Piano recupero crediti in condomino: come funziona
Esaminiamo la disciplina del piano di recupero crediti, analizzando cos'è il piano di riparto, a cosa serve e come potrebbe essere adottato in un condominio.
- Il piano di recupero dei crediti è uno strumento mediante il quale è possibile superare eventuali crisi di impresa.
- Il piano di recupero dei crediti è una procedura negoziata conclusa tra il creditore e il debitore.
- Anche per i debiti del condominio è possibile concludere un piano di recupero.
Ad oggi, sono molti gli istituti che il legislatore ha previsto per recuperare i crediti, senza che sia necessario ricorrere alle ordinarie procedure concorsuali.
Tra questi possiamo citare la negoziazione assistita, il concordato preventivo e lo stesso piano di recupero. Si tratta di atti di autonomia privata con cui le parti del rapporto si accordano per consentire il recupero del credito in modo indolore, se possibile.
Nel seguente articolo, ci occuperemo del piano di riparto con particolare riferimento ai crediti del condominio.
Che cos’è un piano di recupero dei crediti?
Il legislatore negli ultimi anni ha introdotto molteplici istituti finalizzati ad una composizione della crisi di impresa che non conduca al fallimento.
Anche per il creditore vi sono dei benefici derivanti dal ricorrere a strumenti alternativi alle normali procedure concorsuali. Il creditore potrà, infatti, recuperare la somma che gli è dovuta in tempi celeri e senza ricorrere all’autorità giudiziaria. Il debitore, invece, potrebbe trarre grandi benefici, pagando secondo un piano di recupero del credito che individua scadenze periodiche.
Il piano di recupero è una sorta di rinegoziazione con cui le parti si accordano per un pagamento rateale del debito. Il piano prevede la suddivisione in rate di un debito, sia integralmente che anche solo in parte.
Il piano di recupero è quindi un negozio con cui le parti dispongono come recuperare il credito, in considerazione della disponibilità attuale del debitore.
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Cosa deve contenere il piano di recupero crediti
Il piano di recupero è soggetto a regole variabili. Ciononostante, deve essere garantito un contenuto minimo, quindi è necessario indicare:
- i dati salienti dell’accordo, a partire dalla data della stipula;
- l’indicazione chiara dei soggetti interessati, che apporranno la propria firma in calce;
- descrivere le caratteristiche del debito oggetto del piano, indicando l’importo dello stesso, i tempi e le modalità per estinguerlo;
- il numero di rate da pagare e le singole scadenze, oltre che il preciso ammontare delle rate.
Le parti possono anche pattuire l’introduzione di una clausola che garantisca la possibilità di esigere l’intero pagamento del debito o la possibilità di revocare il piano di recupero in caso di ritardo o mancato pagamento delle rate.
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Piano di recupero crediti in condominio
Il piano di recupero dei crediti può anche essere concluso da un condominio per il tramite dell’amministratore. Quest’ultimo dovrà presentare il bilancio consuntivo e il piano di recupero delle spese in assemblea. Se l’amministratore non adempie a tale dovere, potrebbe anche incorrere in una responsabilità e perfino in revoca del mandato per giusta causa.
L’amministratore può quindi procedere a recuperare eventuali crediti: in tal caso conclude per conto del condominio un piano di recupero crediti. Si precisa che tale potere non viene conferito dal piano, ma dal mandato ricevuto dai condomini.
Nel caso in cui l’amministratore proceda al recupero in assenza di piano, può chiedere un decreto ingiuntivo, che non sarà, però, provvisoriamente esecutivo. In tal caso, il debitore ha quaranta giorni per adempiere.
Se, invece, il decreto è emanato in conseguenza del piano di recupero, esso è immediatamente esecutivo, quindi il debitore non avrà il termine di quaranta giorni per adempiere.
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Quali norme regolano il recupero crediti in condominio
Il regolamento condominiale consente di regolare anche le modalità per il recupero dei crediti, in base alle norme di legge. In particolare, le regole per il recupero sono previste dalle seguenti disposizioni:
- l’art. 63 del Codice Civile prevede le norme che regolano i diritti del condomino. La disposizione stabilisce che il condominio possa agire in giudizio per il recupero delle somme dovute dai condomini. Tale diritto è esercitabile mediante azione giudiziaria;
- la Legge 220/2012 (Riforma del Condominio) disciplina l’attività e la vita del condominio. La riforma ha previsto la possibilità di agire in via giudiziaria per il recupero delle somme dovute. La disposizione prevede che il condominio possa porre in essere un pignoramento dell’immobile del condomino moroso.
In caso di morosità condominiale, gli amministratori possono avviare la procedura di recupero mediante decreto ingiuntivo, il quale costituisce un titolo esecutivo che autorizza il recupero forzoso delle somme dovute.
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Come si recupera un credito condominiale
Per recuperare i crediti non è necessario ottenere l’autorizzazione dell’assemblea condominiale. Tuttavia, il piano di recupero dei crediti deve essere sottoposto all’assemblea. L’amministratore di condominio può agire in modo autonomo nei confronti del condomino moroso, senza dover chiedere alcuna autorizzazione.
L’approvazione del piano di recupero da parte dell’assemblea, anche in questo caso, serve per rendere esecutivo il decreto ingiuntivo. L’eventuale verbale di assemblea condominiale funge da prova ai fini del decreto ingiuntivo.
Non è, in ogni caso, necessario approvare un piano di recupero per procedere al recupero di crediti. L’amministratore di condominio può procedere entro sei mesi dalla chiusura dell’esercizio a cui si riferisce il credito al recupero, senza subordinare l’azione alla previa approvazione dello stato di riparto.
Come già precisato, l’omissione di tale obbligo può però essere causa di revoca del mandato. Laddove sia presentata opposizione al decreto ingiuntivo, il condomino deve dimostrare il proprio credito nei confronti del condominio, se non è stato concluso un piano di recupero.
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Piano recupero crediti condominio – Domande frequenti
Il piano di recupero crediti è un accordo concluso tra debitore e creditore per procedere al pagamento rateale del debito.
I condomini possono adottare un piano di recupero crediti, ma il piano deve essere sottoposto al vaglio dell’assemblea.
L’amministratore di condominio può recuperare un credito anche senza concludere un piano di recupero: in tal caso il decreto ingiuntivo non avrà efficacia esecutiva.
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