Bonus gite scolastiche 2024: cos’è e come si richiede
Con la direttiva n. 6/2023, integrata dalla Direttiva 26/2023, il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha stanziato 50 milioni di euro per dare la possibilità a un maggior numero di studentesse e studenti di prendere parte a un viaggio di istruzione. Domande in scadenza il 15 febbraio 2024.
Le giste scolastiche rappresentano un momento molto apprezzato dagli studenti, l’occasione per stare insieme fuori dalle mura scolastiche, dai giudizi quasi sempre incentrati solo sullo studio e non anche sulle qualità effettive di un individuo.
Purtroppo, però, da alcune indagini emerge che uno studente su tre è stato costretto a rinunciare alla gita con i compagni per ragioni economiche. La gita non è una priorità, quindi può essere depennata dall’elenco delle spese familiari.
Per dare a tutti la possibilità di vivere questa esperienza fondamentale, il Ministero dell’Istruzione e del Merito abbia deciso di istituire un contributo statale, con un finanziamento da 50 milioni di euro: il bonus gite scolastiche. Vediamo in cosa consiste e come fare a richiederlo.
Bonus gite scolastiche: a chi spetta
Il bonus gite scolastiche è stato creato per far sì che le famiglie che non riescono a sostenere le spese della gita possano permettere ai propri figli di partecipare a questo momento, indispensabile per favorire la socialità e le interazioni extrascolastiche tra i compagni di scuola.
Il contributo è stato definito come uno strumento che promuove l’uguaglianza di accesso alle opportunità educative: sarà disponibile sulla piattaforma Unica del Miur fino al 15 febbraio 2024.
Quali sono i requisiti di accesso? Il beneficio, che corrisponde a un importo calcolato in relazione al numero di richiedenti e ai fondi disponibili fino a un massimo di 150 euro, si rivolge ai nuclei familiari che hanno un ISEE inferiore a 5.000 euro. Potenzialmente, i possibili beneficiari sono dunque circa 330 mila.
Potrebbe interessarti anche Bonus 500 euro figli 2024: occhio alle bufale
Vuoi una consulenza legale sull'argomento? Chiedi Gratis ad un Avvocato
- +3000 avvocati pronti ad ascoltarti
- Consulenza Legale Online - Telefonica, in webcam, scritta o semplice preventivo gratuito
- Anonimato e Riservatezza - La tua consulenza verrà letta solo dall'avvocato che accetterà di rispondere
Bonus gite scolastiche: come si richiede
L’agevolazione per i viaggi di istruzione e per le visite didattiche potrà essere richiesta direttamente online, tramite la piattaforma Unica del Miur. Le scuole dovranno informare gli aventi diritto per tempo e ormai ne resta davvero poco.
Il percorso da seguire dopo aver effettuato l’accesso al portale è il seguente “Famiglie e studenti” > “Servizi” >“Agevolazioni” > “Viaggi di istruzione”.
Si dovrà essere in possesso di una Dichiarazione sostitutiva unica (Dsu) in corso di validità da caricare al momento della presentazione della domanda per attestare di rientrare nei requisiti ISEE fissati.
In base a un accordo con l’INPS, l’ISEE sarà verificato in automatico sulla piattaforma, rendendo così la procedura più semplice per le famiglie, ma anche per i dirigenti scolastici e le segreterie amministrative delle scuole. Le famiglie riceveranno così in tempo reale l’esito della richiesta.
LEGGI ANCHE Bonus acqua potabile: domanda, bonifico e come richiederlo
Bonus gite scolastiche: come si riceve
Nel caso in cui la domanda per accedere al bonus gite scolastiche venisse accolta, sarà possibile:
- usufruire della copertura, parziale o totale, delle spese da affrontare per uscite didattiche o viaggi di istruzione;
- ricevere il rimborso, totale o parziale, delle spese già sostenute per mandare i propri figli in gita scolastica.
L’istituto scolastico verrà messo al corrente delle risorse ricevute, quindi:
- dell’elenco degli studenti beneficiari;
- dell’importo dell’agevolazione assegnata al singolo studente.
Sarà poi la scuola a erogare il bonus alle famiglia tenendo conto del calendario delle gite scolastiche e delle visite didattiche, oppure prevedendo un rimborso nel caso di viaggi di istruzione già effettuati.
LEGGI ANCHE Bonus cultura 2024: come cambia il contributo per i neo diciottenni
Il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara ha dichiarato a proposito della misura:
L’esperienza dei viaggi di istruzione e delle uscite didattiche rappresenta un momento importante nel percorso formativo di studentesse e studenti, un contributo per la loro crescita culturale, la socializzazione e l’arricchimento delle competenze. Questa iniziativa punta a far sì che i giovani in condizioni di svantaggio economico possano partecipare a queste esperienze fondamentali, uno strumento che promuove l’uguaglianza di accesso alle opportunità educative.
Vuoi una consulenza legale sull'argomento? Chiedi Gratis ad un Avvocato
- +3000 avvocati pronti ad ascoltarti
- Consulenza Legale Online - Telefonica, in webcam, scritta o semplice preventivo gratuito
- Anonimato e Riservatezza - La tua consulenza verrà letta solo dall'avvocato che accetterà di rispondere