Quanto tempo può durare la custodia cautelare
Qual è la durata massima della misura cautelare nota come custodia cautelare o carcere preventivo: ecco quali sono i termini indicati nel Codice di procedura penale.
- La forma più grave di misura cautelare che può essere applicata nell’ordinamento giuridico italiano è la custodia cautelare in carcere, che prende anche il nome di carcerazione preventiva.
- Si tratta di una misura che trova disciplina giuridica all’articolo 285 del Codice di procedura penale.
- Quale può essere la sua durata massima? Come si calcola la decorrenza dei termini? In questa guida sarà analizzato il funzionamento della custodia cautelare, con un focus sulla sua durata.
Quando si applica la custodia cautelare
La custodia cautelare non è altro che la privazione della libertà della persona imputata prima della sentenza di condanna. Viene disposta:
- dal GIP nel caso delle indagini preliminari;
- dal GUP nel caso dell’udienza preliminare;
- dal giudice competente durante il processo.
La custodia cautelare viene applicata come extrema ratio, ovvero nelle situazioni in cui non è possibile procedere con le altre misure cautelari previste dalla legge.
In alternativa alla carcerazione preventiva, potrà essere applicata la custodia cautelare domiciliare, in base alla quale il luogo dell’arresto dell’imputato potrà essere:
- la sua abitazione;
- un altro luogo di privata dimora;
- un istituto di cura o di assistenza;
- una casa famiglia protetta.
Vuoi una consulenza legale sull'argomento? Chiedi Gratis ad un Avvocato
- +3000 avvocati pronti ad ascoltarti
- Consulenza Legale Online - Telefonica, in webcam, scritta o semplice preventivo gratuito
- Anonimato e Riservatezza - La tua consulenza verrà letta solo dall'avvocato che accetterà di rispondere
Quando non si può applicare la custodia cautelare
Ci sono alcune circostanze nelle quali si verifica l’inapplicabilità della misura cautelare del carcere preventivo, come per esempio quello in cui si ritiene che con la sentenza:
- potrà avvenire la sospensione condizionale della pena;
- potrebbe venire fuori una pena detentiva che non superi i 3 anni.
In aggiunta, la custodia cautelare non si potrà applicare su una donna incinta, su una madre con figli di età inferiore ai 3 anni (o di un padre, nel caso in cui non ci sia più la madre) o su un soggetto che superato i 70 anni di età.
Sono inoltre esenti da questa tipologia di misura cautelare anche:
- le persone affette da AIDS;
- chi è malato da grave deficienza immunitaria o da altre patologie gravi;
- tutti i soggetti che non rispondono più ai trattamenti e alle terapie che si applicano per curarli.
Durata della custodia cautelare
Quale può essere la durata della misura cautelare nota come carcere preventivo? La risposta dipende dalla diversa fase del procedimento.
Nei casi in cui venga applicato il giudizio abbreviato o la sentenza di applicazione della pena su richiesta delle parti dall’inizio della sentenza di esecuzione, la durata corrisponde:
- a 3 mesi, nel caso di pena edittale fino a 6 anni;
- a 6 mesi, nel caso di pena edittale compresa da 6 e 20 anni;
- a 1 anno, nel caso di pena edittale uguale o maggiore di 20 anni (compreso l’ergastolo).
I termini cambiano quando il giudizio abbreviato venga applicato a partire dall’ordinanza, come illustrato di seguito:
- durata di 3 mesi, nel caso di pena edittale fino a 6 anni;
- durata di 6 mesi, nel caso di pena edittale compresa da 6 e 20 anni;
- 9 mesi, nel caso di pena edittale uguale o maggiore di 20 anni (compreso l’ergastolo).
Calcolo termini custodia cautelare
Nella casistica in cui i termini vengano calcolati dall’emissione del provvedimento con il quale sia disposto il giudizio o la sopravvenuta esecuzione della custodia senza che sia stata pronunciata la sentenza di condanna di primo grado corrispondono a quanto riportato nella tabella che segue.
