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Bonus bollette 2025 in busta paga: come funziona

Scopri come funziona il bonus bollette in busta paga per il 2025, quali sono le soglie di esenzione fissate dalla legge di bilancio 2025 e come si richiede.

bonus bollette busta paga

Tra le novità della legge di bilancio 2025, troviamo la proroga del bonus bollette in busta paga, ovvero di un contributo che consiste nel rimborso delle spese sostenute per luce, gas e acqua

La misura non deve essere confusa con il bonus bollette per disagio economico, che è invece uno sconto che viene applicato direttamente in bolletta dai fornitori e che è riservato alle famiglie con massimo 3 figli a carico e un reddito non superiore a 9.530 euro (oppure alle famiglie numerose, con almeno 4 figli a carico, e un reddito che non supera i 20.000 euro). 

Il bonus bollette in busta paga rientra tra i fringe benefit, le agevolazioni economiche esenti da imposta, che non contribuiscono ad aumentare il reddito, quindi la tassazione, del lavoratore. 

Chi sono i lavoratori dipendenti che potranno usufruire di questa tipologia di rimborso sulle bollette di luce, acqua e gas, che è stato esteso per tutto il triennio 2025-2027? Cosa bisogna fare per richiederlo? Vediamolo insieme. 

Bonus bollette dipendenti 2025: importi

Tra i fringe benefit previsti per il 2025, oltre al rimborso del canone di affitto fino a 5.000 euro e a quello sugli interessi del mutuo, rientra anche un rimborso sulle utenze domestiche, cioè sulle bollette di luce, gas e acqua.  

Il contributo è stato introdotto per la prima volta dal Decreto Legge n. 115 del 9 agosto 2022 (decreto Lavoro), mentre le condizioni per poterne usufruire sono state poi specificate dalla Circolare n. 35/E del 4 novembre 2022 dell’Agenzia delle entrate. 

Gli importi previsti variano in relazione alla composizione del nucleo familiare e corrispondono a:

  • 1.000 euro per i lavoratori che non hanno figli;
  • 2.000 euro per quelli che hanno figli a carico. 

Dato che queste soglie sono state fissate al fine di garantire la detassazione, se vengono superate dal datore di lavoro entrano a far parte del reddito imponibile dal lavoratore – che perde, pertanto, il beneficio fiscale. 

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bonus dipendenti 2025
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Rimborso bollette welfare 2025: a chi spetta

Il bonus utenze domestiche in busta paga può essere erogato per gli immobili a uso abitativo che siano posseduti o detenuti dal lavoratore dipendente, dal coniuge o dai familiari. 

Non importa se sia stata trasferita la residenza o il domicilio: la condizione da rispettare è che le spese di luce, acqua e gas siano state effettivamente sostenute. Per questo motivo, tali spese dovranno essere documentate

Il rimborso in busta paga può essere applicato anche:

  1. nel caso di utenze intestate al condominio (per esempio quelle relative all’acqua o al riscaldamento): in questa ipotesi, si considera soltanto la quota sostenuta dal singolo condominio;
  2. nei contratti di locazione in cui le utenze siano intestate al proprietario dell’immobile, ma vengano pagate dall’inquilino (quindi dal lavoratore, dal coniuge o da altri familiari). 

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fringe benefit rimborso bollette luce gas e acqua

Bonus bollette dipendenti: come richiederlo

Qual è allora la procedura da rispettare per ottenere il bonus bollette in busta paga? La richiesta non deve essere fatta dal lavoratore, ma spetta al datore di lavoro, che può scegliere se erogarlo oppure no. 

La procedura è molto semplice, in quanto il datore di lavoro:

  • deve richiedere al lavoratore la documentazione utile per giustificare il fringe benefit, quindi le ricevute di pagamento delle bollette;
  • in alternativa, il lavoratore può presentare una dichiarazione sostitutiva in cui indica di essere in possesso di tale documentazione (deve quindi indicare il numero della fattura, il suo intestatario, la tipologia di utenza, la cifra che ha pagato). 

Oltre a ciò, al fine di evitare che il dipendente possa ricevere un doppio rimborso, ovvero che il contributo venga corrisposto anche da un altro datore di lavoro, deve presentare una seconda dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà, nella quale certifica che non ha già ricevuto un rimborso sulle bollette di luce, gas e acqua da altri.  

Se vuoi contattare un avvocato per saperne di più sulla dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà, ti consigliamo di rivolgerti a uno dei professionisti presenti su deQuo, ai quali potrai inviare una richiesta scritta in pochi minuti. 

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Maria Saia
Esperta di diritti delle donne
Ha respirato per più di 20 anni la stessa aria di Falcone e Borsellino e ne condivide, ancora oggi, il sogno utopico di un mondo senza mafie e ingiustizie. Non a caso, “È la giustizia, non la carità, che manca nel mondo” è una delle sue citazioni preferite. Su deQuo, scrive di bonus e agevolazioni statali e di diritti della persona - in particolare, di diritti delle donne.
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