CNEL: cos’è e cosa fa il Consiglio nazionale dell’economia e del Lavoro
CNEL è l'acronimo di Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro: è un istituzione di rango costituzionale. Che ruolo ha nell'ordinamento? Da chi è presieduto? Scoprilo nella nostra guida.
- Il Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro (CNEL) è un organo costituzionale, previsto all’art. 99 Cost.
- L’introduzione del CNEL è stata finalizzata ad individuare una sede istituzionale per consentire un diretto colloquio tra istituzioni e organi di Governo.
- Oggi il CNEL è al centro di ampio dibattito politico in quanto ha costi di gestione elevati e si dubita dell’utilità del ruolo ricoperto.
Il CNEL, ossia il Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro, è un organo, di rilievo costituzionale, che funge da raccordo tra politica ed istituzioni, rappresentanza sindacale ed esperti del mondo del lavoro.
Attualmente, il suo Presidente è Renato Brunetta, recentemente nominato dal Governo di Giorgia Meloni per assolvere ad un complesso compito, ossia rilanciare il ruolo del CNEL e renderlo un principale attore nella politica nazionale.
Nel seguente articolo ti spiegheremo quali sono le funzioni principali del CNEL, la sua composizione e come è organizzato l’organo. Porremo poi l’accento anche sulle spese che il CNEL comporta e, soprattutto, sulle criticità che sono state più volte evidenziate negli ultimi anni, rispetto al ruolo assunto da tale istituzione.
Cos’è il CNEL?
Il Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro è un organo di rilievo costituzionale: ciò significa che la stessa Costituzione italiana, nella parte dedicata al Governo, prevede l’obbligo di istituire questo organo, senza, tuttavia, disciplinare le funzioni. Per tale ragione, esse sono svolte in modo da garantire l’indipendenza dei loro membri dal Governo.
All’art. 99 Cost. è disciplinata la composizione e le funzioni del Consiglio nazionale. Esso è, dunque, un organo ausiliario dell’esecutivo, svolge dunque una funzione di assistenza e consultiva da parte degli organi di Governo e delle pubbliche amministrazioni.
Il CNEL è stato negli anni un organo che ha dato espressione ai grandi cambiamenti dell’economia, in particolare quella agricola. Infatti, proprio questo organo ha consentito il superamento di alcune pratiche e l’introduzione di alcune significative novità, quali:
- abolizione della mezzadria;
- patti agrari;
- affermazione della proprietà diretta coltivatrice;
- definizione della politica agricola comune;
- trasformazioni del settore in agro industriale.
Inoltre, il Consiglio nazionale è stato anche un autorevole punto di riferimento sui grandi temi legati all’emigrazione. Ha svolto funzioni di approfondimento e di analisi costante sui temi della costruzione dell’Europa.
Esso, poi, ha fornito spunti e indicazioni in tema di rinnovazione della scuola e del sistema della formazione professionale. Ha collaborato alla riforma della sanità e all’attuazione della legge di riforma, monitorando anche gli effetti.
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La composizione del Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro
Il CNEL, come abbiamo evidenziato nel precedente paragrafo, è un organo che svolge, prevalentemente, una funzione consultiva e di rappresentanza dei lavoratori. In particolare, con tale organo si intende dare voce a coloro che concorrono alla produzione nazionale.
Grazie alla partecipazione di questi soggetti, si consente anche di realizzare interventi legislativi mirati, che siano focalizzati sull’esperienza concreta degli operatori del settore. Il Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro è presieduto da un Presidente nominato con decreto del Presidente della Repubblica.
Inoltre, il CNEL è composto da 64 consiglieri, che hanno varie competenze:
- 10 esperti, qualificati esponenti della cultura economica, sociale e giuridica, dei quali 8 nominati dal Presidente della Repubblica e 2 proposti dal Consiglio dei Ministri;
- 48 rappresentanti delle categorie produttive, dei quali 22 in rappresentanza del lavoro dipendente, 9 in rappresentanza del lavoro autonomo e 17 in rappresentanza delle imprese;
- 6 in rappresentanza delle associazioni di promozione sociale e delle organizzazioni di volontariato.
Il mandato di ciascun membro del Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro è di cinque anni, tuttavia possono anche essere riconfermati.
CNEL: composizione
Il CNEL è organizzato in organi consiliari, che svolgono le attività e le funzioni loro devolute. Inoltre, essi riferiscono sul proprio operato all’Assemblea, composta dai rappresentanti di ciascuna categoria e dagli esperti in base alle materie di cui si discute. Ciascun consigliere offre delle indicazioni sulle materie e gli argomenti da trattare in Assemblea.
Tramite previsione di legge, in accordo con il CNEL, possono essere istituiti specifici organi presso il Consiglio, con peculiari poteri e funzioni. Tra questi vi rientra:
- l’Organismo Nazionale di Coordinamento per le politiche di integrazione sociale dei cittadini stranieri;
- la Consulta Nazionale per la Sicurezza stradale;
- la Consulta “Comitato Cnel-Istat” sugli indicatori di progresso e benessere.
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Quali sono le funzioni del CNEL
L’art. 99 Cost. attribuisce al CNEL alcune funzioni, norma poi attuata mediante gli artt. 10 e 11 della L. n. 936 del 1986. Suddetta disposizione precisa l’ambito di operatività del CNEL, individuandone le relative funzioni.
