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Posso intestare l’assicurazione auto a un’altra persona?

Quali sono i vantaggi dell’intestare l’assicurazione auto a un’altra persona e come la legge Bersani e la nuova RC auto familiare incidono in tal senso.

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L’assicurazione auto è una delle spese che incidono maggiormente sul mantenimento di un veicolo: il costo è legato molto all’area in cui si abita e, in questo senso, il Sud Italia appare molto più svantaggiato in quanto, a causa della conformazione del territorio e delle condizioni delle strade, il costo delle polizze tende sempre a salire.

Una domanda molto diffusa in merito, che si lega al tentativo di abbattere il costo della RC Auto, è la seguente “Posso intestare l’assicurazione auto a un’altra persona?”.

A tal proposito è bene fare un excursus sul funzionamento della RC auto, sulle novità introdotte in passato dalla legge Bersani e su quelle che in vigore dal 16 febbraio 2020, con l’arrivo della RC auto familiare.

Assicurazione auto: cos’è e come funziona

Un’assicurazione è un contratto che permette di trasferire un rischio legato al verificarsi di un evento dal contraente all’impresa assicuratrice, attraverso il pagamento di una quota che si chiama premio.

L’assicurazione auto, nota come Rc auto, è una tipologia di assicurazione della responsabilità civile del conducente che ha provocato un danno mentre si trovava alla guida: in questi casi, nel momento in cui si provoca un incidente e si è costretti a dover pagare un risarcimento danni a terzi, è l’assicurazione che, nei limiti del massimale previsto dal contratto, si impegna a versare la somma dovuta come risarcimento.

La differenza rispetto alla polizza contro i danni e all’assicurazione sulla vita consiste nel fatto che mentre in questi casi l’assicurato è vittima del danno, nell’assicurazione della responsabilità civile l’assicurato è la persona che lo ha provocato a causa della sua condotta alla guida.

L’assicurazione auto è obbligatoria per legge:

  • la sua funzione consiste, quindi, nel pagare il danno causato dall’assicurato, entro i limiti del massimale;
  • chi viene beccato a guidare con un veicolo non assicurato, va incontro a sanzioni di tipo amministrativo anche molto pesanti;
  • nel caso di incidente con un veicolo non assicurato, esiste la possibilità di essere risarciti grazie al cosiddetto Fondo di garanzia per le vittime della strada.
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Intestare l’assicurazione auto a un conducente diverso dal proprietario

La legge non esclude la possibilità di intestare l’assicurazione auto a un’altra persona: è quindi possibile che la persona che contrae la polizza RC auto non corrisponda all’effettivo proprietario dell’auto. Quali sono i motivi per i quali si dovrebbe intestare l’assicurazione auto a un conducente che non sia il proprietario?

L’idea alla base è legata alla convinzione di risparmiare sui costi dell’assicurazione. Un esempio comune è quello in cui viene regalata una macchina al figlio neomaggiorenne, che ha appena preso la patente: la macchina viene intestata al figlio, mentre la polizza al padre, perché il costo per il figlio sarebbe molto più alto.

A volte si sceglie di intestare l’assicurazione auto a una persona che ha la residenza in una regione in cui si paga di meno: come già anticipato, i costi tendono ad aumentare nel momento in cui ci si sposta verso il Sud Italia.

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Intestare l’assicurazione auto a un altro: conviene?

Ci sono diverse ragioni per le quali la pratica assai diffusa di intestare l’assicurazione RC auto a un’altra persona non rappresenta una soluzione del tutto conveniente. Il premio della polizza assicurativa viene comunque calcolato con parametri che sono riferiti al proprietario del mezzo e non al contraente dell’assicurazione.

Prendendo come esempio il caso citato in precedenza, per un ragazzo che ha appena compiuto 18 anni il premio assicurativo sarà calcolato:

  1. sulla sua età;
  2. sul luogo in cui ha la residenza;
  3. sulla classe di merito maturata dal soggetto in questione e non dal padre, che è la persona alla quale la polizza è stata intestata.

Una compagnia assicurativa non può comunque rifiutarsi di intestare la polizza RC auto a una persona che non sia il proprietario dell’auto, a prescindere da quali siano i benefici effettivi che si potranno ottenere: nel momento in cui si sottoscrive il contratto assicurativo è bene informarsi per bene sulle conseguenze della scelta che si sta per compiere.

In particolare, bisogna tenere conto del fatto che il documento sul quale viene riportato il numero di incidenti denunciati dall’assicurato nel corso degli ultimi 5 anni e dal quale deriva la classe di merito acquisita, ovvero l’attestato di rischio, è riferito al proprietario dell’auto, e non alla persona che nella pratica contrae il contratto assicurativo.

La questione si lega al fatto che, tranne nel caso di trasferimento di proprietà, il proprietario della macchina rimane sempre lo stesso, mentre il soggetto che sottoscrive la polizza RC auto può cambiare di anno in anno.

