Come sapere se sono stato denunciato o querelato
Ci sono delle modalità con le quali si può sapere, in modo lecito, se si è stati denunciati? Analizziamo il funzionamento del nostro ordinamento giuridico al fine di individuare le possibilità esistenti.
- La denuncia e la querela rappresentano due forme differenti (dipendono dalla tipologia di reato) di tutela per il cittadino.
- Nel momento in cui si riceve una denuncia o una querela, non si riceve nessuna comunicazione scritta o telefonata.
- Si può comunque sapere dell’esistenza di un procedimento penale in corso a proprio carico, per esempio rivolgendosi alla Procura della Repubblica.
Può capitare a tutti, almeno una volta nella vita, di commettere un errore. Che sia il vicino di casa, un familiare o un amico, poco importa: il rischio della denuncia è reale.
In casi come questo, sorge spontanea una domanda: Posso sapere chi mi ha denunciato? E se sì, come? Dopo quanto tempo arriva una denuncia a casa e dopo quanto viene archiviata?
Cerchiamo di rispondere a tali interrogativi in modo esaustivo, analizzando anche cosa dovrà fare il querelato quando viene a conoscenza della querela.
Come capire se ti è arrivata una denuncia?
La prima informazione da tenere a mente è che, nel nostro ordinamento giuridico, non esiste alcun obbligo di comunicare la denuncia o la querela alla persona verso la quale è stata indirizzata.
Generalmente, dunque, si viene a sapere che si è stati denunciati al termine delle indagini, ovvero quando si riceve l’avviso di conclusione delle indagini preliminari e un eventuale rinvio a giudizio.
Solitamente trascorre:
- un minimo di 6 mesi;
- 1 anno nel caso dei reati di maggiore gravità.
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Cosa succede durante le indagini
Potrebbe anche capitare di ricevere degli atti da parte della Procura proprio nel corso delle indagini: si riceverà un invito a eleggere un domicilio dove ricevere tali atti e a nominare un difensore. Si verrà in questo modo messi a conoscenza di avere una denuncia a proprio carico.
Potrebbe anche accadere di essere contattati direttamente da Polizia e Carabinieri, con l’invito di presentarsi in Caserma per procedere con l’identificazione e l’elezione di domicilio.
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Avviso di garanzia: cos’è
L’avviso di garanzia viene inviato alla persona che è stata denunciata nei casi in cui il PM debba compiere un atto per il quale l’indagato possa avere il diritto o l’obbligo di avere un avvocato.
Per esempio, nelle ipotesi di:
- interrogatorio;
- ispezione;
- perquisizione;
- sequestro;
- prelievo coattivo di campioni biologici.
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Rivolgersi alla Procura della Repubblica
Un altro metodo per conoscere se si è stati denunciati e per sapere se vi è un procedimento penale a proprio carico consiste nel presentare un’apposita istanza alla Procura della Repubblica.
Tale istanza, nella quale si richiede in modo esplicito se vi siano dei procedimenti penali aperti (che potrebbero anche essere coperti dal segreto istruttorio), dovrà essere presentata all’ufficio territorialmente competente, individuato in base al luogo in cui è stato commesso il reato.
La Procura della Repubblica potrà comunicare i seguenti dati:
- il numero di procedimento;
- il nome del pubblico ministero competente;
- la data di commissione del fatto;
- l’articolo di legge violato.
Questa possibilità è permessa, ma non per tutti i reati, grazie all’esistenza del Registro delle notizie di reato, disciplinato dall’articolo 335 c.p.p.
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Registro delle notizie di reato – Articolo 335 Codice di procedura penale
Per completezza di informazioni, riportiamo di seguito l’articolo 335 c.p.p. per comprendere meglio come funzioni il registro delle notizie di reato. In primo luogo, il pubblico ministero iscrive immediatamente, nell’apposito registro custodito presso l’ufficio, ogni notizia di reato che gli perviene o che ha acquisito di propria iniziativa, nonché, il nome della persona alla quale il reato stesso è attribuito.
Se nel corso delle indagini preliminari muta la qualificazione giuridica del fatto, ovvero questo risulta diversamente circostanziato, il pubblico ministero cura l’aggiornamento delle iscrizioni,
Ad esclusione dei casi in cui si procede per uno dei delitti di cui all’articolo 407, comma 2, lettera a), le iscrizioni sono comunicate alla persona alla quale il reato è attribuito, alla persona offesa e ai rispettivi difensori, qualora ne facciano richiesta.
In presenza di specifiche esigenze relative all’attività di indagine, il pubblico ministero, nel decidere sulla richiesta, può disporre, con decreto motivato, il segreto sulle iscrizioni per un periodo non superiore a 3 mesi e non rinnovabile.
Senza pregiudizio del segreto investigativo, decorsi 6 mesi dalla data di presentazione della denuncia, ovvero della querela, la persona offesa dal reato può chiedere di essere informata dall’autorità che ha in carico il procedimento circa lo stato del medesimo.
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Come sapere se sono stato denunciato – Domande frequenti
Ci sono diverse possibilità per scoprire se si è stati denunciati: ecco cosa prevede la legge italiana.
La denuncia non arriva a casa con lettera raccomandata, ma se ne avrà notizia solo dopo la conclusione delle indagini. Il miglior consiglio è quello di andare fin da subito da un avvocato, esporre i fatti e nominarlo come proprio difensore di fiducia.
La denuncia viene notificata solo al termine delle indagini preliminari, che possono avere una durata di 6 mesi, ma estendersi anche fino a 1 anno.
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