DPCM 16 gennaio: le nuove regole in vigore

Il termine atti giudiziari viene utilizzato per indicare tutti gli atti di un processo civile, penale o amministrativo, i quali vengono redatti da un avvocato o emessi da un giudice, dalla cancelleria di un tribunale, da un ufficiale giudiziario.
Non vi rientrano i provvedimenti emanati da autorità amministrative quali l’Agenzia delle Entrate, i Carabinieri, la Polizia, l’INPS, i Comuni, la Prefettura.
Gli atti giudiziari possono essere notificati al destinatario o tramite un ufficiale giudiziario – nel caso di consegna a mano dell’atto – oppure tramite il postino: in questa ipotesi l’atto giudiziario sarà contenuto sempre all’interno di una busta verde.
Per conoscere in anticipo il contenuto di un atto giudiziario, si potrà fare riferimento al codice presente sull’avviso di giacenza, attraverso il quale sarà possibile identificare la tipologia di atto giudiziario ricevuta.
La forma degli atti giudiziari è disciplinata dall’articolo 46 del Codice di procedura civile, nel quale viene stabilito che:
“I processi verbali e gli altri atti giudiziari debbono essere scritti in carattere chiaro e facilmente leggibile, in continuazione, senza spazi in bianco e senza alterazioni o abrasioni.
Le aggiunte, soppressioni o modificazioni eventuali debbono essere fatte in calce all’atto, con nota di richiamo senza cancellare la parte soppressa o modificata”.
Se nel caso di ricezione di un atto giudizario, il destinatario non fosse in casa riceverebbe sia una avviso di giacenza dell’atto, sia una lettera raccomandata con la quale verrebbe comunicato che c’è stato un tentativo di consegnare proprio un atto giudiziario.
Per quanto riguarda i codici relativi a un atto giudiziario che si possono leggere sull’avviso di giacenza si tratta del 75, 76,77, 78, 79, e dei loro derivati 781, 782, 783, 784, 785, 786, 787, 788, 789.
Si consiglia di procedere con il ritiro dell’atto il prima possibile, in quanto:
Le tipologie di atto giudiziario che si possono ricevere a casa sono di tipo:
Tra gli atti giudiziari di tipo civile più comuni che si possono ricevere, ci sono:
Rientrano fra gli atti emessi dal tribunale la sentenza e il decreto ingiuntivo.
Fanno parte degli atti giudiziari penali:
I principali atti giudiziari amministrativi che possono essere notificati tramite raccomandata con ricevuta di ritorno sono:
Passando alla tassazione degli atti giudiziari, l’art. 37 del d.p.r. 26 aprile 1986, n. 131 ha stabilito che debbano essere soggetti all’imposta di registro:
Gli importi da sostenere variano in relazione alla tipologia di atto e all’ufficio che se ne occupa: per conoscere in anticipo l’eventuale cifra da versare, sarà possibile utilizzare il servizio messo a disposizione dall’Agenzia delle Entrate e disponibile a questo link Calcolo degli importi per la tassazione degli atti giudiziari.
Quando si riceve un atto giudiziario tramite raccomandata, è possibile riconoscerlo fin da subito dalla busta di colore verde.
Un atto giudiziario può essere di tipo civile, penale o amministrativo: ecco cosa può contenere.
L’avviso di giacenza indica che il postino non ha trovato nessuno in casa: dal suo colore si può già capire se sia stato notificato un atto giudiziario.