Come funziona l’assunzione di lavoratori stranieri in Italia
Il numero di lavoratori extracomunitari che possono essere assunti ogni anno in Italia viene stabilito dal decreto flussi: ecco come funziona l'assunzione, cos'è il nulla osta al lavoro e come si ottiene il permesso di soggiorno per lavoro.
- È possibile assumere dei lavoratori extracomunitari per svolgere attività in Italia ove non siano presenti lavoratori regolari disponibili sul territorio italiano.
- Il decreto flussi ha disposto il limite massimo di lavoratori extracomunitari che possono essere assunti tramite questa procedura.
- Al fine di assumere lavoratori extracomunitari residenti all’estero, è necessario fare richiesta di nulla osta all’Agenzia delle entrate.
Il contratto di lavoro per stranieri in Italia segue regole ben precise da parte del datore di lavoro, che permettono di procedere con l’assunzione di un lavoratore extracomunitario in attesa di permesso di soggiorno, che sia già residente in Italia o che risieda ancora all’estero.
In questa guida saranno specificati quali sono i requisiti che i cittadini stranieri devono possedere per poter lavorare in Italia e quali sono gli obblighi da parte del datore di lavoro. Ti spiegheremo, poi, come fare domanda e cosa deve espressamente contenere la richiesta di nulla osta per l’assunzione.
Assunzione lavoratori extracomunitari che risiedono all’estero
L’ingresso in Italia per lavoro da parte dei cittadini stranieri è regolato dalle quote massime di ingresso che vengono stabilite da un apposito decreto sui flussi di ingresso.
Il decreto Flussi è, dunque, il provvedimento che stabilisce ogni anno quanti cittadini non comunitari possono essere ammessi in Italia per lavorare come:
- subordinati;
- autonomi;
- stagionali.
Qualora le quote fossero state superate, non sarebbe pertanto possibile assumere nuovi lavoratori stranieri per l’anno in corso, e si dovrebbe attendere l’emanazione del decreto successivo.
Per saperne di più, leggi Decreto Flussi 2025: domande, click day e procedura
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Requisiti per l’assunzione di un lavoratore straniero
Il lavoratore straniero non comunitario e che risiede all’estero può essere assunto soltanto se presenta alcuni requisiti. Il primo consiste nella presentazione della domanda di nulla osta allo Sportello Unico per l’Immigrazione (SUI) della provincia dove si svolgerà l’attività lavorativa, alla quale seguirà il rilascio del nulla osta al lavoro.
Considerato che il lavoratore straniero non vive ancora in Italia, il datore di lavoro dovrà assicurargli nella richiesta di nulla osta, da presentare online sul sito del Ministero dell’Interno:
- alloggio;
- reddito;
- orario di lavoro;
- retribuzione;
- il trattamento assicurativo previsto dalla normativa in vigore e dei contratti collettivi nazionali;
- l’eventuale pagamento delle spese di ritorno nel Paese di origine nel caso in cui ciò fosse necessario.
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Come funziona il nulla osta al lavoro
Cosa si intende per “nulla osta”? Si tratta dell’atto amministrativo attraverso il quale lo Sportello Unico per l’Immigrazione disponibile presso la prefettura, autorizza l’assunzione del lavoratore extracomunitario con residenza all’estero in Italia.
Una volta ottenuta tale autorizzazione, viene rilasciato anche il visto di ingresso per motivi di lavoro. Il datore di lavoro potrà:
- fare richiesta nominativa di nulla osta nel caso in cui conoscesse il lavoratore che vorrebbe assumere;
- presentare una richiesta numerica nel caso in cui non avesse una conoscenza diretta del lavoratore straniero.
In questo secondo caso, la richiesta è indirizzata alle persone che sono iscritte in apposite liste costituite presso le rappresentanze diplomatiche o consolari italiane in quei Paesi che hanno sottoscritto con l’Italia specifici accordi bilaterali in materia (come riportato sul sito del Ministero dell’Interno).
Tali liste – che sono suddivise in base al Paese di origine – permettono di acquisire le seguenti informazioni sul lavoratore:
- generalità;
- qualifica professionale;
- livello di conoscenza dell’italiano;
- tipologia di rapporto di lavoro per il quale vorrebbe essere assunto (stagionale, a tempo determinato o indeterminato);
- programma formativo svolto e settore di impiego di destinazione.
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Domanda di nulla osta per lavoratori extracomunitari: contenuto
La domanda di nulla osta per lavoratori extracomunitari deve contenere una serie di elementi, cioè:
- le generalità del datore di lavoro, del titolare o legale rappresentante dell’impresa, la ragione sociale, la sede e l’indicazione del luogo di lavoro;
- le complete generalità del lavoratore straniero che si intende assumere con indicazione della residenza all’estero
- nel caso di richiesta numerica e il numero dei lavoratori da assumere;
- il trattamento retributivo ed assicurativo, nel rispetto delle leggi vigenti e dei contratti collettivi nazionali di lavoro applicabili;
- l’impegno della fornitura di un alloggio adeguato e al pagamento delle spese di viaggio per il rientro del lavoratore nel Paese di provenienza;
- l’impegno a comunicare ogni variazione concernente il rapporto di lavoro.
