Il cognome del padre al figlio non sarà più automatico: la svolta in Italia

In base all’articolo 635 del Codice Penale, fino a qualche anno fa il danneggiamento puniva “chiunque distrugge, disperde, deteriora o rende, in tutto o in parte, inservibili cose mobili o immobili altrui con violenza alla persona o con minaccia ovvero in occasione di manifestazioni che si svolgono in luogo pubblico o aperto al pubblico o del delitto previsto dall’articolo 331, è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni”.
A partire dal 2016, la situazione legislativa è cambiata con l’introduzione del decreto legislativo n.7/2016 che ha portato al danneggiamento depenalizzato per alcuni reati, tra i quali è presente il cosiddetto danneggiamento semplice. Il danneggiamento aggravato, invece, è rimasto reato punibile con sanzioni di tipo penale.
In questa guida troverai maggiori dettagli sui casi per i quali il danneggiamento è stato depenalizzato e quelli nei quali invece si può parlare di reato di danneggiamento.
In base alla definizione del Codice Penale, il danneggiamento si verifica nei casi di distruzione, dispersione, deterioramento e quando si renda inservibile una cosa mobile o immobile appartenente a un’altra persona.
Ecco alcuni esempi per comprendere meglio le varie tipologie di danneggiamento indicate dalla legge.
Tipologia di danneggiamento | Cosa si intende | Esempio |
Distruzione di un cosa | Annientamento di una cosa della sua funzione strumentale, atta a soddisfare un bisogno | Nel caso in cui si dovesse distruggere una macchina, si provocherebbe un danneggiamento anche nel caso in cui alcuni pezzi dell’auto fossero ancora in piedi |
Dispersione di una cosa | Si rende ostica alla vittima la possibilità di recuperare una sua cosa | Liberare gli animali da uno zoo, rendendo molto complicato il loro recupero |
Deterioramento di una cosa | Non si distrugge un bene, ma se ne riducono in modo considerevole le sue funzionalità | Si ha questo genere di danneggiamento quando si mutila una statua o si imbratta un’opera d’arte in modo irreversibile |
Rendere una cosa inservibile | Farle perdere alcuni requisiti che le permetterebbero di assolvere alla sua funzione | Nel caso del danneggiamento a un computer, consisterebbe nel togliere alcuni elementi hardware. |
È poi possibile distinguere anche fra:
Facendo riferimento al numero 7 dell’articolo 625, il danneggiamento può essere operato anche su:
Il decreto legislativo n. 7/2016 ha introdotto la depenalizzazione di alcuni reati (divenuti ex reati) per i quali erano previste sanzioni di tipo penale. La penalizzazione li ha trasformati in illeciti civili, che possono essere puniti unicamente con delle sanzioni civili.
Per questo si parla di danneggiamento semplice in contrapposizione al danneggiamento aggravato, che è invece rimasto reato e dunque punibile penalmente. Il danneggiamento semplice indica quei comportamenti che portano a danneggiare gli oggetti di proprietà di qualcuno:
Tra i casi più frequenti di danneggiamento semplice che non vengono più considerati reato, si annoverano:
A proposito del danneggiamento verso uno degli elementi di un edificio, come un muro o una finestra, una parte della giurisprudenza li assimila ai beni esposti alla fede pubblica, di conseguenza prevede la sanzione penale perché in questo frangente si incorre in reato di danneggiamento aggravato.
Si parla di danneggiamento aggravato, che è un reato e può essere punito con una sanzione penale, in caso di reati (legati a comportamenti di distruzione, dispersione, deterioramento, inservibilità di un cosa mobile o immobile altrui):
Oltre a quanto detto, il danneggiamento è reato quando è commesso contro:
Il danneggiamento è reato a tutti gli effetti non solo quando ricade in una delle circostanze sopra elencate: deve essere infatti necessaria un’altra condizione, ovvero che l’atto di danneggiamento sia stato commesso con dolo:
Chi, invece, provoca un danneggiamento senza averne le intenzioni, non potrà rispondere di reato. Se, per esempio, durante la visita a una mostra d’arte un visitatore per caso deturpa un’opera – perché è maldestro o per un incidente casuale – ma non aveva la volontà di farlo, non potrà incorrere in sanzioni penali. Sarà comunque tenuto a risarcire il danno provocato perché ha commesso un illecito civile.
Chi ha commesso un reato di danneggiamento e rischia dunque di incorrere in una sanzione di tipo penale, può richiedere la sospensione condizionale della pena. Per farlo dovrà accettare le seguenti condizioni:
Il reato di danneggiamento viene punito con la reclusione, che va da un minimo di 6 mesi a un massimo di 3 anni. Il danneggiamento è un reato comune, in quanto può essere commesso da chiunque, indipendentemente dal possesso di qualifiche, status, posizioni professionali o sociali.
Come anticipato, l’elemento psicologico alla base del reato di danneggiamento è il dolo generico. La persona che procura un danneggiamento a una cosa mobile e immobile che appartiene a un altro individuo commette reato se sia pienamente cosciente che il bene sia di proprietà altrui e abbia la volontà di distruggerlo, disperderlo, deteriorarlo o renderlo inservibile.
Si parla di reato di danneggiamento quando si provoca la distruzione, la dispersione, il deterioramento o l’inservibilità di una cosa mobile o immobile appartenente a un’altra persona con il dolo come motivazione psicologica: chi agisce ha piena intenzione di commettere il danneggiamento. In caso di danneggiamento commesso per colpa, non si può parlare di reato.
Il reato di danneggiamento viene punito con la reclusione da 6 mesi a 3 anni. Il danneggiante può chiedere la sospensione condizionale della pena se accetta di eliminare le conseguenze dannose del reato commesso e di prestare attività socialmente utile, non retribuita, per il tempo stabilito dal Giudice.
Il termine danneggiamento aggravato indica un danneggiamento realizzato con violenza e con minacce, oppure durante manifestazioni che si svolgono in luoghi pubblici o aperte al pubblico, o ancora con lo scopo di interrompere un servizio pubblico o di pubblica necessità.
Il danneggiamento di un’auto parcheggiata per strada per esposizione a pubblica fede rientra nei reati di danneggiamento ed è dunque punibile penalmente.