DPCM 21 gennaio 2022 e nuovo decreto legge (comunicato stampa n. 57)
Quali sono le precisazioni contenute nel DPCM 21 gennaio 2022 e le norme inserite nel comunicato stampa n. 57 pubblicato dal Consiglio dei Ministri nella stessa giornata.
In seguito all’approvazione del decreto 7 gennaio 2022, sarà necessario presentare il Super Green Pass per poter accedere a una serie di attività, come per esempio mangiare seduti al tavolo di un ristorante, o consumare al bancone del bar.
Il DPCM 21 gennaio 2022 è stato emanato dal Governo per definire in modo più chiaro quali saranno i locali ai quali sarà possibile accedere senza il possesso del green pass.
Nello stesso giorno è stato anche rilasciato un comunicato stampa (n. 57) in merito ai sostegni concessi alle attività economiche e dei servizi sanitari e territoriali più colpite dalla pandemia, oltre che sulle nuove misure per il contrasto ai rincari nel settore energetico, che hanno contrassegnato l’inizio del 2022.
Di seguito sarà presentato il contenuto del comunicato stampa in questione e del DPCM 21 gennaio 2022, che è possibile scaricare cliccando sul link in basso.
DPCM 21 gennaio 2022: quando non serve il Green Pass
Il nuovo DPCM firmato dal Presidente del Consiglio Mario Draghi il 21 gennaio 2022 ha aggiornato le regole relative all’uso del green pass, definendo quali siano i servizi e le attività considerare essenziali e primarie della persona.
Sulla base di quanto indicato nel DPCM 21 gennaio 2022, non sarà obbligatorio il green pass per accedere alle attività di tipo:
- alimentare e prima necessità, come i supermercati;
- sanitario, quali farmacie e parafarmacie;
- veterinario;
- di giustizia, come caserme e uffici giudiziari (a questo proposito leggi le Nuove regole sull’obbligo di green pass per gli avvocati);
- di sicurezza personale.
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Comunicato stampa 21 gennaio 2022
Nella stessa giornata, è stato rilasciato un comunicato stampa titolato Misure urgenti in materia di sostegno alle imprese e agli operatori economici, di lavoro, salute e servizi territoriali, connesse all’emergenza da COVID-19, nonché per il contenimento degli effetti degli aumenti dei prezzi nel settore elettrico (decreto-legge).
Nella pratica, il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Mario Draghi e dei Ministri dell’economia e delle finanze Daniele Franco, dello sviluppo economico Giancarlo Giorgetti, del turismo Massimo Garavaglia, della transizione ecologica Roberto Cingolani, delle infrastrutture e della mobilità sostenibili Enrico Giovannini, delle politiche agricole alimentari e forestali Stefano Patuanelli, dell’istruzione Patrizio Bianchi, per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale Vittorio Colao, della salute Roberto Speranza e del lavoro e delle politiche sociali Andrea Orlando, ha approvato un decreto-legge con il quale sono state introdotte delle misure per sostenere le imprese, gli operatori economici, di lavoro, salute e servizi territoriali, danneggiate dall’emergenza da COVID-19, e per contenere le conseguenze dei rincari dei prezzi nel settore elettrico (il primo trimestre 2022 è stato infatti contrassegnato da aumenti delle bollette di luce e gas da record).
Sostegni per i settori in difficoltà
Ecco quali sono i settori colpiti pesantemente dalla pandemia sui quali il Governo interverrà con dei sostegni ad hoc:
- parchi tematici, acquari, parchi geologici e giardini zoologici;
- attività di organizzazione di feste e cerimonie, wedding, hotellerie, ristorazione, catering, bar-caffè e gestione di piscine;
- commercio dei prodotti tessili, della moda, del calzaturiero e della pelletteria, articoli di abbigliamento, calzature e articoli in pelle;
- turismo, alloggi turistici, agenzie e tour operator, parchi divertimenti e parchi tematici, stabilimenti termali;
- discoteche, sale giochi e biliardi, sale Bingo, musei e gestioni di stazioni per autobus, funicolari e seggiovie;
- spettacolo, cinema e audiovisivo;
- sport.
Interventi contro il caro bollette
Per il primo trimestre 2022 è stato stanziato un totale di 5,5 miliardi di euro per fronteggiare il caro bollette che ha colpito il nostro Paese, con ripercussioni dirette sulle tasche delle famiglie. In particolare, il Governo era già intervenuto con un provvedimento anti-rincaro, stanziando 3,8 miliardi di euro: a questi ultimi, sono stati aggiunti ulteriori 1,7 miliardi. Quali sono stati gli interventi previsti?
Il primo consiste nell’azzeramento degli oneri di sistema sulle utenze con potenza disponibile pari o superiore a 16,5 kW da parte di ARERA, l’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente.
Tali utenze comprendono anche:
- quelle connesse in media e alta/altissima tensione;
- quelle per usi di illuminazione pubblica;
- quelle di ricarica di veicoli elettrici in luoghi accessibili al pubblico.
Contributo d’imposta per energivori
Per le imprese energivore, è stata prevista una parziale compensazione degli extra costi causati dall’eccezionale aumento del prezzo dell’energia.
In particolare, viene riconosciuto un contributo straordinario sotto forma di credito di imposta anche alle imprese che hanno subito un aumento del costo superiore al 30% rispetto allo stesso periodo nel 2019. L’importo sarà pari al 20% delle spese sostenute sull’energia elettrica acquistata e utilizzata nel primo trimestre 2022.
Extraprofitti rinnovabili
Un’altra misura riguarda gli operatori che stanno producendo energia senza sopportare gli effetti dell’eccezionale aumento del prezzo dell’energia: questi ultimi saranno vincolati a versare una differenza calcolata tenendo conto di prezzi equi prima della crisi. L’intervento avrà una durata limitata.
Tra il 1° febbraio 2022 e il 31 dicembre 2022 compreso, sarà applicato un meccanismo di compensazione a due vie sul prezzo dell’energia affidato al GSE, il Gestore dei Servizi Energetici su:
- l’energia elettrica prodotta da impianti fotovoltaici di potenza superiore a 20 kW che beneficiano di tariffe fisse derivanti dal meccanismo del Conto Energia, che non dipendono dai prezzi di mercato;
- sull’energia elettrica prodotta da impianti alimentati da fonte idroelettrica, geotermoelettrica ed eolica che non accedono a meccanismi di incentivazione tariffaria per differenza.
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