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Lasciare in macchina i cani per ore è reato?

Vi è mai capitato di lasciare il vostro cane in macchina per qualche minuto? Probabilmente sì: cosa succede se, per sbaglio o menefreghismo, lo doveste lasciare chiuso nell'abitacolo da solo per ore? Ebbene, commettereste un reato, punito con reclusione o multa salatissima.

lasciare cane in machina per ore

Chi possiede un cane dovrebbe essere consapevole del fatto che gli animali vanno trattati esattamente come se fossero degli essere umani. 

Un cane non è un giocattolo o un soprammobile da esibire, ma un membro della famiglia, esattamente come potrà esserlo un figlio. 

Oltre agli obblighi da rispettare nei condomini o quando si è in luoghi aperti al pubblico (a questo proposito, ti potrebbe interessare anche un approfondimento su cosa si rischia per il cane che abbaia in condominio), la cura dell’animale deve essere costante, in qualsiasi momento. 

Oltre al reato di abbandono di animali (art. 727 del Codice penale), si potrebbe incorrere nel reato di maltrattamento anche lasciando (o, peggio ancora, dimenticando) un cane in macchina. Vediamo di seguito cosa è emerso da una recente sentenza della Corte di Cassazione.

Il reato di maltrattamento di animali

La sentenza n. 36713/2021 dell’8 ottobre 2021 della Corte di Cassazione ha stabilito che lasciare il proprio cane in macchina per ore integra il reato di maltrattamento di animali, disciplinato dall’articolo 544 ter del Codice penale

In tal articolo, si legge che: 

“Chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona una lesione ad un animale ovvero lo sottopone a sevizie o a comportamenti o a fatiche o a lavori insopportabili per le sue caratteristiche etologiche è punito con la reclusione da tre a diciotto mesi o con la multa da 5.000 a 30.000 euro.

La stessa pena si applica a chiunque somministra agli animali sostanze stupefacenti o vietate ovvero li sottopone a trattamenti che procurano un danno alla salute degli stessi. La pena è aumentata della metà se dai fatti di cui al primo comma deriva la morte dell’animale”

Il reato di maltrattamento di animali non si applica soltanto sui cani, ma anche sui gatti o su qualsiasi altra specie sulla quale viene applicata un’inutile sofferenza. 

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Quando si configura il reato

Lasciare un cane in macchina per ore – per dimenticanza, strafottenza o poca sensibilità verso i suoi bisogni – è un reato che si configura non solo in presenza di lesioni fisiche

La giurisprudenza è infatti d’accordo nell’affermare che è sufficiente mettere l’animale in una condizione di sofferenza e disagio, incuranti delle sue esigenze biologiche e affettive, per poter parlare di maltrattamento. 

La condotta del padrone nei confronti del cane (e di qualsiasi animale in generale) potrà essere:

  • attiva, quindi procurare sofferenza compiendo un’azione;
  • passiva, ovvero fare del male non compiendo il proprio dovere.

Esempi di mancanze che non dovrebbero mai essere compiute nei confronti del proprio animale sono il non dargli da mangiare o da bere, il farlo vivere in un ambiente poco salubre o con spazi poco adatti alle sue necessità, il non pulirlo dai suoi bisogni. 

Leggi anche: “Cane sui mezzi pubblici“.

Lasciare il cane in macchina: dopo quanto tempo si può parlare di reato?

A questo punto, è lecito chiedersi se lasciare un cane in macchina rappresenti sempre un reato. La risposta è negativa: se, per esempio, si scende dalla macchina giusto il tempo di comprare le sigarette o bere un caffè, perdendo pochi minuti, il cane non si ritroverà in una condizione di sofferenza psico-fisica. 

Secondo la Cassazione, “l’abitacolo di un’autovettura non è di per sé un ambiente insalubre e, come tale, incompatibile con la natura degli animali domestici”, tuttavia è pur sempre un ambiente diverso dal loro habitat naturale e di dimensioni anguste.

Il motivo della sofferenza procurata all’animale dall’incuria e dalla negligenza dei padroni consiste nellimpossibilità di movimento e di soddisfacimento delle più elementari necessità fisiologiche.

Lasciare un animale da solo in macchina per ore rappresenta una forma di detenzione incompatibile con la natura degli animali e tale da arrecare loro gravi sofferenze. In aggiunta, tali sofferenze non necessitano di prova, in quanto sono facilmente desumibili dal contesto. 

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Il reato di abbandono 

Oltre al reato di maltrattamento, il nostro Codice penale disciplina anche un altro reato che viene commesso contro gli animali, in particolare durante il periodo estivo, che è quello di abbandono

Viene disciplinato dall’articolo 727 c.p., nel quale viene stabilito che:

“Chiunque abbandona animali domestici o che abbiano acquisito abitudini della cattività è punito con l’arresto fino ad un anno o con l’ammenda da 1.000 a 10.000 euro.

Alla stessa pena soggiace chiunque detiene animali in condizioni incompatibili con la loro natura, e produttive di gravi sofferenze”.

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Maria Saia
Esperta di diritti delle donne
Ha respirato per più di 20 anni la stessa aria di Falcone e Borsellino e ne condivide, ancora oggi, il sogno utopico di un mondo senza mafie e ingiustizie. Non a caso, “È la giustizia, non la carità, che manca nel mondo” è una delle sue citazioni preferite. Su deQuo, scrive di bonus e agevolazioni statali e di diritti della persona - in particolare, di diritti delle donne.
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