Decurtazione punti patente: le tabelle

Il bollo auto è la tassa che deve essere pagata per il possesso di un’autovettura iscritta al Pubblico Registro Automobilistico: è una tassa annuale, che non è legata all’effettivo utilizzo del veicolo.
Si tratta di una tassa che va alla Regione, tranne per il caso delle Regioni a statuto speciale, per le quali viene gestita dagli uffici locali dell’Agenzia delle Entrate. Il bollo deve essere solitamente pagato entro il mese successivo a quello dell’immatricolazione del veicolo, tranne nei casi di Piemonte e Lombardia, nelle quali il bollo può essere pagato nelle seguenti date:
Di seguito saranno presentate le novità che sono state introdotte nel 2021 per alleviare i disagi creati dell’emergenza coronavirus.
Dal 30 giugno 2020 il bollo auto può essere pagato con il sistema PagoPa, che permette di effettuare pagamenti verso la Pubblica Amministrazione.
Si tratta di una piattaforma alla quale si potrà avere accesso non solo sul sito della Pubblica Amministrazione, ma anche tramite l’applicazione dedicata.
PagoPa è un sistema che viene già utilizzato per il pagamento di:
In questo modo, i soldi pagati dagli automobilisti finiscono direttamente nelle casse della Regione, a prescindere dal luogo dal quale viene effettuato il versamento.
È possibile pagare tramite PagoPa presso:
Tra le novità più importanti ci sono poi:
Gli sconti previsti nel 2021 sul bollo auto non interesseranno allo stesso modo tutte le Regioni. Si annoverano quelli applicati:
Restano in vigore le misure esistenti da tempo, ovvero:
Ci sono alcune categorie di soggetti che in Italia non devono pagare il bollo auto. Si tratta nello specifico di:
Come anticipato, le esenzioni spettano anche in caso di:
In seguito a una sentenza della Corte Costituzionale del 20 maggio 2019, è stato dato alle singole Regioni in diritto di introdurre eventuali esenzioni del bollo auto per altre tipologie di soggetti, purché siano stabilite nel rispetto delle norme statali.
Ad eccezione di Lombardia e Piemonte, della quali abbiamo già parlato, ecco quali sono tutte le scadenza relative al bollo auto 2021, che per legge deve essere pagato entro l’ultimo giorno del mese successivo a quello dell’immatricolazione del veicolo.
Mese in cui è scaduto il bollo | Termini per il pagamento |
Dicembre 2020 | Dal 1° al 31 gennaio 2021 |
Gennaio 2021 | Dal 1° al 28 febbraio 2021 |
Aprile 2021 | Dal 1° al 31 maggio 2021 |
Maggio 2021 | Dal 1° al 30 giugno 2021 |
Luglio 2021 | Dal 1° agosto al 1° settembre 2021 |
Agosto 2021 | Dal 1° al 30 settembre 2021 |
Settembre 2021 | Dal 1° al 31 ottobre 2021 |
Dicembre 2021 | Dal 1° al 31 gennaio 2022 |
Tra gli obiettivi del Governo rientra anche quello di tentare di ridurre l’utilizzo di veicoli molto inquinanti, attraverso l’introduzione di quella che si può considerare come una tassa sulle auto che inquinano di più, ovvero quelle che immettono quantità di CO2 eccessive nell’aria. L’intenzione si lega a un progetto più ampio, che è stato riassunto nel protocollo “Aria pulita”.
In altri termini, misure che sono già in vigore in altri settori, quali l’ecotassa o gli ecoincentivi statali che cercano di incentivare la diffusione di una cultura green e di spingere sul risparmio energetico, saranno estese anche al bollo auto.
Si tratterà di una sorta di bonus malus ambientale sulle auto. Bisognerà stabilire, a tendere, i parametri da prendere in considerazione per definire quali sono i veicoli più inquinanti, sui quali dovrà essere applicata una maggiore tassazione. Nelle intenzioni del Governo c’era già l’idea di colpire i veicoli di classe Euro 3 o quelli di classe inferiore, introducendo degli aumenti del bollo proprio in relazione al livello di inquinamento prodotto da queste auto.
Chi ha ricevuto una cartella di pagamento per il bollo auto non pagato nel 2020 potrà scegliere di rimediare:
Il condono del bollo auto 2020 è previsto per le cartelle fino a 1.000 euro, che sono state notificate fra il 2000 e il 2010 e cancellate dal Decreto Fiscale 2019.
Con la rottamazione, invece, sarà possibile pagare quanto dovuto senza dover incorrere in sanzioni: lo si potrà fare in un massimo di 10 rate di uguale importo, da corrispondere in 5 anni, con un tasso di interesse al 2%.
Nel caso di noleggio a lungo termine, l’incasso del bollo auto non spetta alla regione nella quale ha sede la società di noleggio, ma alla regione di residenza dell’utilizzatore del veicolo.
Da un lato questa soluzione potrebbe essere l’ideale per limitare il problema della concorrenza fiscale in atto tra le varie Regioni, ma dall’altro costituirebbe un problema di gestione per chi si occupa del noleggio: le società potrebbero infatti ribellarsi alla nuova regola e costringere i clienti a occuparsi in autonomia del pagamento del bollo, mentre ciò che contraddistingue il noleggio è proprio il fatto che sia il noleggiatore a occuparsi della gestione del veicolo e, dunque, anche del bollo.
Il superbollo è una tassa aggiuntiva di 20 euro per ogni kW in più una volta superati i 185 kW e per il 2021 non è stata ancora abolita: l’importo del superbollo diminuisce, con l’applicazione di uno sconto, all’aumentare dell’età del veicolo.
La cifra da pagare per il bollo auto viene calcolata sulla base dei kW, che indicano la potenza del motore: si tratta di un dato che viene indicato sul libretto di circolazione.
La riduzione dell’importo da pagare è pari al 40%, 70% e 85% rispettivamente dopo 5, 10 e 15 anni dall’immatricolazione dell’auto. Dopo 20 anni non è dovuto alcun importo.
Per sapere a quanto ammonta il bollo da pagare per il 2021, basta andare sul sito di ACI o dell’Agenzia delle Entrate e inserire alcuni dati, quali la targa del veicolo o i kW.
Si tratta di una tassa legata al possesso di un’auto: scopri quando deve essere pagata.
Sono diverse le modalità che permettono di pagare il bollo auto: ecco quali sono e cos’è il sistema PagoPa.
Il bollo auto deve essere pagato entro l’ultimo giorno del mese successivo rispetto a quello in cui è stato immatricolato il veicolo: clicca per conoscere tutte le scadenze 2021.