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Quali sono gli elementi costitutivi del reato di riciclaggio?

In cosa consiste il reato di riciclaggio? Qual è la pena prevista dal Codice penale? Quali i suoi elementi costitutivi? Analizziamo nel dettaglio questa tipologia di reato, mettendo anche in evidenza la differenza con l'autoriciclaggio.

reato di riciclaggio

Il reato di riciclaggio è disciplinato dall’articolo 648-bis del Codice penale

Lo si può definire come l’insieme delle operazioni che fanno perdere le tracce della provenienza illecita di denaro, beni o altre utilità

In questa guida analizzeremo:

  • i suoi elementi costitutivi;
  • la pena e la procedibilità;
  • il concorso nel reato di riciclaggio;
  • la differenza con il reato di autoriciclaggio.

In cosa consiste il reato di riciclaggio

L’articolo 648-bis del Codice penale prevede che:

“Fuori dei casi di concorso nel reato, chiunque sostituisce o trasferisce denaro, beni o altre utilità provenienti da delitto non colposo; ovvero compie in relazione ad essi altre operazioni, in modo da ostacolare l’identificazione della loro provenienza delittuosa, è punito con la reclusione da quattro a dodici anni e con la multa da euro 5.000 a euro 25.000.

La pena è aumentata quando il fatto è commesso nell’esercizio di un’attività professionale.

La pena è diminuita se il denaro, i beni o le altre utilità provengono da delitto per il quale è stabilita la pena della reclusione inferiore nel massimo a cinque anni.

Si applica l’ultimo comma dell’articolo 648”.

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Elementi costitutivi del reato di riciclaggio

Il riciclaggio è un delitto plurioffensivo, in quanto non offende unicamente l’ambito patrimoniale, ma provoca anche danni all’economia e lesioni al mercato. In aggiunta:

  • falsa la libera concorrenza;
  • mina la stabilità e l’affidabilità degli intermediari finanziari. 

Il bene giuridico tutelato è sia l’amministrazione della giustizia, sia l’ordine pubblico e quello economico. Il soggetto attivo può essere chiunque.

Si tratta di:

  • un reato istantaneo di mera condotta e di pericolo concreto;
  • a forma libera;
  • che si configura anche nel caso in cui non si verifichi l’evento;
  • procedibile d’ufficio

Elemento soggettivo

L’elemento soggettivo del reato è il dolo generico in quanto chi commette un’operazione di riciclaggio lo fa in modo volontario e perfettamente consapevole. 

Tuttavia, si ritiene che il reato possa configurarsi anche come dolo eventuale: in tale ipotesi, è sufficiente una consapevolezza generica della provenienza delittuosa di un bene o di denaro. 

reato di riciclaggio

Elemento oggettivo

Affinché possa esserci il reato di riciclaggio, deve essere commesso un reato presupposto, che è composto da qualsiasi delitto non colposo. 

Il reato può avvenire tramite:

  1. la sostituzione o il trasferimento di denaro, beni o altre utilità che provengono da un delitto non colposo;
  2. operazioni che ostacolino l’identificazione della provenienza delittuosa

Concorso nel reato di riciclaggio

La normativa in vigore prevede che le persone che abbiano solamente commesso o concorso a commettere il reato presupposto da cui provengono il denaro, i beni o le altre utilità, non siano punibili

Differenza tra il reato di riciclaggio e di autoriciclaggio

Il reato di autoriciclaggio è stato introdotto dall’art. 3 comma 3 della legge 186/2014, con decorrenza dal 1° gennaio 2015. Trova disciplina giuridica nell’articolo 648 ter 1 c.p., nel quale viene stabilito che:

“Si applica la pena della reclusione da due a otto anni e della multa da euro 5.000 a euro 25.000 a chiunque, avendo commesso o concorso a commettere un delitto non colposo, impiega, sostituisce, trasferisce, in attività economiche, finanziarie, imprenditoriali o speculative, il denaro, i beni o le altre utilità provenienti dalla commissione di tale delitto, in modo da ostacolare concretamente l’identificazione della loro provenienza delittuosa.

Si applica la pena della reclusione da uno a quattro anni e della multa da euro 2.500 a euro 12.500 se il denaro, i beni o le altre utilità provengono dalla commissione di un delitto non colposo punito con la reclusione inferiore nel massimo a cinque anni.

Si applicano comunque le pene previste dal primo comma se il denaro, i beni o le altre utilità provengono da un delitto commesso con le condizioni o le finalità di cui all’articolo 7 del decreto-legge 13 maggio 1991, n. 152, convertito, con modificazioni, dalla legge 12 luglio 1991, n. 203, e successive modificazioni.

Fuori dei casi di cui ai commi precedenti, non sono punibili le condotte per cui il denaro, i beni o le altre utilità vengono destinate alla mera utilizzazione o al godimento personale.

La pena è aumentata quando i fatti sono commessi nell’esercizio di un’attività bancaria o finanziaria o di altra attività professionale.

La pena è diminuita fino alla metà per chi si sia efficacemente adoperato per evitare che le condotte siano portate a conseguenze ulteriori o per assicurare le prove del reato e l’individuazione dei beni, del denaro e delle altre utilità provenienti dal delitto.

Si applica l’ultimo comma dell’articolo 648”.

Leggi anche: “Reato di ricettazione: cos’è“.

Reato di riciclaggio – Domande frequenti

Quali reati possono essere presupposto del reato di riciclaggio?

I reati presupposto del reato di riciclaggio, introdotto nel 1978, sono la rapina aggravata, estorsione aggravata, il sequestro di persona a scopo di estorsione.  

Chi può essere perseguito per riciclaggio di denaro?

Il reato di riciclaggio punisce chiunque, fuori dei casi di concorso nel reato e dei casi previsti dagli articoli 648 e 648 bis, impiega in attività economiche o finanziarie denaro, beni o altre utilità provenienti da delitto.

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Maria Vittoria Simoni
Esperta di diritto penale
Neo laureata in legge, sogna di diventare un giorno magistrato. Nel frattempo, scrive per la redazione di deQuo, condividendo le sue conoscenze giuridiche online.
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