Cos’è la rendita diretta per inabilità permanente INAIL
In cosa consiste la prestazione economica nota come rendita diretta per inabilità permanente, che viene erogata dall'INAIL? Scopriamolo insieme analizzando quali sono i soggetti ai quali è destinata.
- La rendita diretta per inabilità permanente è una prestazione erogata dall’INAIL.
- Spetta in caso di eventuali verificatisi prima del 25 luglio 2000.
- Non va incontro a tassazione IRPEF e viene erogata dal giorno successivo a quello della guarigione clinica.
La rendita diretta per inabilità permanente per gli eventi accaduti prima del 25 luglio 2000 è un contributo economico che si riceve nei casi di diminuita attitudine al lavoro.
Quest’ultima viene valutata in base alle tabelle allegate al T.U. 1124/1965.
Il beneficio viene erogato direttamente dall’INPS dopo l’accertamento del grado di inabilità: vediamo di seguito quali sono i requisiti che si dovranno possedere per ricevere tale rendita.
Requisiti rendita diretta per inabilità permanente
Si avrà diritto alla rendita in presenza delle seguenti condizioni:
- ci sia stato un infortunio sul lavoro o una malattia professionale;
- il grado di inabilità permanente sia compreso tra l’11% e il 100% (si dovrà fare riferimento alle tabelle allegate al Testo Unico).
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Caratteristiche e durata
Il contributo che si potrà ricevere consiste in un importo mensile non soggetto a tassazione IRPEF, il quale sarà erogato a partire dal giorno successivo a quello in cui è avvenuta la guarigione clinica.
Per quanto riguarda, invece, la sua durata, corrisponde a tutta la vita, a patto che:
- il grado di inabilità riconosciuta non scenda mai al di sotto dell’11%;
- la rendita non sia capitalizzata.
Cosa cambia per il lavoratore agricolo
Nel caso di lavoratore agricolo che abbia diritto a ricevere la rendita, si potrà richiedere la liquidazione in capitale se il grado di inabilità permanente sia compreso tra il 16% e il 20% (la percentuale dovrà essere accertata alla scadenza dei termini per la revisione).
Nell’ipotesi in cui, invece, il grado di inabilità permanente sia pari o superiore al 50%, e siano trascorsi almeno 2 anni dalla liquidazione della rendita (a specifiche condizioni e per investimenti migliorativi della propria attività), si potrà richiedere il riscatto della rendita.
Quest’ultima potrà riscattarla per intero nei casi in cui i postumi non siano suscettibili di modificazioni ed in misura non superiore alla metà, nell’ipotesi opposta.
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Integrazione della rendita diretta
Il titolare di rendita diretta potrà anche ricevere un’integrazione della rendita diretta nei casi in cui non sia scaduto l’ultimo termine revisionale. Quest’ultimo corrisponde a:
- 10 anni nel caso di infortuni sul lavoro;
- 15 anni per le malattie professionali.
La potrà ricevere il soggetto che è tenuto a sottoporsi a cure mediche e chirurgiche necessarie al recupero dell’attitudine al lavoro e dell’integrità psico-fisica.
Si tratta di un contributo:
- soggetto a tassazione IRPEF;
- che viene erogato per tutta la durata della cura;
- che viene calcolato integrando la quota giornaliera della rendita fino a un massimo del 75% della retribuzione media giornaliera degli ultimi 15 giorni di lavoro.
L’integrazione alla rendita diretta per inabilità permanente si potrà ricevere solo su invio di un’apposita domanda.
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Rendita diretta per inabilità permanente – Domande frequenti
La rendita per inabilità permanente è un contributo economico erogato dall’INAIL, l’Istituto nazionale Assicurazione Infortuni sul Lavoro, per sostenere le conseguenze irreversibili di un infortunio sul lavoro o di una malattia professionale.
La rendita diretta per inabilità permanente INAIL si calcola prendendo in considerazione due parametri: la componente biologica e quella patrimoniale.
Per il 2023, la rendita INAIL per inabilità permanente dovrebbe aumentare del 17%.
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