Chi può acquistare una casa popolare?
Come comprare case popolari? Chi sono i soggetti che possono farlo? Quali sono i requisiti di acquisto? Ecco tutto quello che c’è da sapere in merito.
- Non tutte le case popolari possono essere messe in vendita.
- Allo stesso modo, non tutti possono comprare una casa popolare.
- Ci sono, infatti, specifici requisiti da rispettare e la partecipazione a un bando di acquisto.
Le case popolari vengono assegnate a chi ne fa richiesta se è in possesso di specifici requisiti ISEE e di residenza, che vengono fissati dal singolo bando di assegnazione. Forse non tutti sanno che alcune case popolari possono anche essere comprate.
Ma chi è il proprietario di una casa popolare? Il proprietario di queste tipologie di alloggi è lo Stato: si tratta, dunque, di immobili pubblici, per i quali è previsto il pagamento di un affitto allo Stato.
Oltre agli enti statali, ci sono poi altri enti che possiedono case assegnate a determinati soggetti in difficoltà economica e che fanno riferimento allo Stato, ovvero
- l’ERP, acronimo di Edilizia residenziale pubblica;
- l’IACP, ovvero l’Istituto Autonomo Case Popolari.
Esiste, tuttavia, la possibilità di diventare proprietari di una casa popolare, facendo apposita richiesta di riscatto al Comune (Provincia o Regione). Come funziona la vendita? Le persone che vi abitano hanno un diritto di prelazione sull’acquisto? Facciamo chiarezza nelle prossime righe.
Quanto costa vivere nelle case popolari?
Prima di approfondire la procedura relativa alla vendita di una casa popolare, facciamo un riepilogo di quelle che sono le caratteristiche di queste abitazioni, precisando che non ci sono delle condizioni valide a livello nazionale.
I criteri di assegnazione vengono stabiliti da appositi bandi, che possono essere emessi da un Comune, una Provincia oppure una Regione. La regola generale è che questi immobili siano assegnati alle famiglie con reddito più basso, oltre che a disabili, genitori single con figli a carico, cittadini italiani senza fissa dimora.
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Quanti anni di residenza per casa popolare?
In molti casi, è previsto il requisito della residenza nella Regione alla quale si sta presentando richiesta di assegnazione. Per esempio, nel caso della Regione Piemonte, è necessario essere residenti o prestare attività lavorativa da 5 anni in Piemonte, dei quali almeno 3, anche non continuativi, nel Comune che ha emesso il bando.
Per saperne di più sull’argomento, leggi la nostra guida Case popolari: cosa sono e chi ne ha diritto
Quanto deve essere l’ISEE per rimanere nelle case popolari?
Qual è il reddito massimo per avere una casa popolare? Anche l’ISEE da possedere per poter vivere in una casa popolare dipende dal singolo bando. In media, il reddito complessivo non dovrebbe superare i 20.000 euro, ma è sempre bene fare riferimento al bando al quale si vuole partecipare. Sempre in merito alla Regione Piemonte, il limite ISEE fissato per il 2024 è di 24.827,91 euro.
Quanto si paga una casa popolare?
Come si calcola l’affitto di case popolari? Il costo da pagare per una casa popolare dipende da vari fattori (esempio le utenze e la presenza dell’ascensore nell’immobile). In media, la spesa totale si aggira tra i 2.800 e i 3.100 euro all’anno.
Cosa succede se non si paga l’affitto di una casa popolare? Come per qualsiasi contratto di affitto, nel caso in cui l’inquilino dovesse essere moroso, scatta la procedura di sfratto.
Cosa succede se muore l’intestatario di una casa popolare, invece? I parenti o i conviventi possono subentrare nel godimento dell’immobile, ottenendo la voltura in proprio favore del contratto di assegnazione, solo se erano già membri del nucleo familiare dell’assegnatario venuto a mancare.
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Come si può acquistare una casa popolare?