In primo luogo, il CNEL svolge una funzione consultiva, cioè emana una serie di pareri, in genere su richiesta, in ambito economico, sociale e del lavoro. Le richieste di pareri possono provenire da ciascuna Camera di Governo, Regioni e Province.
Troviamo, poi, un’importante funzione di iniziativa legislativa, cioè può presentare disegni di legge in materie economiche e sociali. Le Camere, il Governo, Regioni o Province autonome possono anche richiedere di avviare delle indagini in specifici settori.
Il CNEL svolge anche attività informativa e conoscitiva:
- esaminando la relazione previsionale e programmatica del Ministero dell’Economia e delle Finanze, che viene periodicamente presentata al Parlamento;
- approvando in apposite sezioni rapporti predisposti da apposito comitato o dalla Commissione per l’informazione sugli andamenti generali, settoriali e locali del mercato del lavoro. Questi rapporti devono essere presentati in base ad una periodicità stabilita dal Governo stesso;
- esaminano gli assetti normativi e retributivi previsti dalla contrattazione collettiva.
- esprimendo proprie valutazioni sull’andamento della congiuntura economica in sessioni semestrali, dettando proprie direttive agli istituti incaricati di redigere il rapporto di base;
- esaminando le politiche comunitarie e la loro attuazione.
Può anche presentare osservazioni sulle attività e materie che gli competono e svolge attività di studio e ricerca nelle citate materie.
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Ulteriori funzioni del CNEL
Recenti disposizioni normative sono poi intervenute al fine di modificarne funzioni e competenze. Per esempio, la legge 4 marzo 2009, n. 15 ha introdotto l’art. 10 bis che prevede ulteriori attività, quali:
- redigere una relazione annuale, oltre quelle già previste, da presentare al Governo e al Parlamento circa i livelli e la qualità dei servizi erogati dalle Pubbliche amministrazioni, sia centrali sia locali;
- raccogliere e aggiornare l’Archivio nazionale dei contratti e degli accordi collettivi di lavoro nel settore pubblico;
- promuovere ed organizzare lo svolgimento di una conferenza annuale sull’attività compiuta dalle amministrazioni pubbliche. A tali conferenze, in genere, partecipano anche i rappresentanti delle categorie economiche e sociali, delle associazioni dei consumatori e degli utenti, di studiosi e di organi di informazione. Hanno il principale obiettivo di favorire la discussione e il confronto sull’andamento dei servizi delle pubbliche amministrazioni e sui problemi emergenti.
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CNEL: l’attuale ruolo nella politica italiana
Una serie di interventi normativi, anche recenti, hanno modificato l’assetto del CNEL e le relative funzioni. Negli ultimi anni si è anche ampiamente dibattuto sull’utilità dell’organo in esame, sulle funzioni dallo stesso svolte e sui risultati ottenuti nel tempo. Proprio di recente, si è molto discusso su un’eventuale riforma o perfino abrogazione, che richiederebbe un referendum costituzionale.
La Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni ha affidato il ruolo di presidenza ad un fedele alleato, Renato Brunetta, allo scopo di risollevare le sorti dell’organo in questione. In particolare, si è inteso renderlo più attivo e propositivo, soprattutto sui grandi dibattiti.
Il Presidente Brunetta si è impegnato, entro 60 giorni dal conferimento dell’incarico, a presentare un parere su uno dei principali dibattiti che infiamma la politica negli ultimi tempi, ossia il c.d. salario minimo.
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Il Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro, nato nel 1957, tuttavia, fa sempre più spesso notizia per gli alti costi per il suo sostentamento. Negli anni d’oro, ogni consigliere riceveva circa 2.000 euro di gettone per la presenza ad una sola riunione. Il presidente, invece, arrivava a cifre annue di 200 mila euro – similmente dicasi per i vicepresidenti.
Con il Governo di Matteo Renzi del 2014, si cercò di ridurre i super stipendi dei consiglieri drasticamente, azzerando i compensi per gli amministratori e bloccando le assunzioni.
Oggi, il Presidente e i consiglieri non percepiscono più compensi, tuttavia, comunque, i costi di sostentamento si aggirano sui 6 milioni all’anno circa. Da più parti, però, si critica che l’organo, così costoso, sia poi poco utile e non arrechi alcun significativo contributo. Per esempio, nel 2022, i parere presentati in Parlamento sono stati poco più di 30.
L’ente, oggi, conta circa 6 dipendenti che, da soli, costano alle casse dello Stato ben quattro milioni di euro, senza dimenticare i dirigenti, il segretario generale (che guadagna 140 mila euro l’anno) e i dirigenti (che hanno un compenso annuale di 90 mila euro).
La sfida del nuovo Governo, dunque, è quella di tentare un rilancio dell’organo, per prevenire una definitiva, ed inevitabile, disfatta dell’organo.
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CNEL – Domande frequenti
Il CNEL è il Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro: è un organo indipendente di rango costituzionale, che svolge la funzione di rappresentare i vari settori del mondo del lavoro in Italia.
Il presidente attuale del CNEL è Renato Brunetta, recentemente nominato dalla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, proprio per riformare dall’interno il ruolo del predetto istituto.
Il CNEL ha funzioni di rappresentanza delle parti sociali del mondo del lavoro, consultive in materie tecniche per le Camere, il Governo, Regioni e Province autonome; ha anche facoltà di presentare disegni di legge nelle materie di propria competenza.
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