Spese di riscaldamento in condominio: esempio e ripartizione

Le date, gli orari e le relative zone nelle quali accendere il riscaldamento sono disciplinate dal D.P.R. numero 412 del 1993, che include la possibilità da parte dei sindaci dei singoli Comuni di intervenire con le dovute eccezioni in caso di calamità naturali o emergenze eccezionali.
Mentre per alcune Regioni sarà già possibile accendere i riscaldamenti a partire dalla metà di ottobre – il 15 ottobre 2020 è la prima data ufficiale prevista – in altre sarà invece necessario attendere fino al 1° dicembre 2020.
In questa guida sarà presentato il calendario completo di tutte le date di accensione del riscaldamento 2020, quali sono i limiti orari e le temperature massime consentite e in cosa consistono le eventuali eccezioni.
D.P.R. 412/1993 prevede la suddivisione dell’Italia in zone, che sono state stabilite sulla base del clima e delle temperature medie: la normativa nazionale fissa qual è il periodo totale nel quale il riscaldamento potrà rimanere in funzione, quindi la data di accensione e quella di spegnimento.
Alla regola nazionale si affiancano poi i singoli regolamenti condominiali, che stabiliscono invece quali sono gli orari di accensione e spegnimento dei termosifoni, e che possono prevedere delle differenze tra riscaldamento autonomo e centralizzato.
A questo proposito leggi anche: “Come funziona il riscaldamento condominiale“.
Di seguito sarà elencato il calendario completo con tutte le zone climatiche e le relative date di accensione del riscaldamento 2020.
Nei Comuni che fanno parte della zona E sarà possibile accendere il riscaldamento a partire dal 15 ottobre 2020.
Vi rientrano le seguenti città:
Nelle città in elenco il riscaldamento dovrà essere spento il 14 aprile 2021 e per tutto il periodo indicato potrà essere mantenuto acceso fino a un massimo di 14 ore al giorno.
I Comuni che fanno parte della zona D, nei quali il riscaldamento potrà essere accesso dal 1° novembre 2020 fino al 14 aprile 2021, per un massimo di 12 ore al giorno, sono:
In zona C è prevista la possibilità di accendere i riscaldamenti a partire dal 15 novembre 2020. I Comuni tenuti a rispettare tale data sono:
I riscaldamenti potranno restare accesi fino 31 marzo 2021 e il limite massimo giornaliero previsto è di 10 ore.
Nei Comuni che rientrano nelle zone A e B si dovrà attendere fino al 1° dicembre 2020 per poter accendere i riscaldamenti, i quali potranno restare accesi fino al 15 marzo 2020 in zona A e al 31 marzo 2020 in zona B.
I Comuni in questione sono:
A Lampedusa, Linosa e Porto Empedocle la durata massima giornaliera di accensione è di 6 ore, mentre negli altri Comuni in elenco arriva fino a 8 ore.
La zona F comprende i Comuni di Cuneo, Bolzano e Trento nei quali, in considerazione delle temperature rigide di questi luoghi, l’accensione del riscaldamento non prevede né date obbligatorie né limiti di orari e durata.
Ecco una tabella che riassume quanto detto nei paragrafi precedenti, con la suddivisione in zone e il relativo calendario di accensione dei riscaldamenti 2020/2021.
Zona | Comuni | Date e limiti |
A | Lampedusa e Linosa, Porto Empedocle | Dal 1° dicembre 2020 al 15 marzo 2021, per 6 ore al giorno |
B | Agrigento, Catania, Messina, Palermo, Siracusa, Trapani, Reggio Calabria e Crotone | Dal 1° dicembre 2020 al 31 marzo 2021, per 8 ore al giorno |
C | Imperia, Latina, Bari, Benevento, Brindisi, Cagliari, Caserta, Catanzaro, Cosenza, Lecce, Napoli, Oristano, Ragusa, Salerno, Sassari e Taranto | Dal 15 novembre 2020 al 31 marzo 2021, per 10 ore al giorno |
D | Genova, La Spezia, Savona; Forlì, Ancona, Ascoli Piceno, Firenze, Grosseto, Livorno, Lucca, Macerata, Massa Carrara, Pesaro, Pisa, Pistoia, Prato, Roma, Siena, Terni, Viterbo, Avellino, Caltanissetta, Chieti, Foggia, Isernia, Matera, Nuoro, Pescara, Teramo e Vibo Valentia | Dal 1° novembre 2020 al 14 aprile 2021, per 12 ore al giorno |
E | Alessandria, Aosta, Asti; Bergamo, Biella, Brescia, Como, Cremona, Lecco, Lodi, Milano, Novara, Padova, Pavia, Sondrio, Torino, Varese, Verbania, Vercelli, Bologna, Bolzano, Ferrara, Gorizia, Modena, Parma, Piacenza, Pordenone, Ravenna, Reggio Emilia, Rimini, Rovigo, Treviso, Trieste, Udine, Venezia, Verona, Vicenza, Arezzo, Perugia, Frosinone, Rieti, Campobasso, Enna, L’Aquila e Potenza | Dal 15 ottobre 2020 al 14 aprile 2021, per 14 ore al giorno |
F | Cuneo, Belluno e Trento | Nessun limite esistente |
Qualora si dovessero verificare delle situazioni climatiche fuori dalla norma, il sindaco del Comune colpito ha facoltà di apportare le opportune modifiche al calendario, anticipando la data di accensione o posticipando quella di spegnimento dei riscaldamenti, e variando anche i limiti di orario consentiti.
I limiti di orario non si applicano anche nei seguenti casi:
Per quanto riguarda, invece, le temperature massime fissate per legge sono:
Le fasce orarie del riscaldamento condominiale, invece, prevedono:
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