Il datore di lavoro deve poi certificare nella domanda l’iscrizione dell’impresa alla Camera di Commercio, Industria e Artigianato, nonché il tipo di attività, la posizione previdenziale e fiscale atta a comprovare, secondo la tipologia di azienda, la capacità occupazionale e reddituale del datore di lavoro, l’impegno a stipulare un contratto a tempo indeterminato, determinato o stagionale, con orario a tempo pieno o a tempo parziale.
Il visto d’ingresso è rilasciato al cittadino nel termine di 20 giorni dalla data di presentazione della domanda.
Procedura per il rilascio del nulla osta
La domanda di rilascio del nulla osta al lavoro inviata al SUI viene trasmessa anche alla Direzione provinciale del Lavoro, alla Questura e al centro per l’impiego competenti. Si richiede all’Agenzia delle Entrate il rilascio di un codice numerico provvisorio: viene quindi convocato il datore di lavoro per consegnare il nulla osta, che ha una validità di 6 mesi, e sottoscrivere il contratto di soggiorno.
Nulla osta e contratto di soggiorno vengono poi trasmessi alla sede diplomatico-consolare italiana all’estero, che si occupa di rilasciare il visto di ingresso: se si fa scadere il nulla osta, non si avrà diritto al visto. L’Autorità consolare si occupa di comunicare al cittadino straniero la proposta di contratto e di rilasciare il visto d’ingresso entro 30 giorni – inviando la relative comunicazione al Ministero dell’Interno, al Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale, all’INPS e all’INAIL.
A quel punto, il cittadino straniero ha 8 giorni di tempo dall’ingresso in Italia per recarsi presso il SUI per firmare il contratto di soggiorno per lavoro e fare la relativa richiesta di permesso di soggiorno – altrimenti viene considerato presente sul territorio nazionale in modo irregolare.
Il modulo di richiesta del permesso di soggiorno deve essere compilato dal lavoratore, che deve poi inviarlo tramite posta. L’Ufficio postale gli consegnerà due codici identificativi personale, (id e password) con i quali verificare lo stato della pratica sul sito www.portaleimmigrazione.it. Il SUI richiederà, dunque, all’Agenzia delle Entrate un codice fiscale definitivo e sarà la Questura a contattare il lavoratore straniero per consegnargli il permesso di soggiorno.
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Verifica lavoratore regolarmente presente sul territorio
Il decreto flussi ha previsto che il datore di lavoro, prima di chiedere il nulla osta al lavoro, deve verificare la presenza di lavoratori regolari sul territorio dello Stato. Come può un datore di lavoro provvedere a questa verifica?
Egli procede a chiedere informazioni al Centro per l’Impiego competente. Questo accerta che vi siano lavoratori regolari sul territorio che possono prestare la propria attività lavorativa per ricoprire il ruolo per cui si ha intenzione di assumere il lavoratore estero.
La richiesta al Centro per l’impiego si invia mediante un modulo predisposto dall’Anpal. Si può procedere all’invio allo Sportello Unico se:
- il Centro per l’impiego non risponde alla richiesta entro 15 giorni dalla domanda:
- il lavoratore segnalato dal Centro per l’impiego non è idoneo al lavoro;
- il lavoratore inviato dal Centro per l’impiego non si presenta al colloquio di lavoro decorsi 20 giorni dalla data della richiesta.
In questo caso, il datore di lavoro richiede il nulla osta, presentando un’autocertificazione da allegare alla domanda che attesta una delle tre condizioni. Questa verifica non occorre per i lavoratori stagionali.
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Il nulla osta per il lavoro subordinato stagionale
Il nulla osta al lavoro stagionale – che ha validità fino a 3 anni – può essere richiesto dai lavoratori extracomunitari già entrati in Italia per prestare lavoro subordinato stagionale per due anni di seguito.
Il suo rilascio, che serve a ottenere il visto per lavoro stagionale e il successivo permesso di soggiorno pluriennale, avviene nel rispetto delle disposizioni contenute nel decreto flussi.
La domanda deve essere presentata online, sul sito del Ministero dell’Interno, mentre la richiesta di assunzione per le annualità successive alla prima può essere effettuata anche da un datore di diverso rispetto a quello che ha ottenuto il nulla osta iniziale.
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Assunzione di un lavoratore domestico
Il lavoratore che voglia assumere un lavoratore domestico straniero deve:
- reperire i documenti necessari;
- formalizzare l’assunzione, modificando il rapporto di lavoro;
- versare i contributi.
In questo caso, l’assunzione potrà essere comunicata anche online, tramite il sito dell’INPS, oppure chiamando il Contact Center ai numeri 803 164 – gratuito da rete fissa – o allo 06 164 164 da rete mobile. Il mancato rispetto delle misure in vigore e il lavoro in nero comporta delle sanzioni civili e amministrative pecuniarie.
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Assunzione lavoratori extracomunitari – Domande frequenti
Il datore di lavoro che intende assumere un lavoratore extracomunitario deve seguire una procedura ben precisa: ecco come funziona.
Lo straniero deve ottenere un nulla osta al lavoro: scopri qual è la procedura da seguire passo per passo.
Il nulla osta al lavoro deve essere richiesto dal datore di lavoro: ecco quali sono i passaggi e i documenti richiesti.
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