Bonus dentista 2025: cos’è e come funziona
Da diverso tempo si sente parlare di bonus dentista: esiste veramente? Quali sono i requisiti da possedere per richiederlo? Facciamo chiarezza e cerchiamo di capire chi può davvero avere accesso a cure odontoiatriche gratuite.
- Il dentista può diventare una spesa importante, soprattutto nei casi in cui si dovrebbe affrontare un intervento fuori dal comune o portare avanti cure che durano mesi.
- In molti si sono dunque domandati se lo Stato abbia messo a disposizione delle famiglie con un reddito non particolarmente elevato un contributo per affrontare tale spesa, una sorta di bonus dentista.
- Il bonus dentista però non esiste, ma ci sono alcune possibilità che consentono di risparmiare sulle spese odontoiatriche o di averle gratis.
Esiste un bonus dentista? Dove si trova l’elenco dei dentisti che vi aderiscono sul sito del Ministero della Salute? Come richiederlo sul sito dell’INPS? Sono domande che circolano molto in rete, in cui si cercano delucidazioni sul cosiddetto bonus dentista.
La prima cosa da chiarire in merito è che lo Stato non ha ideato nessun contributo chiamato specificamente bonus dentista, nonostante se ne senta parlare con una certa frequenza.
Tale contributo, infatti, sarebbe una risorsa molto utile per affrontare una spesa considerevole come quella dei denti, a maggior ragione se si considera che – citando Raffaele Iandolo, presidente della Commissione Albo Odontoiatri (Cao) – il 70% delle famiglie italiane è scoperto in merito alle cure odontoiatriche.
Il motivo? La maggior parte dei servizi sono offerti da strutture e studi di privati, con costi ritenuti insostenibili dai più. Il dentista, che dovrebbe essere un professionista alla portata di tutti, si trasforma così quasi in un bene di lusso. Ci sono comunque dei modi per risparmiare sulle cure odontoiatriche: vediamo quali sono.
Bonus dentista: chi può ricevere cure gratis in Italia
Se è vero dunque che non esiste alcun bonus dentista, ci sono però delle possibilità offerte dal Sistema sanitario nazionale per poter usufruire di cure ortodontiche gratuite. In particolare, segnaliamo i LEA (livelli essenziali di assistenza) che sono riservati a bambini e ragazzi.
Si tratta di programmi di tutela della salute odontoiatrica durante l’età evolutiva – quindi negli anni compresi tra 0 e 14 – con controlli periodici effettuati per prevenire l’insorgere di malocclusioni o altre patologie.
Tra i check gratuiti, ci sono visite odontoiatriche, ma anche estrazioni, ablazioni del tartaro, radiografie, trattamenti odontoiatrici e interventi chirurgici. Ci si rivolge poi ai soggetti che si trovano in condizioni di vulnerabilità sanitaria.
Questi ultimi sono quei pazienti che, a causa di un problema odontoiatrico non trattato, potrebbero rischiare di aggravare la loro condizione, fino al decesso. Rientrano in questa categoria, i pazienti che:
- hanno uno stato di immunodeficienza grave;
- in attesa di un trapianto o post trapianto (fatta eccezione per quello di cornea);
- affetti da emofilia grave o da patologie oncologiche ed ematologiche in età evolutiva e adulta, o ancora con cardiopatie congenite cianogene.
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Bonus dentista sociale
Oltre alla vulnerabilità sanitaria, lo Stato considera anche la vulnerabilità sociale, ovvero la presenza di un gran numero di persone che non possono permettersi di sostenere una spesa odontoiatrica presso lo studio di un privato.
In questo caso, è compito delle amministrazioni locali quello di favorire l’accesso alle prestazioni dentistiche ai cittadini meno abbienti, che scelgono di non andare dal dentista solo perché non se lo possono permettere.
Qualora si volesse fare una visita dentistica tramite la prescrizione del proprio medico curante, quindi attraverso il Sistema Sanitario Nazionale, sarebbe necessario individuare un dentista sociale. L’Associazione Nazionale Dentisti Italiani (ANDI) riporta che in Italia ce ne siano circa 4.000.
Questi professionisti offrono assistenza sanitaria a prezzi ridotti e, in base al proprio reddito ISEE, anche gratuitamente. Il portale dell’ANDI può essere un buon punto di partenza per trovarne uno vicino casa. Anche sui siti delle ASL sono in genere presenti sezioni in cui vengono indicati i dentisti che offrono cure odontoiatriche a prezzi calmierati.
Quello che si consiglia di fare, comunque, è di cercare, sul sito dedicato alla salute della propria Regione di residenza, la presenza di eventuali agevolazioni e detrazioni, che potrebbero essere disponibili non solo per i bambini (es. per sostenere il costo dell’apparecchio per i denti), ma anche per gli adulti.
