La Germania legalizza la cannabis per uso personale
La Germania diventa un Paese che non punisce l’uso delle canne, con una nuova legge che scardina la vecchia politica di repressione e contenimento.
La Germania potrebbe avere presto una delle leggi sul consumo di cannabis tra le più permissive in Europa. Il Parlamento tedesco ha infatti votato a favore della legalizzazione della cannabis, con 407 voti favorevoli.
A partire dal 1° aprile 2024 il possesso e la coltivazione di marijuana dovrebbero diventare legali per gli adulti entro determinati limiti. La nuova legge si pone importanti obiettivi: tutelare la salute, ridurre il mercato nero e limitare il consumo di cannabis tra gli adolescenti.
Come dichiarato da un portavoce del ministero della Salute La tutela della salute è quindi al primo posto in questa legge. Il ministero ha ripetutamente sottolineato che la precedente politica sulle droghe ha fallito e che dobbiamo trovare approcci alternativi.
Vediamo allora le regole in arrivo, quindi quali sono i quantitativi di cannabis che si potranno possedere per uso personale e quelli che sarà possibile coltivare, analizzando anche lo stallo della situazione italiana in materia.
Cannabis legale: il sì della Germania
La legge approvata in Germania prevede che sarà possibile:
- possedere fuori casa fino a 25 grammi di marijuana;
- avere fino a 50 grammi di cannabis a casa per uso personale, coltivando fino a un massimo di 3 piante (la coltivazione non dovrà essere di tipo commerciale).
Per chi rispetta i limiti di legge, eventuali condanne pregresse e procedimenti giudiziari in corso potranno essere cancellati. A proposito di depenalizzazione retroattiva, Heike Baehrens, del partito socialdemocratico tedesco, ha affermato:
A chi negli ultimi 50 anni ha consumato cannabis: oggi vi vogliamo dire che non siete criminali.
Viene inoltre prevista una soglia di tolleranza: non si viene puniti se si viene trovati in pubblico con 30 grammi di erba e con 60 a casa. Ai trasgressori dei limiti stabiliti dalla legge, si applicheranno comunque delle multe fino a un massimo di 30.000 euro.
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I cannabis social club
Una delle novità della nuova legge sulla cannabis consiste nell’istituzione dei cannabis social club: in ogni club potrà esserci un massimo di 500 iscritti. I soci potranno coltivare non per fini commerciali e consumare marijuana.
Ognuno di loro avrà diritto a:
- 50 grammi mensili;
- 25 grammi giornalieri.
I ragazzi di età compresa tra i 18 e i 21 anni potranno ottenere fino a un massimo di 30 grammi al mese. Il contenuto massimo di Thc (tetraidrocannabinolo) dovrà in questo caso essere pari al 10%.
Per diventare socio di un cannabis social club si dovrà pagare una tessera, che avrà un costo di 20 euro, al quale si aggiunge una quota mensile fissa di 5 euro. Al fine di limitare il turismo legato al consumo di erba, si dovrà inoltre avere la residenza in Germania. I club non potranno inoltre farsi pubblicità.
Secondo le previsioni dell’associazione Social Club tedeschi (CSCD) dovrebbe esserci un vero e proprio boom di iscrizioni. In un anno dovrebbero infatti aprire tra i 3.000 e i 4.000 club. Secondo il Governo, più cauto, ne apriranno invece intorno a 1.000 nel primo anno e 500 negli anni successivi.
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No cannabis zone: dove non si potrà fumare
Sarà vietato fumarsi uno spinello nel raggio di 100 metri di scuole, asili, parchi gioco o in prossimità dei centri sportivi. Sarà inoltre proibito nelle zone pedonali.
