psicologo: sostegni al reddito e alla salute mentale
Anche se non misure esclusive, l’assegno di inclusione e il bonus psicologo sono accessibili ai single in condizioni di fragilità economica o psicologica. L’ADI (D.L. n. 48/2023), in vigore da gennaio 2024, ha sostituito il Reddito di Cittadinanza per specifiche categorie.
Nella pratica, possono richiederlo i soggetti che hanno una ISEE inferiore a 10.140 euro, nell’ipotesi in cui nel nucleo familiare sia presente un minorenne, una persona con disabilità, un over 60 o una persona che abbia una condizione di svantaggio certificata dalla pubblica amministrazione.
Il contributo per il supporto psicologico è stato rinnovato e potenziato per il 2025-2026 e prevede un contributo di 50 euro a seduta, fino a un massimo di:
- 1.500 euro per ISEE inferiore a 15.000 euro;
- 1.000 euro per ISEE compreso tra 15.000 e 30.000 euro;
- 500 euro per ISEE tra 30.000 e 50.000 euro.
Solitamente, le richieste sono superiori rispetto al numero di fondi effettivamente disponibili, quindi non è semplice riuscire a ottenerlo. Ma se ti interessa saperne di più, allora ti invitiamo a leggere Bonus psicologo 2025 INPS: ISEE, come richiederlo e domanda online
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