Nuovo DPCM Natale: le regole in vigore dal 4 dicembre
Il nuovo DPCM, in vigore dal 4 dicembre 2020 fino al 15 gennaio 2020, ha introdotto nuove regole sugli spostamenti tra le Regioni nel periodo natalizio, i rientri dall'estero e molto altro. Ecco di cosa si tratta.
- Il 4 dicembre 2020 entra ufficialmente in vigore il nuovo DPCM approvato dal Governo, che ne ha annunciato le relative misure tramite conferenza stampa.
- Sarà valido fino al 15 gennaio 2021.
- I divieti introdotti sono legati alla necessità di evitare l’arrivo di una terza ondata nei primi mesi del 2021.
- Vediamo quali sono tutte le novità introdotte, in modo particolare le regole relative agli spostamenti durante le festività natalizie.
- L’apertura delle scuole slitta al 7 gennaio 2021.
Gli spostamenti consentiti
Il decreto del 4 dicembre 2020 non ha apportato modifiche alla suddivisione dell’Italia in zona gialla, zona arancione e zona rossa: saranno dunque ancora valide le regole per le quali le Regioni potranno cambiare colore sulla base dell’indice di gravità dei contagi.
Per quanto riguarda gli spostamenti tra le Regioni, saranno vietati tra il 21 dicembre 2020 e il 6 gennaio 2021, anche nel caso in cui si volessero raggiungere le seconde case.
Ci si potrà spostare soltanto per recarsi presso:
- la propria residenza;
- il proprio domicilio;
- la casa nella quale si dimora abitualmente;
- per prestare assistenza alle persone non autosufficienti.
I divieti saranno più rigidi nelle giornate del 25 e 26 dicembre e del 1° gennaio, quando non saranno consentiti gli spostamenti tra Comuni diversi.
Leggi anche: “Che differenza c’è tra residenza e domicilio“.
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Le zone gialle, arancioni e rosse aggiornate al 4 dicembre
Le limitazioni introdotte dal 6 novembre scorso hanno avuto conseguenze positive provocando l’abbassamento della curva dei contagi e dell’indice Rt, che è pari a 0,91.
Attualmente, la suddivisione delle 20 Regioni italiane è la seguente:
- in zona gialla troviamo Lazio, Liguria, Molise, Provincia autonoma di Trento, Sardegna, Sicilia e Veneto;
- in zona arancione Basilicata, Calabria, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia e Umbria;
- in zona rossa Abruzzo, Campania, Toscana, Valle d’Aosta, Provincia Autonoma di Bolzano.
Il coprifuoco
Il coprifuoco delle ore 22:00 alle ore 5:00 resterà in vigore nel periodo compreso tra il 4 dicembre 2020 e il 6 gennaio 2021. Nella notte di Capodanno è stata introdotta un’eccezione, per la quale l’orario del coprifuoco sarà compreso tra le 22:00 e le 7:00.
Se non si vuole rischiare il pagamento di multe che vanno dai 400 ai 1.000 euro, si suggerisce di non spostarsi durante il coprifuoco se non per comprovati motivi di lavoro, di salute o di necessità.
Regole per chi rientra dall’estero
Gli spostamenti verso i Paesi stranieri non sono stati vietati durante le feste, ma chi sceglie di trascorrere il Natale fuori dall’Italia nel periodo compreso fra il 21 dicembre e il 6 gennaio sarà costretto alla quarantena obbligatoria di 10 giorni al suo rientro. Nello stesso periodo, saranno sospese anche le crociere.
Chi rientra prima del 20 dicembre da Belgio, Francia (inclusi i territori di Guadalupa, Martinica, Guyana, Riunione, Mayotte), Paesi Bassi, Repubblica Ceca, Spagna (inclusi i territori presenti in Africa), Regno Unito e Irlanda del Nord dovrà sottoporsi al tampone e dimostrare di essere negativo per poter tornare in Italia.
Regole per il cenone della Vigilia e il pranzo di Natale
In relazione alle misure da rispettare durante il cenone della Vigilia e il pranzo di Natale, non sono state imposte regole ferree, ma date delle raccomandazioni, perché “in uno Stato libero e democratico è impossibile entrare nelle case e dire quante persone siedono al tavolo”.
Si consiglia, dunque, di evitare i contatti con le persone non conviventi, anche nel caso in cui si tratti di parenti stretti, e di trascorrere questi momenti soltanto con i familiari più stretti.
Negozi e ristoranti
I negozi potranno restare aperti fino alle ore 21:00 dal 4 dicembre al 6 gennaio 2020, ma resta in vigore la chiusura dei centri commerciali durante i weekend e i giorni festivi, fatta eccezione per farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, punti vendita di generi alimentari, di prodotti agricoli e florovivaistici, tabacchi ed edicole.
I sindaci e i governatori locali potranno eventualmente emanare delle ordinanze con le quali imporre la chiusura di strade e pizza, nonché il posizionamento di distanziatori e il rafforzamento dei controlli.
I ristoranti delle Regioni in zona gialla potranno restare aperti dalle 5:00 alle 18:00 e prevedere il servizio al tavolo per non più di 4 persone se non conviventi. In zona arancione l’apertura è consentita dalle 5:00 alle 22:00, ma solo per l’asporto e per la consegna a domicilio.
Gli alberghi potranno restare aperti, ma non si potranno organizzare né cene né tantomeno feste e veglioni: il servizio al tavolo sarà vietato la notte del 31 dicembre e sarà consentito soltanto il servizio in camera.
Impianti sciistici
In merito all’apertura delle piste da sci, il Governo ha mantenuto la sua posizione: resteranno chiuse dal 4 dicembre 2020 fino al 6 gennaio 2021.
Vi potranno accedere soltanto “gli atleti professionisti e non professionisti, riconosciuti di interesse nazionale dal Comitato olimpico nazionale italiano (Coni), dal Comitato italiano paralimpico (Cip) e/o dalle rispettive federazioni per permettere la preparazione finalizzata allo svolgimento di competizioni sportive nazionali e internazionali”.
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