Come la legge Bersani influenza l’assicurazione auto

Nel corso degli ultimi anni l’assicurazione auto è stata caratterizzata da alcuni cambiamenti molto importanti. Uno tra questi è stato, per esempio, il cosiddetto indennizzo diretto: in caso di incidente, anche se non si è responsabili, il risarcimento del danno si può chiedere direttamente alla propria compagnia assicurativa e non a quella della persona che ha provocato il sinistro.

L’innovazione più grande è stata però rappresentata dalla Legge Bersani, entrata in vigore nel 2007. La legge si lega in modo diretto ai casi nei quali si vuole intestare la polizza auto a una persona diversa dal proprietario, come escamotage per pagare di meno sull’assicurazione stessa.

Si tratta di una procedura che perde completamente senso e valore nella misura in cui:

  • la legge Bersani permette di assicurare un veicolo con la stessa classe di merito di un altro veicolo già assicurato, se appartenente allo stesso nucleo familiare,
  • tornando all’esempio del neopatentato, la classe di merito di partenza per una persona che contrae un’assicurazione auto per la prima volta è la quattordicesima;
  • la legge Bersani ha dato la possibilità ai neoassicurati di partire dalla classe di merito più vantaggiosa presente in famiglia, quindi per esempio quella del padre o della madre.

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In questo modo si può ben intuire come non abbia alcun senso andare alla ricerca di un intestatario diverso rispetto al proprietario del mezzo: anche il giovane patentato che ha avuto la fortuna di ricevere una macchina per i suoi 18 anni potrà sottoscrivere una polizza RC auto e avere accesso alla classe di merito di uno dei suoi genitori.

La classe di merito viene così ereditata nel momento in cui risulta essere più conveniente rispetto a quella alla quale si avrebbe altrimenti accesso. Ci sono, però, dei requisiti che devono essere rispettati per poter rientrare nei vantaggi introdotti dalla legge Bersani:

  1. può essere applicata soltanto sulle nuove auto, anche quelle usate, quindi sui mezzi che non sono mai stati assicurati in precedenza;
  2. il veicolo deve essere inoltre lo stesso rispetto a quello posseduto dalla persona che ha la classe di merito più vantaggiosa in famiglia.
si può intestare l'assicurazione a un'altra persona?

Intestare l’assicurazione auto: cosa cambia con la RC auto familiare

Un altro passo avanti rispetto alla già modernissima e apprezzatissima legge Bersani, che è stata una vera e propria manna dal cielo per le famiglie italiane da sempre abituate a possedere più di un veicolo in famiglia, è la cosiddetta RC auto familiare, in vigore dal 16 febbraio 2020.

Una novità che allarga ancor di più lo spettro nel quale la classe di merito familiare può essere ereditata: la nuova RC auto familiare ha infatti ampliato i requisiti previsti dalla legge Bersani. Nella pratica:

  • la classe di merito più vantaggiosa presente nello stesso nucleo familiare potrà essere trasferita anche tra veicoli che appartengono a tipologie differenti, quindi per esempio da auto a moto;
  • la miglior classe di merito maturata su un altro veicolo di proprietà di un membro della famiglia potrà essere trasferita non solo sui nuovi veicoli e dunque sulle nuove assicurazioni, ma anche sulle polizze già esistenti, che devono essere rinnovate. La condizione è che sull’attestato di rischio non siano presenti incidenti con responsabilità esclusiva o principale verificatisi negli ultimi 5 anni.

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Intestare l’assicurazione auto – Domande frequenti

Posso intestare la macchina a me e l’assicurazione a mio padre?

La legge non vieta in alcun modo di poter intestare la macchina a una persona, per esempio al figlio che ha appena preso la patente, e l’assicurazione auto al genitore. Questa pratica non è comunque consigliata poiché, grazie alla legge Bersani, il figlio al quale viene comprata una nuova auto può già ereditare la classe di merito acquisita da uno dei genitori.

Si può intestare l’assicurazione auto a persona diversa dal proprietario?

L’assicurazione auto può essere intestata anche a una persona che non sia il proprietario del veicolo. Nel concreto, non si tratta di una pratica consigliata perché i vantaggi che ne derivano non sono reali.

Cos’è l’RC auto familiare?

L’RC auto familiare, in vigore dal 16 febbraio 2020, rappresenta un’estensione della legge Bersani: permetterà infatti ai membri di una famiglia di ereditare la classe di merito più vantaggiosa tra quelle maturate sui veicoli già assicurati in famiglia, che sarà valida sia sulle nuove polizze RC auto sia su quelle che dovranno essere rinnovate. In più, sarà possibile trasferire la classe di merito più vantaggiosa, per esempio quella del genitore, a prescindere dalla tipologia di veicolo in questione

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Gregorio Gentile
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