Dopo questa importante premessa, passiamo alla domanda iniziale di questo articolo, ovvero chi può riscattare una casa popolare? Anche in questo caso, si dovrà fare riferimento al bando emesso dal singolo Comune, Provincia o Regione, ma la normativa nazionale è la legge n, 560/1993 – “Norme in materia di alienazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica”.
Si dovranno quindi rispettare le relative condizioni di acquisto, che sono simili a quelle delle assegnazioni. Non tutte le case popolari possono essere messe in vendita: l’ente che se ne occupa elabora infatti un piano di acquisto in base al quale il totale delle abitazioni acquistabili non può essere:
- inferiore al 50% della case popolari disponibili;
- superiore al 75%.
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Come diventare proprietario di una casa popolare?
Una domanda che potresti farti a questo punto è: Quando gli istituti case popolari hanno la prelazione? La legge prevede che le case popolari possono essere comprate soltanto dalle persone alle quali sono state assegnate o, in alternativa, da un loro familiare o convivente.
Le case popolari, dunque, non possono essere comprate da chiunque. Anche se l’acquirente è diverso dall’assegnatario, i due devono comunque essere legati da un vincolo di parentela o essere conviventi. Questo fa sì che si possa acquistare l’immobile anche in caso di decesso dell’assegnatario.
Come funziona una casa popolare a riscatto?
Oltre a questo primo parametro, il riscatto della casa popolare può avvenire in presenza dei seguenti requisiti:
- vivere nell’immobile da più di 5 anni;
- essere in regola con il pagamento dell’affitto.
Ci possono poi essere dei requisiti aggiuntivi previsti dal bando emesso dall’ente che si occupa della vendita (Comune, Regione o Provincia), quindi consigliamo sempre di fare dare sempre un’occhiata ai bandi di acquisto del luogo in cui si ha la residenza, nel quale si potranno trovare indicazioni anche in merito al costo del riscatto e all’ISEE.
Scopri di più su Affitto con riscatto: cos’è il rent to buy e come tutelarsi
Chi eredita la casa popolare?
Una volta che la casa popolare è stata acquistata, in caso di morte del suo proprietario si applicheranno le normali regole della successione ereditaria. Per approfondire, leggi la nostra guida su Come funziona l’eredità: tutto quello che c’è da sapere sulla successione.
Conviene comprare una casa popolare?
L’acquisto di una casa popolare ha, in genere, dei vantaggi economici poiché sono solitamente previsti dei prezzi agevolati. Tuttavia, ci sono delle regole da rispettare in merito alla possibilità di rivendere l’immobile in un secondo momento.
Per poterlo fare, infatti:
- devono passare 10 anni nel caso di immobile frutto di edilizia sovvenzionata;
- devono trascorrere 5 anni dall’acquisto per quelli in edilizia agevolata;
- gli immobili in edilizia convenzionata, invece, seguono regole ancora diverse, quindi qualora si volesse vendere questo tipo di immobile, è bene rivolgersi a un esperto del settore, oppure a un avvocato con competenze di edilizia pubblica.
La differenza tra le tre tipologie di sovvenzionamento citate è la seguente:
- edilizia sovvenzionata: gli alloggi sono costruiti dallo Stato o da enti pubblici;
- edilizia agevolata: le case sono realizzate da imprese private con l’utilizzo di fondi pubblici;
- edilizia convenzionata: sono sempre le imprese private a occuparsi delle costruzioni, tramite una convenzione con il Comune, la Provincia o la Regione.
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Case popolari vendita – Domande frequenti
Soltanto alcuni soggetti possono diventare proprietari di una casa popolare: leggi la nostra guida per conoscere i requisiti da possedere per comprare una casa popolare.
Un caso comune in cui è possibile perdere la casa popolare assegnata è quello in cui non si corrisponda il canone di affitto.
La vendita viene stabilita dall’ente che se ne occupa, tramite uno specifico piano di acquisto. Non tutte le case popolari devono essere vendute, perché si deve garantire sempre la presenza di immobili da assegnare a chi partecipa ai bandi.
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