Termini | Tipologia di pena |
6 mesi | Pena edittale fino a 6 anni |
1 anno | Pena edittale tra 6 e 20 anni |
1 anno e 6 mesi | Pena edittale uguale o maggiore di 20 anni (compreso l’ergastolo) |
Ecco quali sono, invece, i termini tra la condanna di primo e secondo grado e tra la condanna di secondo grado e il giudicato.
Termini | Tipologia di condanna |
9 mesi | Condanna fino a 3 anni |
1 anno | Condanna tra 3 e 10 anni |
1 anno e 6 mesi | Condanna superiore a 10 anni (compreso l’ergastolo) |
Per gli altri gradi, la custodia cautelare è pari a:
- un massimo di 2 anni per una condanna fino a 6 anni;
- un massimo di 4 anni per una condanna compresa tra i 6 e i 20 anni;
- un massimo di 6 anni per una condanna superiore a 20 anni (che comprenda anche l’ergastolo).
Decorrenza dei termini
I termini della custodia cautelare possono essere prorogati nei casi in cui ci sia una perizia sullo stato mentale dell’imputato, oppure qualora vi siano esigenze cautelari che la rendano indispensabile.
Allo stesso tempo, nel caso in cui sia avvenuta la decorrenza dei termini, per la quale dovrebbe avvenire la scarcerazione dell’imputato, la custodia cautelare potrà anche essere ripristinata nei casi in cui quest’ultimo abbia trasgredito rispetto alle misure in vigore.
Termini di durata massima delle misure diverse dalla custodia cautelare
Per conoscere quali sia la durata massima delle misure cautelari che non siano il carcere preventivo bisogna fare riferimento all’articolo 308 del Codice di procedura penale, il quale stabilisce che:
“1. Le misure coercitive diverse dalla custodia cautelare perdono efficacia quando dall’inizio della loro esecuzione è decorso un periodo di tempo pari al doppio dei termini previsti dall’articolo 303.
2. Le misure interdittive non possono avere durata superiore a dodici mesi e perdono efficacia quando è decorso il termine fissato dal giudice nell’ordinanza. In ogni caso, qualora esse siano state disposte per esigenze probatorie, il giudice può disporne la rinnovazione nei limiti temporali previsti dal primo periodo del presente comma.
[2-bis. Nel caso si proceda per uno dei delitti previsti dagli articoli 314, 316, 316 bis, 316 ter, 317, 318, 319, 319 ter, 319 quater, primo comma, e 320 del codice penale, le misure interdittive perdono efficacia decorsi sei mesi dall’inizio della loro esecuzione.
In ogni caso, qualora esse siano state disposte per esigenze probatorie, il giudice può disporne la rinnovazione anche oltre sei mesi dall’inizio dell’esecuzione, fermo restando che comunque la loro efficacia viene meno se dall’inizio della loro esecuzione è decorso un periodo di tempo pari al triplo dei termini previsti dall’articolo 303].
3. L’estinzione delle misure non pregiudica l’esercizio dei poteri che la legge attribuisce al giudice penale o ad altre autorità nell’applicazione di pene accessorie o di altre misure interdittive”.
Durata misura cautelare – Domande frequenti
Per conoscere qual è la scadenza delle misure cautelari bisogna fare riferimento all’articolo 308 del Codice di procedura penale.
La custodia cautelare rappresenta l’extrema ratio, ovvero viene applicata in tutti i casi in cui non sia possibile procedere con le altre misure cautelari.
I termini di custodia cautelare variano in relazione alla diversa fase del procedimento: ecco cosa c’è da sapere in merito.
Vuoi una consulenza legale sull'argomento? Chiedi Gratis ad un Avvocato
- +3000 avvocati pronti ad ascoltarti
- Consulenza Legale Online - Telefonica, in webcam, scritta o semplice preventivo gratuito
- Anonimato e Riservatezza - La tua consulenza verrà letta solo dall'avvocato che accetterà di rispondere