Avviso bonario INPS: cos’è e come funziona la rateizzazione dei debiti
Quando arriva un avviso bonario INPS, cosa bisogna fare? Ecco come funziona la procedura di pagamento dei propri debiti tramite rateizzazione e quali passaggi prevede.
Un avviso bonario INPS è una comunicazione relativa a una irregolarità nei pagamenti di imposte e contributi previdenziali, alle quali si applicano gli eventuali interessi e le sanzioni previste dalla legge.
Potrebbe infatti capitare, in un momento di difficoltà economica, di non essere in regola con il versamento dei contributi previdenziali e assistenziali, accumulando così dei debiti nei confronti dell’INPS.
L’istituto è piuttosto rapido nell’individuare la presenza di omissioni nei versamenti: in tali casi, la prassi prevede l’invio di un avviso bonario rivolto ai soggetti debitori, che vengono invitati a pagare quanto dovuto.
Tale avviso non corrisponde alla comunicazione di addebito effettiva: rappresenta, quindi, un avvertimento nei confronti di contribuenti e sostituti di imposta. Vediamo cosa fare nell’ipotesi in cui se ne dovesse ricevere uno e come funziona la procedura che permette di rateizzare i debiti INPS.
Avvisi bonari: cosa sono
L’avviso bonario è una comunicazione con la quale al contribuente viene richiesto di regolarizzare la propria posizione debitoria e contributiva – si differenzia, pertanto, dall’avviso di addebito. Trattandosi di una comunicazione di irregolarità, al suo interno è contenuto il dettaglio delle voci dovute all’INPS.
Nel caso di mancato pagamento di quanto indicato entro 30 giorni, ci sarà l’avviso di addebito vero e proprio, il quale ha natura esecutiva e prevede l’iscrizione a ruolo dei contributi non versati e delle relative sanzioni.
Sarà possibile evitare la procedura di esecuzione forzata, che prevede l’assegnazione del carico debitorio all’Agenzia delle entrate-riscossione, pagando interessi e sanzioni ridotte e tramite la rateizzazione di quanto dovuto.
L’avviso bonario può anche essere oggetto di impugnazione qualora si ritenesse di non essere in una posizione debitoria nei confronti dell’INPS.
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Avviso bonario: rateizzazione
Qualora ci si trovasse nella situazione di avere debiti con l’INPS, si potrebbe ricorrere alla rateizzazione di tali debiti. La relativa domanda potrà essere presentata:
- online, sul sito dell’INPS, oppure su quello dell’Agenzia delle entrate-Riscossione nell’ipotesi in cui il debito fosse antico;
- tramite un intermediario abilitato.
La procedura di rateizzazione si rivolge al contribuente che ha maturato dei debiti nei confronti delle Gestioni amministrate dall’INPS, in particolare:
- datore di lavoro con dipendenti (pubblico e privato);
- lavoratori autonomi (artigiani e commercianti);
- datori di lavoro agricolo con dipendenti;
- lavoratori autonomi agricoli;
- committenti della Gestione Separata;
- liberi professionisti iscritti alla Gestione Separata.
La rateizzazione, invece, deve essere comprensiva di tutti i debiti contributivi in fase amministrativa maturati nei confronti di tutte le Gestioni amministrate dall’INPS, per i quali non sia stato effettuato il versamento con le modalità e nei termini previsti dalle Gestioni di competenza e che risultano denunciati dal contribuente e accertati alla data di presentazione dell’istanza stessa, come precisato sul sito dell’INPS.
Il debito, inoltre, potrà essere rateizzato solo se la domanda viene presentata in un momento in cui:
- l’avviso di addebito non sia ancora stato emesso;
- non sia stato attivato il recupero per mezzo degli uffici legali INPS o dell’Agenzia delle entrate-Riscossione.
Domanda di rateizzazione debiti INPS: come funziona
Prendiamo il caso degli avvisi bonari riguardanti la contribuzione fissa con scadenza febbraio, maggio, agosto e novembre 2022 nonché febbraio 2023 per i lavoratori autonomi iscritti alle Gestioni degli Artigiani e Commercianti.
Tali contribuenti hanno potuto presentare la domanda di rateizzazione per i propri debiti effettuando l’accesso al Cassetto previdenziale Artigiani e Commercianti e seguendo il percorso Domande Telematizzate > Dilazione.
La procedura richiede la compilazione di un form con le informazioni che seguono:
- dati anagrafici;
- numero codice fiscale e di partita IVA;
- un indirizzo PEC, e-mail o un numero di fax;
- la presa visione delle condizioni e dell’informativa sulla privacy;
- l’elenco dei debiti da inserire nella richiesta, con gli estremi identificativi di ciascuno, ovvero anno, tipo contributo, importo, scadenza;
- motivo del mancato versamento dei contributi.
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Si dovranno poi barrare le successive caselle del modulo online, con le quali il contribuente accetta e si impegna a seguire il piano di ammortamento, con il pagamento:
- della prima delle rate accordate, non oltre il termine assegnato con il piano di ammortamento, che determina l’attivazione della rateazione;
- delle rate scadute già scadute in relazione alle mensilità trascorse, qualora il pagamento della prima rata abbia una scadenza successiva a 15 giorni dalla data di presentazione della domanda;
- delle successive rate uguali e consecutive.
Basterà cliccare infine su Invia per inoltrare telematicamente la domanda di dilazione all’INPS.
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Debiti INPS: quante rate?
Per conoscere il piano di ammortamento, con indicati rate, importi, scadenze da rispettare, assieme al tasso di interesse applicato, basterà cliccare su Domande telematizzate > Esiti lavorazioni.
In merito al numero di rate in cui si possono suddividere i propri debiti, l’INPS ne concede fino a un massimo di 24. È data comunque la possibilità di richiedere una dilazione fino a 36 rate, che dovrà essere autorizzata dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali nei casi di:
- calamità naturali;
- procedure concorsuali;
- temporanea carenza di liquidità finanziaria causata da ritardato introito di crediti maturati nei confronti dello Stato, Enti Pubblici o P.A. o ritardata erogazione di contributi e finanziamenti pubblici previsti da legge o convenzione;
- crisi aziendale, riorganizzazione, ristrutturazione e riconversione aziendale;
- trasmissione di debiti contributivi agli eredi;
- carenza temporanea di liquidità finanziaria legata a difficoltà economico-sociali, territoriali o settoriali.
Le rate possono poi arrivare fino a 60 nei casi di:
- oggettiva incertezza dell’obbligo contributivo;
- fatto doloso del terzo.
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Avviso bonario INPS – Domande frequenti
In caso di mancata regolarizzazione della propria posizione debitoria e contributiva, dopo l’avviso bonario si riceve l’avviso di addebito.
Il mancato pagamento del contenuto dell’avviso bonario fa scattare l’avviso di addebito degli importi dovuti all’INPS.
I debiti con l’INPS hanno in genere un termine di prescrizione di 5 anni.
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