DPCM 16 gennaio: le nuove regole in vigore

Il limite dell’uso di contanti nelle transazioni fra privati o con la Pubblica amministrazione consiste in una soglia massima che può essere scambiata. Alla base delle disposizioni in vigore c’è la legge antiriciclaggio e una strategia più ampia messa in campo dal Governo per combattere l’evasione fiscale.
I
limiti nell’uso di contante nel tempo sono cambiati e la legge di
Bilancio del 2020 ha fissato non solo il tetto previsto a partire da
quest’anno, ma ha prospettato anche i cambiamenti che arriveranno da
qui al 2022.
Ripercorriamo insieme l’evoluzione del limite di contanti mensile nelle transazioni previsto nel nostro Paese, con un focus sulle nuove norme in vigore nel 2020 e il dettaglio delle sanzioni da pagare per chi non dovesse rispettarle.
Il tetto massimo per i pagamenti in contanti fissato nel 2020 è pari a 2.000 euro, limite che era stato già stabilito lo scorso anno dal decreto n. 124/2019, collegato alla legge di Bilancio del 2020 e alla volontà del Governo di contrastare, attraverso strumenti differenti, l’evasione fiscale.
Per quanto riguarda la decorrenza del nuovo limite, è stata fissata per il 1 luglio del 2020. Mentre la cifra massima da non superare per i pagamenti in contanti nel 2020 è pari a 2.000 euro, per il 2022 è stato fissato un limite ancora più stringente: dal 1° gennaio 2022 sarà infatti possibile scambiare in contanti fino a un massimo di 1.000 euro.
Le nuove regole arrivano in un momento storico in cui l’utilizzo del contante rappresenta un possibile veicolo di trasmissione del covid-19: spingere i consumatori a utilizzarlo sempre meno, prediligendo i pagamenti elettronici, non è soltanto un modo per rendere il denaro tracciabile, ma anche una mossa vincente per la salute pubblica.
Chi non rispetterà il nuovo limite per il pagamento in contanti, che non varrà nel caso del money transfer per il quale il tetto massimo resta di 1.000 euro, sarà soggetto al pagamento di alcune sanzioni.
Le
regole prevedono che:
In caso di mancato rispetto delle disposizioni in vigore, saranno applicate alcune sanzioni, disciplinate dal Decreto legislativo 90/2017, i cui importi sono stati riportati nella tabella in basso.
Soglia limite pagamento contanti 2020 | Sanzioni parti contraenti | Sanzioni professionisti obbligati alle segnalazioni |
Fino a 250.000 euro | Da 2.000 a 50.000 euro | Da 3.000 a 15.000 euro |
Oltre 250.000 euro | Da 15.000 a 250.000 euro | Da 3.000 a 15.000 euro |
Nella pratica, le sanzioni variano in relazione all’importo dell’infrazione commessa.
Ci sono alcune operazioni, oltre al money trasfer che abbiamo già citato, per la quali devono essere rispettate soglie per il trasferimento di contanti differenti.
Nello specifico si tratta di:
La soglia massima relativa al limite di contanti ha subito un’evoluzione nel tempo in base alle legislazioni che si sono susseguite e agli interventi governativi. Per esempio, fino al 2016, il tetto massimo per la circolazione del denaro contante era pari a 1.000: con la legge di Stabilità dello stesso anno è stato portato a 3.000 euro.
Quello attuale rappresenta il primo cambiamento introdotto da quel famoso 2016, quando l’innalzamento della soglia massima di denaro contante aveva provocato non poche reazioni negative, sebbene l’allora ministro dell’economia Padoan avesse escluso una correlazione diretta fra denaro contante ed evasione fiscale.
Tornando indietro, invece, possiamo notare un’inversione di tendenza e un nuovo passo in avanti nel periodo intercorso fra il 2007 e il 2010, quando il limite di contanti è passato da 5.000 euro e 12.500 euro, poi poi ritornare al tetto massimo di 5.000 nel 2010.
Nella tabella in basso sono state riepilogate tutte le variazioni che hanno contrassegnato la soglia di denaro contante dal 1991, quando era ancora in vigore la lira, al 2022, anno a partire dal quale la soglia sarà la più bassa mai vista finora in Italia, ovvero 1.000 euro.
Norma di riferimento | Decorrenza | Limite pagamento contanti |
Art. 1 Dl 143/1991 | 09/05/1991 | 20.000.000 di lire |
Limite Utilizzo Contanti convertito in Euro | 01/01/2002 | 10.329,14 euro |
Articolo 49, Dlgs 231/2007 | 26/12/2002 | 12.500,00 euro |
Articolo 49, Dlgs 231/2007 | 30/04/2008 | 5.000,00 euro |
Articolo 32, Dl 112/2008 | 25/06/2008 | 12.500,00 euro |
Articolo 20, Dl 78/2010 | 31/05/2010 | 5.000,00 euro |
Articolo 2, Dl 138/2011 | 13/08/2011 | 2.500,00 euro |
Articolo 12, Dl 201/2011 | 06/12/2011 | 1.000,00 euro |
Legge di stabilità 2016 | 01/01/2016 | 3.000,00 euro |
Legge di Bilancio 2020, L. 160/2019 | 01/07/2020 | 2.000,00 euro |
Legge di Bilancio 2020, L. 160/2019 | 01/01/2022 | 1.000,00 euro |
L’impegno del Governo per limitare il riciclaggio di denaro e combattere contro l’evasione fiscale non si limiterà soltanto all’abbassamento della soglia massima prevista per i pagamenti in contanti.
Ci saranno anche altre misure da dover rispettare, tra le quali rientrano:
Al fine di limitare al massimo l’uso del contante da parte dei cittadini, si stanno poi studiando alcune misure atte a incentivare i pagamenti elettronici, come per esempio l’applicazione di detrazioni fiscali sulle spese effettuate con carte di credito e Pos. A tal proposito, sono previste delle sanzioni per gli esercizi commerciali che sono privi di Pos.
Fino al 30 giugno 2020, è possibile pagare in contanti fino a 3.000 euro: dal 1° luglio 2020 entrerà in vigore una nuova soglia.
A partire dal 1° luglio 2020 la soglia massima per il pagamento in contanti sarà abbassata di 1.000 euro rispetto al passato, in base a quanto stabilito dalla legge di Bilancio 2020.
Nel 2019 il limite di contanti fissato per legge era pari a 3.000 euro, ai sensi della legge di Stabilità del 2016. Nel 2020 dovrà essere rispettata una nuova soglia.