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Gestione Separata INPS: cos’è, iscrizione e aliquote contributive

La Gestione Separata INPS è il fondo pensionistico destinato ai lavoratori parasubordinati e a una consistente parte dei lavoratori autonomi. In questa guida analizziamo il suo funzionamento

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  • Devono iscriversi alla Gestione Separata INPS i liberi professionisti e i lavoratori parasubordinati di cui all’art. 2 della L. 335/1995 e successive modifiche.
  • L’iscrizione avviene attraverso il portale dedicato sul sito dell’INPS.
  • Le aliquote contributive sono state comunicate dall’INPS con circolare n. 27 del 2025.

La Gestione Separata INPS è una delle molteplici gestioni INPS, istituita con la riforma Dini (Legge n. 335/1995) e destinata ad erogare le assicurazioni sociali obbligatorie per i lavoratori cosiddetti “atipici“, in particolare i lavoratori autonomi o parasubordinati.

Scopo della riforma pensionistica era quello di assicurare la tutela previdenziale a categorie di lavoratori fino ad allora escluse, creando un apposito fondo pensionistico. Difatti, dal 1° aprile 1996, i soggetti privi di tutela pensionistica alla data del 30/03/1996 (data di entrata in vigore del decreto), sono stati soggetti all’obbligo di iscrizione alla Gestione Separata INPS.

Si tratta dunque di un fondo pensionistico pensato per assicurare le prestazioni assistenziali e previdenziali in via residuale a coloro che non sono lavoratori subordinati e non sono liberi professionisti iscritti a una cassa previdenziale autonoma (come possono essere gli ingegneri, i medici, gli avvocati, ecc.)

Per questo motivo, analizzare il funzionamento della Gestione Separata può essere utile anche per quelle particolari categorie di lavoratori che svolgono professioni “nuove”, che non hanno una cassa previdenziale autonoma, come può essere per esempio il social media manager o il copywriter.

Chi deve iscriversi alla Gestione Separata INPS?

Ai sensi dell’art, 2, comma 26 della Legge, 335/1995, hanno l’obbligo di iscriversi alla Gestione Separata INPS:

  1. i liberi professionisti per i quali non è stata prevista una specifica cassa previdenziale e i professionisti con cassa previdenziale autonoma, nel caso in cui svolgano attività non connesse a quella per la quale sono iscritti alla cassa previdenziale. Può essere il caso, ad es., di un ingegnere che contemporaneamente all’attività professionale svolge anche attività di lavoro dipendente;
  2. coloro che svolgono collaborazioni coordinate e continuative (c.d. co-co-co);
  3. i venditori a domicilio, ex art. 36, L. 426/71.

Con successive disposizioni di legge, è stato disposto l’obbligo di iscrizione alla Gestione Separata anche per:

  • i titolari di cariche sociali quali Presidente del CdA, amministratori di società, sindaci e revisori di società o enti pubbliche e privati;
  • i componenti di collegi e commissioni;
  • gli spedizionieri doganali non dipendenti (da gennaio 1998); 
  • i titolari di assegni di ricerca;
  • i titolari di borse di studio per la frequenza ai corsi di dottorato di ricerca; 
  • gli amministratori locali;
  • i titolari di reddito da lavoro autonomo occasionale superiore a 5mila euro annui; 
  • i medici con contratto di formazione specialistica;
  • i prestatori di lavoro occasionale accessorio;
  • i magistrati onorari confermati non esclusivisti;
  • i collaboratori coordinati e continuativi del settore sportivo dilettantistico.

Ti consigliamo di leggere anche Regime forfettario 2025: requisiti, limite fatturato e contributi INPS

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Come ci si iscrive alla Gestione Separata INPS?

La domanda per iscriversi alla Gestione Separata INPS va presentata online sul sito dell’INPS, alla pagina dedicata, attraverso il servizio “Domanda Iscrizione Parasubordinati“.

Dopo aver creato le proprie credenziali ed effettuato l’accesso sarà necessario:

  • selezionare il modulo d’iscrizione alla Gestione Separata;
  • compilare i campi richiesti;
  • confermare l’iscrizione e completare la registrazione;
  • stampare la ricevuta.

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Gestione separata INPS: quali sono le aliquote contributive?

Con la circolare INPS 30 gennaio 2025, n. 27, l’INPS ha comunicato le aliquote per il calcolo dei contributi dovuti nel 2025 dagli iscritti alla Gestione Separata. Vediamo di seguito le aliquote contributive per le principali categorie di lavoratori parasubordinati.

