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ANAC è l’acronimo di Autorità Nazionale Anticorruzione con riferimento all’ambito della Pubblica Amministrazione, un settore che, in Italia, è ampiamente colpito dal fenomeno, sia ai vertici amministrativi, sia a livello dei singoli funzionari che accettano denaro o favori per motivazioni di diverso tipo.
L’ANAC è stata istituita per combattere il radicamento della corruzione con l’obiettivo prioritario di allontanare la sua diffusione negli ambienti della Pubblica Amministrazione. L’attività dell’autorità si basa sul coinvolgimento non solo delle Pubbliche Amministrazioni, ma anche su quello delle aziende che intrattengono rapporti con esse, come per esempio quelle che partecipano agli appalti pubblici.
In questa guida sarà illustrato nel dettaglio qual è il ruolo specifico dell’ANAC, in quali ambiti interviene e come funziona nel dettaglio la sua organizzazione.
L’ANAC per come la conosciamo oggi è stata introdotta dal DL 90/2014, ma le sue funzioni vengono disciplinate anche dalla L. 190/2012, dal d.lgs. 33/2013 e dal d.lgs. 50/2016. Si tratta di un ente pubblico con funzioni amministrative di tipo:
L’Autorità Nazionale Anticorruzione opera in modo autonomo rispetto a quelli che sono i poteri dello Stato, riuscendo così a essere oggettiva e imparziale nella sua lotta alla corruzione.
Tra le funzioni dell’ANAC sono confluite quelle di:
Nella pratica sono tre i livelli di azione dell’autorità:
Dal punto di vista strutturale, sono due gli organi che compongono l’ANAC:
Nel periodo compreso tra il 2014 e il 2020 (DPR 11 luglio 2014), il Consiglio dell’Autorità era composto dai seguenti membri:
I docenti facenti parte della Camera arbitrale nominata il 10 febbraio 2015 sono invece:
Una delle principali funzioni dell’ANAC è quella di facilitare la nascita di contesti poco favorevoli alla corruzione, o comunque di individuare le cause e le motivazioni che portano alla sua proliferazione negli ambienti delle Pubbliche Amministrazioni.
Tra gli interventi necessari alla prevenzione e al contrasto del fenomeno rientra il Piano Nazionale Anticorruzione, un documento, che viene aggiornato di anno in anno, all’interno del quale sono contenute le direttive da attuare e gli adempimenti previsti dalla legge anticorruzione, ovvero la n. 3 del 16 gennaio 2019, contenente le “Misure per il contrasto dei reati contro la pubblica amministrazione, nonché in materia di prescrizione del reato e in materia di trasparenza dei partiti e movimenti politici”.
Fanno per esempio parte degli adempimenti:
L’ANAC dispone anche del potere di controllare l’operato delle Pubbliche Amministrazioni in relazione al rispetto delle misure in vigore. Ha infatti la facoltà di:
Si tratta di uno dei compiti svolti dall’ANAC e riguarda diverse tipologie di incarico: da quelli di vertice agli incarichi di responsabilità o dirigenziali. Dal punto di vista pratico, l’Autorità agisce con poteri di tipo:
Oltre a quanto detto finora, l’ANAC può avere anche una funzione di tipo consultivo, in base alla quale può essere chiamata a esprimere pareri sulle direttive e le circolari ministeriali riguardanti:
La trasparenza amministrativa è un concetto estremamente importante in quanto è l’elemento chiave per ridurre i fenomeni di corruzione all’interno delle Pubbliche Amministrazioni.
A questo proposito l’ANAC può intervenire controllando:
Infine, ma non per ordine di importanza, l’ANAC interviene nel campo dell’affidamento di contratti pubblici, che è un ambito nel quale la corruzione è in genere piuttosto elevata. L’ente agisce così per fare in modo che le risorse destinate alla realizzazione di un’opera o al finanziamento di un servizio pubblico non vengano erogate in modo improprio.
Il controllo da parte dell’autorità viene pertanto realizzato in tutte le fasi che riguardano i contratti pubblici: dal loro affidamento alla loro esecuzione. L’ANAC opera attraverso:
Oltre alle funzioni di verifica, l’ANAC può intervenire sul tema dei contratti pubblici con provvedimenti di vario genere che possano supportare le pubbliche amministrazioni a operare in trasparenza, senza commettere errori. Ecco quali sono i compiti dell’ente sotto questo punto di vista.
Funzione | In cosa consiste |
Funzione di supporto alle stazioni appaltanti | Si tratta di una vigilanza di tipo collaborativo con la quale si aiutano la stazioni appaltanti a predisporre gli atti in vista di una gara e nella gestione dell’intera procedura |
Funzione di regolazione | Consiste nel supportare le pubbliche amministrazioni attraverso linee guida e modelli, come dei bandi-tipo |
Funzione precontenziosa | Consiste nell’esprimere pareri sulle questioni nate nella fase di affidamento di un contratto pubblico |
L’autorità Nazionale Anticorruzione si occupa anche di gestire:
Il 31 gennaio 2019 è entrata in vigore in Italia la nuova legge anticorruzione che ha introdotto alcune misure per contrastare i reati contro la Pubblica Amministrazione. La nuova legge ha portato alcuni cambiamenti importanti in termini di:
Acronimo di Autorità Nazionale Anticorruzione, si tratta di un ente indipendente dallo stato che opera su tutto il territorio nazionale al fine di contrastare e ridurre gli episodi di corruzione all’interno delle Pubbliche Amministrazioni.
L’ANAC è impegnata in tre principali settori che riguardano l’organizzazione delle Pubbliche Amministrazioni, la trasparenza amministrativa e i contratti pubblici.
L’ANAC è formata da il consiglio dell’autorità, formato da 5 membri esperti in corruzione e gestione di una Pubblica Amministrazione, e la Camera Arbitrale, formata da professori universitari in diritto, che ha la funzione di supportare il primo organo.