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Ticket sanitario
Ci sono poi i casi in cui si può beneficiare di prestazioni dentistiche gratuite, che possono prevedere unicamente il pagamento del ticket sanitario – più basso rispetto a una visita dentistica presso uno studio privato.
Ne fanno parte quelle casistiche in cui i controlli e i trattamenti ai denti hanno l’obiettivo di individuare neoplasie del cavo orale – quindi un tumore alla bocca – oppure si debba intervenire con urgenza per salvaguardare la salute del paziente, per esempio nel caso di emorragie gravi.
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Cure dentistiche e detrazioni fiscali
Tutti i soggetti che non rientrano nelle categoria che abbiamo citato finora potranno comunque recuperare parte dei soldi spesi dal dentista al momento della dichiarazione dei redditi, come spiegato dall’Agenzia delle Entrate.
Nello specifico, tutti i costi etichettabili come spese mediche – quindi anche quelli relativi alle cure odontoiatriche – possono essere portate in detrazione nella misura del 19% – fermo restando che la detrazione si applica solo sui costi che superano la franchigia di 129,11 euro annui.
La detrazione delle spese sanitarie non potrà superare il limite massimo di 6.197,48 euro. Inoltre, si ricorda che:
- è possibile detrarre gli apparecchi per i denti o le protesi dentarie, comprati o affittati;
- non è invece possibile portare in detrazione tutti quegli interventi dentistici che non siano di tipo sanitario, quindi che rientrino nell’accezione di trattamento estetico, come per esempio lo sbiancamento dei denti.
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Bonus dentista: quali contributi salute sono in vigore nel 2025?
Sono tante le famiglie che, in Italia, hanno un ISEE non particolarmente elevato. Non è dunque un caso che, solitamente, le agevolazioni e i contributi statali abbiano come requisito una determinata fascia ISEE: cercano infatti di rivolgersi veramente alle persone che si trovano in una condizione reale di disagio economico.
Il sistema sanitario italiano prevede come regola generale il pagamento di un ticket sanitario per:
- il codice bianco al pronto soccorso;
- le visite specialistiche;
- gli esami diagnostici;
- le cure termali.
Sono però previste delle esenzioni, come per esempio quella durante la gravidanza, oppure per:
- i cittadini che abbiano meno di 6 anni oppure più di 65 anni, qualora facciano parte di un nucleo familiare con un reddito non superiore a 36.151,98 euro annui;
- disoccupati e familiari a carico, con reddito più basso di 8.263,31 euro, e che può arrivare fino a 11.362,05 euro quando uno dei coniugi è a carico (a questo totale si devono poi aggiungere 516,46 per ogni figlio a carico);
- i titolari di pensione sociale o percettori di assegno sociale e familiari a carico;
- che riceve la pensione minima e abbia un’età superiore a 60 anni e familiari a carico (i requisiti di reddito sono gli stessi previsti nel caso dei disoccupati).
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Bonus psicologo
Analizzando, invece, i bonus di tipo sanitario disponibili per il 2025, possiamo intanto citare il cosiddetto bonus psicologo, ovvero il contributo statale per sostenere le spese relative a sessioni di psicoterapia con il quale sarà possibile ottenere un contributo per andare dallo psicologo fino a un importo massimo di 1.500 euro (sempre in base al proprio ISEE). Le domande per il 2025 possono essere presentate tra il 15 settembre e il 14 novembre.
Bonus sociale luce per disagio fisico
Ancora in vigore nel 2025 anche il bonus sociale luce per disagio fisico, il quale permette ai clienti domestici affetti da grave malattia o ai clienti domestici con fornitura elettrica presso i quali viva un soggetto affetto da grave malattia che richieda l’utilizzo di apparecchiature elettromedicali per il mantenimento in vita, di usufruire di uno sconto diretto sulla bolletta della luce.
Budget celiachia
Possiamo infine citare la presenza di un budget rivolto alle persone affette da celiachia, che sono dunque costrette a comprare alimenti senza glutine, con un prezzo solitamente più alto della media dei prodotti con il glutine.
Tale contributo varia in relazione al sesso e all’età e viene associato alla propria tessera sanitaria. Per ottenerlo ci si dovrà rivolgere alla propria ASL di appartenenza, con il relativo certificato medico attestante la celiachia. Per saperne di più, si consiglia di fare riferimento al sito della proprio Regione di residenza.
Bonus dentista – Domande frequenti
Il bonus dentista, in realtà, non esiste, quindi le informazioni su fantomatici contributi statali da 500 euro sono del tutto infondate.
In Italia non esiste un vero e proprio bonus dentista. Troviamo unicamente la possibilità di ricevere cure dentistiche gratuite in alcuni casi.
Alcune categorie di soggetti possono accedere alla cure dentistiche mutuali: clicca per sapere se potresti in qualche modo rientrarci.
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