Fine stato di emergenza: le nuove regole dal 1° aprile 2022

Il decreto legge che è stato approvato dal Consiglio dei Ministri il 24 novembre ha portato all’introduzione di nuove misure anti-covid, tra le quali spicca il cosiddetto Super Green Pass, o Green Pass rafforzato.
Il Super Green Pass mira:
In questa guida analizzeremo quali siano le novità relative al Super Green Pass, ovvero cos’è, come funziona, da quando sarà in vigore, come si attiva e come scaricarlo, sulla base del testo del nuovo decreto pubblicato in Gazzetta Ufficiale.
Il Super Green Pass è una certificazione che spetterà soltanto alle persone vaccinate o guarite dal coronavirus: sarà valido in tutto il Paese, a partire dal 6 dicembre 2021, anche in zona bianca.
La durata del Green Pass sarà ridotta dai 12 mesi attuali a 9 mesi. Dal 6 dicembre 2021, si dovrà distinguere tra:
Nel periodo compreso tra il 6 dicembre 2021 e il 15 gennaio 2022, si dovrà avere il Super Green Pass per partecipare alle seguenti attività:
Nell’ipotesi di passaggio in zona arancione, tali attività non andranno incontro a restrizione o limitazioni, ma sarà sempre necessario l’utilizzo del Super Green Pass.
L’obbligo di Green Pass base sarà invece esteso ai seguenti settori:
A partire dal 1° dicembre 2021, tutti i soggetti maggiorenni avranno la possibilità di prenotare la terza dose del vaccino.
Dal 15 dicembre 2021, l’obbligo vaccinale sarà esteso:
Il Governo ha inoltre intenzione di potenziare la campagna a sostegno della vaccinazione. Tra le novità, è presente anche la possibilità di fare la terza dose dopo 5 mesi dalla seconda. Saranno anche avviate le campagne vaccinali per la fascia 5-11.
Come si legge sul sito della Regione Piemonte, si cercherà di rispettare l’ordine di priorità stabilito dal Piano Nazionale, ovvero di procedere dapprima con le vaccinazioni di:
In merito alla terza dose, una volta trascorsi 5 mesi di tempo dalla seconda dose (ovvero 150 giorni), si riceverà un SMS nel quale sarà proposta una data in cui ricevere la dose di richiamo (la quale potrà essere eventualmente modificata).
L’obbligo di utilizzare le mascherine all’aperto non è stato ancora introdotto su tutto il territorio nazionale in zona bianca, sebbene vi siano alcune città (come Torino e Milano) nelle quali sono state approvate delle ordinanze cittadine che prevedono l’obbligo di mascherina anche all’aperto.
Sarà comunque necessario portarla sempre con sé, in modo tale da poterla indossare nel caso in cui dovessero crearsi degli assembramenti. La suddivisione in fasce rimane la stessa prevista dai precedenti decreti: in zona rossa scattano le restrizioni totale, in arancione e in gialla no.
Ecco quali sono i criteri per i quali si potrebbe verificare il cambiamento di fascia.
Zona | Motivi per i quali si passa in questa fascia |
Gialla | 50 casi settimanali per 100mila abitanti, 15% di posti occupati in area medica, 10% di posti occupati in terapia intensiva |
Arancione | 150 casi ogni 100mila abitanti, il 30% in area medica e il 20% in terapia intensiva |
Rossa | Più di 150 casi ogni 100mila abitanti |
In zona gialla, chi ha il green pass rafforzato non avrà l’obbligo di stare al massimo in 4 al tavolo nei bar e ristoranti al chiuso e le discoteche resteranno aperte.
In zona arancione, invece, nei bar e ristoranti al chiuso potranno entrare soltanto i soggetti in possesso del Super Green Pass. Non ci saranno riduzioni della capienza in cinema, teatri, palazzetti dello sport, stadi.
Per accedere a palestre e piscine:
In zona rossa, invece, palestre, piscine e circoli sportivi saranno chiusi. I clienti delle strutture alberghiere, invece, potranno accedere al ristorante, alle piscine, alle palestre, agli spogliatoi e ai centri benessere anche solo con il green pass base.
I controlli si svolgeranno con l’utilizzo dell’app Verifica C19, all’interno della quale dovrebbero essere presenti 2 opzioni ovvero:
Sui mezzi pubblici, saranno effettuati dei controlli a campione: chi viene sorpreso a usare il trasporto pubblico senza green pass base rischia una multa che va dai 400 ai 1.000 euro. La stessa multa spetta anche al datore di lavoro che non controlla i propri dipendenti.
Il lavoratore che entra al lavoro senza Green Pass base, invece, rischia:
I controlli dovrebbero inoltre essere più serrati: sarà compito del Prefetto territorialmente competente quello di elaborare un piano per controlli costanti, anche a campione, per i quali potrà avvalersi delle forze di polizia (pure quella penitenziaria) e del personale dei corpi di polizia municipale con qualifica di agente di pubblica sicurezza.