Fine stato di emergenza: le nuove regole dal 1° aprile 2022

PNRR è l’acronimo di Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, un programma di investimento e riforme articolato in 6 missioni, che mira al rilancio economico del nostro Paese attraverso un articolato programma di interventi, investimenti e riforme.
L’agenda delle riforme riguarderà in particolare:
Citando le parole di Mario Draghi L’Italia deve combinare immaginazione, capacità progettuale e concretezza, per consegnare alle prossime generazioni un Paese più moderno, all’interno di un’Europa più forte e solidale.
Il PNRR è stato approvato nel rispetto dei 6 pilastri del Next Generation EU per quel che riguarda le quote d’investimento relative ai progetti green (37%) e a quelli digitali.
I fondi totali stanziati ammontano a 191,5 miliardi di euro, suddivisi nelle 6 missioni indicate di seguito.
Missione | Investimento |
1. Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura | 40,32 miliardi |
2. Rivoluzione verde e transizione ecologica | 59,47 miliardi |
3. Infrastrutture per una mobilità sostenibile | 25,40 miliardi |
4. Istruzione e ricerca | 30,88 miliardi |
5. Inclusione e coesione | 19,81 miliardi |
6. Salute | 15,63 miliardi |
Al fine di finanziare ulteriori interventi, è stato anche approvato un Fondo complementare, pari al valore di 30,6 miliardi di euro. Nel complesso, i fondi previsti dal PNRR corrispondono a 222,1 miliardi di euro.
Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza prevede 10 progetti di investimento da parte del Ministero dello sviluppo economico e un progetto di riforma riguardante la revisione del codice della proprietà industriale.
Ogni progetto si pone l’obiettivo di realizzare delle Raccomandazione specifiche della Commissione europea e, al contempo, di rafforzare il potenziale di crescita del nostro Paese.
Nel concreto, si porranno le basi per lo sviluppo duraturo e sostenibile dell’economia italiana, favorendo la velocità di esecuzione dei progetti tramite la semplificazione degli strumenti, in modo da generare un incremento della produttività.
I progetti della missione Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura mirano a portare innovazione dal punto di vista digitale, spingendo il Paese verso il miglioramento delle infrastrutture e la trasformazione dei processi produttivi.
Sono stati stanziati:
Tra gli investimenti strategici rientrano anche i progetti innovativi per le filiere del Made in Italy e la riforma sulla proprietà industriale, attraverso l’elaborazione di una strategia pluriennale che promuova la cultura dell’innovazione e gli strumenti di protezione e valorizzazione della proprietà industriale.
I progetti della missione Rivoluzione verde e transizione ecologica mirano a favorire la transizione verde, focalizzando gli sforzi su:
Sarà inoltre supportato lo sviluppo di startup innovative nel settore della transizione ecologica tramite la creazione del Green Transition Fund (GTF), gestito da CDP Venture Capital, rivolto ai settori delle rinnovabili, dell’economia circolare, della mobilità, dell’efficienza energetica, dello smaltimento dei rifiuti, dello stoccaggio di energia e affini.
Questa missione mira alla costruzione, entro 5 anni, di nuove strade, ferrovie, porti e aeroporti, più sicuri e sostenibili, in tutto il Paese.
Per esempio, si punterà:
La missione Istruzione, formazione e ricerca cercherà di migliorare le competenze presenti in Italia, incrementando gli investimenti in ricerca e sviluppo, e di cogliere le nuove sfide ambientali e tecnologiche.
Si punterà su:
Tra gli obiettivi di questa missione si annovera il rafforzamento e l’avvio di nuova imprenditorialità femminile, attraverso il Fondo Impresa Donna, previsto nella legge di Bilancio 2021.
Tra gli interventi previsti, ci sono:
Si punterà poi di sul rafforzamento delle ZES – Zone Economiche Speciali – e dei servizi nelle aree interne, con infrastrutture dedicate ai soggetti fragili, una maggiore autonomia per le persone con disabilità, un Piano Area Terremoti, la rigenerazione urbana dei Comuni con più di 15.000 abitanti, la ristrutturazione di 200 beni confiscati alle mafie, la realizzazione di oltre 6.400 km di strade rese più sicure, grazie al Programma Strategia Nazionale Aree Interne.
La missione dedicata all’ambito della salute mira al miglioramento del Sistema Sanitario Nazionale, al fine di rendere le infrastrutture più moderne, digitali e inclusive, garantire equo accesso alle cure, rafforzare le campagne di prevenzione e promuovere la ricerca.
In tal senso, è stato previsto:
I contenuti del PNRR sono stati inoltre integrati dal PNC, Piano Nazionale Complementare, per il quale sono stati stanziati altri 30,6 miliardi di risorse nazionali.
Il PNC è complementare dal punto di vista:
Nello specifico, sono stati individuati 30 interventi, suddivisi in 24 programmi del Piano, finanziati esclusivamente dal PNC, e 6 programmi cofinanziati con il PNRR.
Le riforme previste dal PNRR si prefiggono l’obiettivo rendere più equo, efficiente e competitivo il Paese. Fanno parte integrante del PNRR in quanto sono fondamentali per la realizzazione dei singolo interventi.
Ci saranno 3 tipologie di riforme:
La riforma della Pubblica Amministrazione fa parte delle riforme orizzontali: mira a sviluppare la capacità amministrativa a livello centrale e locale con il rafforzamento dei processi di selezione, formazione, promozione, mobilità dei dipendenti pubblici, lo snellimento della burocrazia, la digitalizzazione delle procedure amministrative.
I servizi della PA sono stati infatti ostacolati, negli ultimi anni, da problematiche di vario tipo, quali:
L’obiettivo principale di questa riforma sarà dunque la semplificazione di norme e procedure al fine di adeguarle alle esigenze dei cittadini e a un’amministrazione che possa essere più moderna ed efficiente – anche grazie al ricambio generazionale e alla riforma della carriere.
Rispetto ad altri Stati membri, il sistema della giustizia italiana funziona molto più lentamente, in particolare per quel che riguarda i tempi processuali. Lo evidenzia l’ultima relazione della Commissione europea per l’efficacia della giustizia (CEPEJ).
Si cercherà dunque di:
La riforma riguarderà le seguenti aree:
Il PNRR si basa su 6 missioni relative ai seguenti macrotemi: digitalizzazione, transizione ecologica, mobilità sostenibile, istruzione e ricerca, inclusione e salute.
I bandi PNRR sono aperti ad aziende, liberi professionisti ed enti della pubblica amministrazione, al fine di snellire le procedure burocratiche e favorire la digitalizzazione, lo sviluppo tecnologico, la sostenibilità e la ricerca.
Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza è il piano approvato dall’Italia per rilanciare l’economia e rendere il Paese più sostenibile e inclusivo.