Si può parcheggiare nelle aree residenziali?
Il divieto di parcheggio è disciplinato dall'art. 158 del Codice della strada, dove però non c'è alcun riferimento alle zone residenziali. Questo significa che è possibile lasciare la macchina in queste aree? Vediamolo insieme.
Il parcheggio, soprattutto nelle grandi città, è sempre un problema per gli automobilisti. Potrebbe essere capitato a tutti di uscire e arrivare in ritardo a un appuntamento proprio perché non si riusciva a trovare parcheggio.
Il Codice della strada prevede regole ben precise in relazione a quando si può parcheggiare e quando, invece, il parcheggio è vietato. Un esempio di divieto potrebbe essere la presenza del segnale di passo carrabile.
In queste righe, prenderemo in esame un caso specifico, ovvero quello del parcheggio nelle zone residenziali. Partiremo dalla definizione di aree residenziali, analizzando la fattispecie e altri casi in cui la legge impone limiti sul parcheggio.
Cosa si intende per zone residenziali
Una zona residenziale è un’area che è stata destinata alla presenza di residenze, all’interno di un quadro di programmazione delle infrastrutture e delle strutture pubbliche e di pubblico interesse del territorio, in cui rientra il piano urbanistico.
Nel piano urbanistico di una città, le zone residenziali non sono altro che quelle in cui ci saranno spazi abitativi per le persone. Saranno poi realizzate aree destinate al verde, all’industria e così via.
Il parcheggio, invece, consiste in ogni aree dove possono sostare le macchine. Viene indicato:
- dall’apposito segnale rettangolare con sfondo blu e una P bianca maiuscola;
- dalle strisce di 12 cm presenti sull’asfalto, che stanno a indicare lo spazio entro il quale il parcheggio dovrà essere effettuato.
In assenza di segnaletica, è consentito anche sostare fuori dalla carreggiata a condizione che la presenza del proprio veicolo non sia di intralcio al traffico.
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Si può parcheggiare nelle zone residenziali?
Nelle aree residenziali sono solitamente presenti nelle zone apposite in cui è possibile parcheggiare. Chi può usufruirne? Qualsiasi automobilista o si tratta di parcheggi a uso esclusivo dei residenti?
Per comprendere come comportarsi, bisogna fare riferimento al singolo caso:
- intanto, non esista una norma del Codice della strada per la quale non sia possibile lasciare la macchina nelle zone residenziali;
- potrebbe tuttavia esserci il cartello specifico nel quale viene indicato che il parcheggio è per i veicoli dei residenti (che per esempio potrebbero non aver un garage o un posto auto al chiuso per la propria vettura).
La seconda possibilità potrebbe essere disposta;
- dal Comune, in qualità di ente gestore della strada;
- dal condominio: qualora l’area sia privata, quindi di proprietà dei condomini, questi ultimi potrebbero imporre un divieto di parcheggio nella zona residenziale, che potrebbe anche essere previsto dal regolamento condominiale.
Per conoscere tutte le aree in cui il parcheggio è vietato ai sensi dell’art. 158 del Codice della strada, ti invitiamo a leggere la nostra guida Divieto di sosta: cosa prevede l’articolo 158 del Codice della strada
Divieto di parcheggio nel cortile condominiale
Senza allontanarci troppo dai parcheggi riservati a chi abita in un’area residenziale, possiamo trattare il caso del parcheggio nel cortile condominiale, prendendo come riferimento alcune sentenze della Cassazione.
Il cortile condominiale fa parte dei beni comuni dell’edificio, così come lo sono altri elementi quali scale, portoni, facciate, tetti, pilastri e via dicendo. Bene comune è, come si evince, un bene destinato all’uso comune.
L’art. 1102 del codice civile stabilisce che l’uso della cosa comune da parte dei condomini non deve:
- alterarne la destinazione d’uso;
- impedire ad altri condomini di poterne fare uso.
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Nella pratica, essendo il cortile una cosa comune, l’assemblea condominiale potrà decidere di utilizzarlo come parcheggio riservato ai condomini con decisione a maggioranza (non serve quindi l’unanimità).
In questo modo, potrebbe riuscire a rendere l’uso del cortile più ordinato e razionale. Se non si riuscisse a trovare un accordo tramite delibera assemblea, ci si potrebbe comunque rivolgere a un giudice.
Il condominio potrebbe anche decidere, per esempio nei casi in cui il cortile sia uno spazio ristretto, di consentire la sosta ai condomini soltanto per un periodo di tempo limitato. In questo modo, non si impedirebbe agli altri condomini di poterne fare parimenti uso.
Su questo tema, ti invitiamo ad approfondire leggendo la nostra guida sul Cortile condominiale: definizione, regole e cosa è possibile fare
Parcheggio in aree residenziali – Domande frequenti
Se non espressamente indicato da un apposito cartello sì, è possibile parcheggiare nelle zone residenziali.
Il cortile condominiale è una cosa comune, quindi vi si potrà parcheggiare solo se il condominio avrà votato a maggioranza la liceità del parcheggio.
Per evitare che altri macchine parcheggino davanti la propria abitazione, si potrà fare richiesta al Comune del segnale di passo carrabile.
Il parcheggio viene indicata dalla presenza dell’apposita segnaletica verticale – il segnale con la P bianca – e orizzontale – le strisce.
Trattandosi di un parcheggio destinato a specifiche categorie, si rischia la multa di 84 euro e la decurtazione di due punti della patente.
Le strisce bianche sono quelle in cui può parcheggiare chiunque, gratuitamente.
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