Tipo rapportoIVSMalattia Maternità ANFMaternità ex D.M. 12.7.2007DIS-COLLTotale
AMMINISTRATORE DI SOCIETÀ, ASSOCIAZIONE E ALTRI ENTI CON O SENZA PERSONALITÀ GIURIDICA  33,000,500,221,3135,03
SINDACO DI SOCIETÀ, ASSOCIAZIONE E ALTRI ENTI CON O SENZA PERSONALITÀ GIURIDICA  33,000,500,221,3135,03
REVISORE DI SOCIETÀ, ASSOCIAZIONE E ALTRI ENTI CON O SENZA PERSONALITÀ GIURIDICA  33,000,500,221,3135,03
LIQUIDATORE DI SOCIETÀ33,000,500,221,3135,03
COLLABORATORE DI GIORNALI, RIVISTE, ENCICLOPEDIE E SIMILI  33,000,500,221,3135,03
PARTECIPANTE A COLLEGI E COMMISSIONI  33,000,500,22 33,72
AMMINISTRATORE DI ENTI LOCALI (D.M. 25.5.2001)  33,000,500,22 33,72
DOTTORATO DI RICERCA, ASSEGNO, BORSA DI STUDIO  33,000,500,221,3135,03
CO. CO. CO. (CON CONTRATTO A PROGETTO/PROGRAMMA DI LAVORO/FASE)  33,000,500,221,3135,03
VENDITORE PORTA A PORTA  33,000,500,22 33,72
RAPPORTI OCCASIONALI AUTONOMI (LEGGE N. 326/2003 ART. 44)  33,000,500,22 33,72
COLLABORAZIONI COORDINATE E CONTINUATIVE PRESSO PP.AA.  33,000,500,221,3135,03
COLLABORAZIONI COORDINATE E CONTINUATIVE – D.LGS. N. 81/2015  33,000,500,221,3135,03
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Iscrizione gestione separata INPS: contributi liberi professionisti

In base a quanto previsto dalla menzionata circolare, l’aliquota contributiva complessiva dovuta alla Gestione separata dai liberi professionisti, ovvero i soggetti non assicurati presso altra forma di previdenza obbligatoria, è la seguente: 26,07%, formata da 25,00 IVS + 0,72 aliquota aggiuntiva + 0,35 ISCRO.

Massimale di reddito e minimale contributivo: cosa sapere

I contributi da versare alla gestione separata sono proporzionali al reddito, con alcuni limiti: il massimale di reddito e il minimale contributivo. Il massimale di reddito per il 2025 ammonta a 120.607 euro. Le aliquote per il 2025 si applicano quindi facendo riferimento ai redditi conseguiti dagli iscritti alla Gestione separata, fino al raggiungimento di tale somma.

Il minimale contributivo, cioè la somma minima di contributi da versare ogni anno invece ammonta a:

  • € 4.453,20 per chi applica l’aliquota al 24%;
  • € 4.837,29 per liberi professionisti con aliquota del 26,07%;
  • € 6.256,75 per collaboratori e figure assimilate con aliquota al 33,72%;
  • € 6.499,82 per collaboratori e figure assimilate con aliquota al 35,03%.

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Gestione separata INPS – Domande frequenti

A cosa serve la Gestione Separata INPS?

La Gestione Separata INPS è stata istituita al fine di garantire le prestazioni contributive e assistenziali a coloro che non sono lavoratori subordinati e non sono iscritti a casse previdenziali per le libere professioni.

I liberi professionisti devono iscriversi alla Gestione Separata INPS?

I liberi professionisti hanno l’obbligo di iscriversi alla Gestione Separata INPS solo se svolgono una professione per la quale non è prevista una specifica cassa previdenziale, oppure se svolgono attività che non rientrano in quelle connesse allo svolgimento della loro professione.

Come posso conoscere l’aliquota contributiva da pagare alla Gestione Separata INPS?

Per conoscere la propria aliquota contributiva si può consultare la circolare INPS 30 gennaio 2025, n. 27, con la quale sono state comunicate le aliquote contributive per tutti i soggetti obbligati all’iscrizione alla gestione separata, aggiornate al 2025.

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Avv. Rossella Russo
Esperta di diritto del lavoro e della previdenza sociale
L’Avv. Rossella Russo ha conseguito la laurea in Giurisprudenza presso l’Università degli studi di Napoli Federico II nel dicembre 2018 ed è iscritta all’albo degli Avvocati del Foro di Santa Maria Capua Vetere dal 2022. Nel 2023, ha frequentato il Master di II livello in diritto del lavoro presso l’Università degli Studi di Roma – La Sapienza. Si dedica principalmente al diritto del lavoro e della previdenza sociale e ha collaborato con studi legali operanti nel settore in ambito nazionale ed internazionale. Si occupa inoltre di diritto civile, con riferimento in particolare alla contrattualistica, risarcimento danni e tutela dei consumatori.
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