Nuovo Reddito di cittadinanza 2023: requisiti, importi, ISEE
Quali sono i nuovi requisiti ISEE per accedere al reddito di cittadinanza INPS? Cosa sono GIL, GAL e PAL e quando entrano in vigore? Ecco come funzionerà e come richiedere le misure citate.
- Il vecchio Reddito di Cittadinanza nel 2023 si potrà percepire solo per 7 mesi.
- Ci sono però delle misure che lo sostituiranno, che prendono il nome di MIA.
- Nello specifico, si tratta di GIL, GAL e PAL.
Il Reddito di cittadinanza per come lo abbiamo conosciuto finora non ci sarà più dal 2024: i beneficiari del contributo statale lo riceveranno ancora per pochi mesi, durante i quali potranno utilizzare la relativa carta per fare acquisti.
In particolare, il contributo che prenderà il posto del Reddito di Cittadinanza si chiama MIA, acronimo di misure di inclusione attiva, con criteri leggermente differenti rispetto al RdC, già a partire dall’ISEE. Si tratta quindi di una serie di benefici, con caratteristiche differenti.
Abbiamo deciso di fare il punto della situazione e di riepilogare quanto si conosce fin qui in merito al nuovo reddito di cittadinanza, MIA, che sarà gestito, con il supporto dell’INPS, da un nuovo Sistema informativo per l’inclusione sociale e lavorativa (SIISL).
Chi può richiedere reddito di cittadinanza 2024?
In base a quanto emerso dalla bozza del decreto lavoro 2023, tra la fine dell’anno e il 2024, arriveranno 3 nuove misure:
- la garanzia per l’inclusione, GIL;
- la garanzia per l’attivazione lavorativa, GAL;
- la prestazione di accompagnamento al lavoro, PAL.
Di seguito, illustriamo brevemente le informazioni di cui disponiamo finora.
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1. GIL – Garanzia per l’inclusione
La GIL sarà attiva a partire dal 1° gennaio 2024: si tratta di un contributo pari a 500 euro al mese, valido per un massimo di 18 mesi. A tale somma si potrà integrare una quota di affitto di 280 euro, fino a un totale annuo massimo di 3.360 euro.
La Garanzia per l’inclusione si rivolge alle famiglia in cui sia presente almeno:
- una persona con disabilità;
- un minore;
- un over 60;
- un soggetto titolare di invalidità civile.
Per quanto riguarda il reddito ISEE, non dovrà essere superiore ai 7.200 euro annui, mentre il patrimonio immobiliare dovrà restare sotto di 30.000 euro. In aggiunta, sul conto corrente si dovranno avere meno di 10.000 euro.
Cosa ci sarà dopo il reddito di cittadinanza? Scopri di più su MIA
2. GAL – Garanzia per l’attivazione lavorativa
Anche la GAL sarà in vigore dal 1° gennaio 2024: si tratta di un aiuto di tipo personale, non familiare. Abbiamo raccolto le informazioni che la riguardano nella tabella che segue.
Nome misura | GAL – Garanzia per l’attivazione lavorativa |
Importo mensile | 350 euro 175 euro per il secondo richiedente nello stesso nucleo familiare |
Periodo di erogazione | 12 mesi (rinnovo non disponibile) |
A chi spetta | Persone di età compresa tra i 18 e i 59 anni che hanno un reddito inferiore alla soglia di povertà assoluta, ovvero inferiore ai 6.000 euro annui Entro 12 giorni dall’invio della richiesta, dovrà essere sottoscritto un Patto per il lavoro |
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3. Prestazione di accompagnamento al lavoro (PAL)
La PAL invece, ovvero la Prestazioni di accompagnamento al lavoro, sarà attiva già dal 1° settembre 2023: si rivolge agli attuali beneficiari del Reddito di cittadinanza, che potranno richiederla alla scadenza dello stesso.
Se non ricordi più quali fossero le caratteristiche del vecchio reddito di cittadinanza, leggi la nostra guida su Come funziona il RdC 2023
Devono però rispettare i seguenti requisiti:
- avere sottoscritto il Patto per il lavoro;
- essere stati inseriti nelle misure di politica attiva del lavoro, il cosiddetto programma GOL, che include per esempio il servizio civile e i lavori socialmente utili.
Il PAL corrisponde a un beneficio economico del valore di 350 euro, che diventano 175 a partire dal secondo componente che lo richiede nello stesso nucleo familiare.
Quindi, mentre le prime due misure saranno in vigore solo a partire dal 2024, la PAL sarà una misura provvisoria disponibile fino al 31 dicembre 2023, per sostenere tutti i soggetti che resteranno scoperti – ovvero ai quali il reddito di cittadinanza scade prima della fine dell’anno.
Il Reddito di Cittadinanza per come lo conoscevamo, invece, resterà in vigore fino al 31 dicembre 2023 per tutte le famiglie in cui sia presente almeno un minore, un over 60, un disabile. Dal 2024, poi, queste famiglie potranno accedere alla GIL.
Le modalità per poter fare domanda e ricevere la PAL saranno rese note in un secondo momento, con un apposito decreto attuativo. Sono comunque note le tempistiche: la scadenza per presentare la richiesta di PAL è di 30 giorni dalla decadenza del RdC.
Rischia di essere escluso dal nuovo Reddito di cittadinanza ogni soggetto considerato “occupabile”.
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Nuovo Reddito di Cittadinanza: cosa cambia
Oltre a quanto detto fin qui, un cambiamento molto significativo che il Governo attuale vorrebbe mettere in pratica si lega all’efficientamento dei controlli.
Ci saranno pertanto controlli più rigidi sull’erogazione di GAL, PAL e GIL e sulle eventuali condizioni che potrebbero determinarne la decadenza.
In particolare, il personale che si occupa dei controlli dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro potrà accedere:
- a tutte le informazioni e alle banche dati INPS;
- alle informazioni relative ai requisiti e alle condizioni di accesso e mantenimento di ogni contributo.
Dovrebbe inoltre anche essere messo a punto un piano triennale di contrasto alla percezione irregolare della Garanzia per l’inclusione, nel quale saranno inserire le misure effettive applicate e la strategia di monitoraggio e verifica che gli ispettori saranno tenuti a seguire.
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Nuovo Reddito di cittadinanza e sanzioni penali
Saranno inoltre previste delle pene più severe per i cosiddetti furbetti del nuovo RdC, ovvero:
- la reclusione da 1 a 3 anni per l’omessa comunicazione di un’eventuale variazione del proprio reddito o patrimonio (e di altre condizioni da possedere per poter avere accesso in modo lecito al beneficio) ;
- la reclusione da 2 a 6 anni nel caso di false dichiarazioni, per esempio quelle relative all’ISEE.
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Nuovo reddito di cittadinanza – Domande frequenti
Il MIA comprende una serie di differenti misure che entreranno in vigore in momenti differenti. La prima è la PAL, in vigore dal 1° settembre 2023: clicca per saperne di più.
Il nuovo Reddito di Cittadinanza prende il nome di MIA.
Nel 2023 sarà possibile ricevere il reddito di cittadinanza per un periodo massimo di 7 mesi, fatta eccezione per alcuni nuclei familiari: scopri di più nel nostro articolo sul nuovo reddito di cittadinanza.
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