In un primo momento, la vendita (anche quella online) sarà vietata: sarà infatti libero il consumo, ma non il commercio. In un secondo momento sarà emanata una seconda legge sulla commercializzazione della cannabis, per un periodo sperimentale di 5 anni nei Comuni che ne faranno richiesta. La Germania non vuole trasformarsi in un grande porto della cannabis e diventare la nuova Amsterdam, ma regolamentare i consumi togliendo clientela al mercato nero.
La tutela della salute rimane una priorità: lo dimostra il fatto che la legge sia stata scritta proprio da Karl Lauterbach, ministro della Salute. Una legge libertaria e moderna, che trova la totale approvazione degli 1,3 milioni di consumatori regolari di cannabis e dei 3 milioni occasionali che ci sono in Germania.
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Le critiche
Le critiche alla nuova legge non si sono fatte mancare. Arrivano per esempio da parte della stessa magistratura, che si ritroverà a doversi occupare della depenalizzazione di 100.000 casi.
Il portavoce del Centro tedesco per la salute mentale (DZPG) ha poi sottolineato che non si dovranno comunque sottovalutare i rischi per la salute derivanti dal consumo eccessivo di cannabis. Queste le parole del portavoce Andreas Heinz:
La prevenzione e la protezione dei giovani sono indispensabili. Il cervello dei giovani è ancora in fase di sviluppo: anche un modico consumo prima dei 18 anni può contribuire a problemi a lungo termine e a malattie mentali come depressioni o psicosi. Pertanto, servono adeguate misure di protezione e offerte di aiuto precoce.
I prossimi passaggi saranno quindi l’entrata in vigore della legge – il 1° aprile 2024 – e l’autorizzazione ai cannabis club, a partire dal mese di luglio. La Germania diventerà così un osservato speciale: se la legge dovesse avere i risultati sperati rappresenterà infatti un esempio da emulare per tanti altri Paesi.
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Dove è legale la cannabis in Europa
Al momento, la cannabis per uso ricreativo in Europa è in vigore soltanto a Malta e in Lussemburgo. A Malta è possibile portare con sé fino a 7 grammi e coltivare un massimo di 4 piante in casa. In Lussemburgo, invece, il possesso in pubblico è legale, così come il consumo privato e la coltivazione fino a 4 piante.
Per quel che riguarda la super permissiva e avanguardista Olanda, il consumo/possesso di cannabis non punibile è inferiore ai 5 grammi. La proposta tedesca rappresenta una vera e propria innovazione in quanto rende possibile la coltivazione di cannabis in casa, rendendo però l’acquisto complicato.
I consumatori abituali saranno sicuramente avvantaggiati dalla nuova legge, mentre quelli occasionali (compresi i turisti) avranno difficoltà a comprarla, quantomeno nella fase iniziale. Secondo alcuni critici, questa peculiarità non farà altro che alimentare il già fruttuoso mercato nero.
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Cannabis legale in Italia
In Italia la questione cannabis legale è uno degli argomenti di divisione tra le forze politiche, impegnate in perenni scontri su un tema che genera spesso problemi più spinosi: basta pensare al sovraffollamento delle carceri o al blocco del sistema giudiziario.
Nel corso degli anni si sono susseguiti diversi tentativi di apertura contro il proibizionismo. Con il referendum abrogativo del 1993, per esempio, la detenzione di droghe per uso personale ha smesso di essere reato.
Nel 2016 è arrivata la definizione di cannabis light, con la legge n. 242, ovvero con un contenuto di Thc inferiore allo 0,2% e una tolleranza fino allo 0,6%. Questa tipologia di cannabis non ha un effetto psicotropo, ma produce una sensazione di rilassatezza per la presenza del Cbd.
Nel 2019, invece, le Sezioni Unite della Corte di Cassazione, con la sentenza n. 30475, hanno stabilito che non costituiscono reato le attività di coltivazione di minime dimensioni svolte in forma domestica. Orami è certo che proibire favorisce la violazione delle regole: staremo a vedere cosa succede ora che la Germania ha fatto la prima mossa in controtendenza.
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