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Il 3 febbraio 2022 scade il mandato del Presidente Sergio Mattarella, eletto il 31 gennaio 2015, al quarto scrutinio, con 665 voti, e diventato effettivamente Presidente il 3 febbraio 2015, con giuramento davanti al Parlamento, riunito in seduta comune.
Il Presidente della Repubblica italiana viene eletto dal Parlamento in seduta comune, composto:
Ciascun Consiglio regionale elegge 3 delegati, 2 della maggioranza e uno della minoranza, fatta eccezione per la Valle d’Aosta, che ha soltanto un delegato. Il totale delle persone che eleggono il Presidente della Repubblica italiana è pari a 1.009, i cosiddetti Grandi elettori.
Ecco quanti sono i grandi elettori degli attuali schieramenti politici in Italia.
Centrodestra | Centrosinistra | Centro-Gruppo Misto o non iscritti ad alcuna componente |
451 | 407 (somma di Pd-M5s-Leu) + 44 di Italia Viva | 93 |
212 sono della Lega, 140 di Fi, 5 dell’Udc, 63 di Fratelli d’Italia, 32 di Coraggio Italia-Cambiamo-Idea, 5 di Noi con l’Italia-Rinascimento | 236 elettori sono del M5s, 154 del Pd, 18 da Leu | Centro democratico ha 6 deputati, Maie ne ha 2, Azione-Più Europa 5, Alternativa 18, Gruppo Misto 65, Minoranze linguistiche 10 Ci sono poi altri deputati non iscritti ad alcuna componente |
Fanno parte dei grandi elettori per l’elezione del Presidente della Repubblica 2022, oltre ai 951 deputati e senatori (nei quali sono compresi anche i 6 senatori a vita Giorgio Napolitano, Mario Monti, Liliana Segre, Elena Cattaneo, Renzo Piano, Carlo Rubbia), anche i 58 rappresentanti delle Regioni.
Nell’elenco che segue sono stati riportati i nomi dei 58 rappresentanti delle Regioni per l’elezione del Presidente della Repubblica italiana 2022.
La convocazione in seduta comune del Parlamento e dei delegati regionali avviene trenta giorni prima della scadenza del Presidente della Repubblica uscente, da parte del Presidente della Camera dei deputati.
Il 3 gennaio 2022, infatti, il presidente della Camera, Roberto Fico, sentita la presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati, ha convocato il Parlamento in seduta comune, con la partecipazione dei delegati regionali, che si è riunito ieri, lunedì 24 gennaio 2022, alle ore 15.
Nel caso in cui le Camere fossero sciolte o mancassero meno di 3 mesi alla loro cessazione, l’elezione avverrebbe entro 15 giorni dalla riunione delle nuove Camera e, nell’attesa, sarebbero prorogati i poteri del Presidente della Repubblica in carica.
Le votazioni si svolgono nell’Aula di Palazzo Montecitorio, e sono presiedute dal presidente della Camera, Roberto Fico, al fianco del quale siede la presidente del Senato, Maria Elisabetta Casellati.
Il voto avviene in presenza, nel rispetto delle norme anti-covid, e si effettua una sola votazione al giorno (in genere sono due, una al mattino e una al pomeriggio). L’accesso in aula è consentito solo in possesso di Green pass “base”, con mascherina FFp2 e temperatura sotto i 37,5 gradi.
Si vota in ordine alfabetico, dal lato sinistro dell’emiciclo con un massimo di 50 grandi elettori alla volta: votano per primi i senatori a vita, seguiti da senatori, deputati e delegati regionali. Al termine delle votazioni, durante lo scrutinio in aula non ci potranno essere più di 200 persone. In tribuna, potranno invece accedere 106 parlamentari e delegati regionali.
La scheda del voto sarà depositata in un’urna all’interno di nuove cabine elettorali dotate di un sistema di aerazione che garantirà, al contempo, la sicurezza e la riservatezza del voto. Il grande elettore scriverà il nome che intende votare alla Presidenza, la scheda sarà poi timbrata e firmata dal segretario generale di Montecitorio, ripiegata in quattro e depositata nell’urna.
Le votazioni del Presidente della Repubblica si svolgono a scrutinio segreto. Nei primi 3 scrutini è richiesta la maggioranza qualificata di due terzi dell’assemblea, pari a 673 elettori su 1.009.
Dal quarto scrutinio è sufficiente la maggioranza assoluta, dunque la metà dei grandi elettori + uno, ovvero 505 elettori su 1.009 (articolo 83 Costituzione). I presidenti dei due rami del Parlamento non votano.
Lo spoglio dei voti è affidato al presidente della Camera, che legge in Aula i nomi dei candidati uno alla volta, ad alta voce. Le preferenze ai candidati vengono messe a verbale se sono almeno due: chi riceve un solo voto lo perde.
Si ricorda che, sulla base dell’articolo 84 della Carta costituzionale, può essere eletto capo dello Stato:
L’ufficio di Presidente della Repubblica non è compatibile con altre cariche pubbliche. Il suo assegno e la sua dotazione del Presidente sono stabiliti dalla legge. Il nuovo Presidente della Repubblica dovrà prestare giuramento dinanzi al Parlamento in seduta comune, pronunciando la seguente formula: «Giuro di essere fedele alla Repubblica e di osservarne lealmente la Costituzione» (articolo 91 Costituzione).